Vela, Volvo Ocean Race - Continua, in testa alla flotta l’incredibile match race oceanico fra Telefónica guidato dall’olimpionico spagnolo Iker Martínez che oggi ha ripreso la testa della flotta (secondo posizione teorica calcolata sulla distanza al traguardo) e PUMA Mar Mostro con lo skipper americano Ken Read, anche oggi separati da una manciata di miglia. Una bella spinta psicologica per Telefónica, segnalato 12 miglia più prossimo alla linea del traguardo e a una velocità di oltre 17 nodi, ossia quattro in più dei rivali americani. Tuttavia, quella che attende i due leader è una situazione complessa e difficile da interpretare, una strada irta di ostacoli, che potrebbe anche costituire l’arma migliore per la riscossa degli inseguitori.
Facile prevedere che sarà una corretta interpretazione della meteo quella che potrà portare gli uni o gli altri al rimpianto o alla gioia. L’incertezza e gli ostacoli dipendono da due cellule dell’anticiclone di Sant’Elena, che si è appunto diviso in due parti, a causa della presenza di un fronte freddo che si estende fino alla punta meridionale del Brasile, quella che gli esperti anglosassoni chiamano la Southern Atlantic Convergence Zone (SACZ). La cellula occidentale si va espandendo, mentre quella orientale si disperde e si può prevedere che, per domenica, le due siano fuse in una grande area di alta pressione. La transizione da uno scenario all’altro, tuttavia potrebbe durare anche tre giorni, con alisei deboli e una zona di vento molto leggero al centro.
Se ora Telefónica e PUMA viaggiano con venti di aliseo orientale, fra qualche ora, potrebbero rallentare l’andatura in prossimità della SACZ, dovendo fare molta attenzione a non entrare nella zona di arie debolissime ad ovest dell’area di convergenza.
Inoltre, da nord a sud, il vento cambierà anche di direzione così che i due battistrada cercheranno di posizionarsi leggermente più a est per rimanere nelle brezze favorevoli il più a lungo possibile. Per le prossime ore, è prevedibile che continuino a procedere verso sud-sudest con velocità che potrebbero scendere anche sotto i 10 nodi. Navigando verso sud, potrebbero incappare nei venti leggeri e si tratta quindi di una strategia di compromesso fra il breve e il lungo termine, che potrebbe anche favorire un recupero di CAMPER e Groupama 4, con un riavvicinamento al duo di testa.
Il team francese guidato da Franck Cammas, che ha un ritardo consistente valutabile intorno alle 24 ore, questa mattina ha doppiato l’isola di Fernando de Noronha. Secondo le previsioni, però potrebbe arrivare nell’area di convergenza quando questa si sarà praticamente dissolta, concedendo quindi un passaggio più semplice nei venti occidentali, che li potrebbero spingere velocemente verso Città de Capo. Ed è proprio in questa porzione del percorso che potrebbe essere assegnato il premio per la migliore percorrenza sulle 24 ore del timekeeper ufficiale IWC.
Un’opportunità che anche i neozelandesi di CAMPER, in ritardo di poco più di150 miglia, non vogliono farsi sfuggire, come confermato dallo skipper Chris Nicholson in un collegamento con la centrale operativa della regata: “Ci sono ancora tante miglia da fare, è un dato che dobbiamo tenere in considerazione. Se ci sarà un cambio di vento o un sistema meteo importante, allora sì potremmo avere la chance di rientrare in gioco. Adesso, tutto ciò che desideriamo è un’opportunità!”
Al rilevamento delle ore 14 GMT, quando ai primi mancavano meno di 3.000 miglia all’arrivo e tutte le barche navigavano a velocità comprese fra i 13 e i 18 nodi, la leadership è tornata nelle mani degli spagnoli di Telefonica con un vantaggio di 12,2 miglia su PUMA mentre CAMPER è sempre in terza posizione a 152,5 miglia di distacco e chiude Groupama 4 a 360,5 miglia.
Classifica provvisoria 18 novembre, alle ore 14 GMT
1. Team Telefónica (Iker Martínez), a 2.945,9 miglia da Città del Capo
2. PUMA Ocean Racing powered by BERG (Ken Read) + 12,2
3. CAMPER con Emirates Team New Zealand (Chris Nicholson), +152,5
4. Groupama sailing team (Franck Cammas), +360,5
5. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), ritirato dalla tappa 1
5. Team Sanya (Mike Sanderson), ritirato dalla tappa 1
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