Sono passati 50 anni da quando il navigatore-filosofo francese Bernard Moitessier, salpò a bordo del ketch in acciaio di 12 metri Joshua per compiere un giro e mezzo del pianeta, 37.455 miglia senza scalo lungo un percorso iniziato a Plymouth il 22 agosto del 1968 e conclusosi il 21 giugno del 1969 a Tahiti, nella Polinesia Francese. Un viaggio che sarebbe passato alla storia con il nome, appunto, di La Lunga Rotta, dal titolo del libro, poi tradotto in film, diventato un classico per i velisti di ogni generazione, i cui contenuti vanno oltre il valore tecnico della sfida. Esattamente mezzo secolo dopo la partenza di quell’impresa, il 22 agosto 2018, alle ore 21.00, ai giardini pubblici delle Grazie - per iniziativa del Cantiere della Memoria fondato dal giornalista Corrado Ricci - sarà proiettato il film-documentario, presente Patrick Phelipon, il più italiano dei navigatori francesi, che, col suo ketch di 35 piedi Elbereth, ripeterà l’impresa e racconterà motivazioni, difficoltà e impegno spesi nell’ardito progetto coltivato fin da quando era bambino e fu colpito dalle gesta di Moitessier. Per l’occasione il vignettista Davide Besana ha confezionato la locandina dell’evento. Attilio Cozzani, voce della vela spezzina, ricostruirà la Golden Globe, la regata del giro del mondo in solitario di 50 anni fa dalla quale Moitessier, probabile vincitore, si smarcò per ‘salvare la sua anima’, per sfuggire alla gloria e inseguire il sogno di andare oltre proseguendo il suo rapporto a tu per tu con il mare, compiendo un altro mezzo giro del pianeta; ciò che ora è nelle intenzioni di Phelipon dopo una lunga e attentissima preparazione e dopo essersi, a sua svolta, smarcato dalla riproposizione della regata-amarcord.
Nell’occasione il Cantiere della Memoria ospiterà una mostra documentaria, a cura di Laura Jelmini, sulla carriera velica di Patrick Phelipon, il velista franco-romagnolo, arrivato tanti anni fa in Italia alla corte di Cino Ricci.
Mondiale disputato sul lago di Liptov, ai piedi dei monti Tatra, tra Slovacchia e Polonia, con 55 equipaggi provenienti da tutto il mondo. Il prossimo mondiale si svolgerà in Italia sul lago di Bracciano
In testa ai Proto la francese Marie Gendron. In gara tra i Proto anche Cecilia Zorzi (11ma) con Eki, unica barca italiana in regata
Gladiator dell’armatore Tony Langley con al timone Guillermo Parada è il nuovo campione del mondo 2024. Sled di Takashi Okura è medaglia d’argento, Platoon Aviation di Harm Müller-Spreer è medaglia di bronzo
Giovedì 25 luglio "La Notte dell'Andrea Doria": dalle 21:00 alle 23:00 al Galata Museo del Mare la commemorazione del 68° anniversario dell'affondamento
Ad accoglierlo dopo il suo giro del mondo in solitario tanti appassionati di vela e le autorità cittadine
Andrea Lacorte:"Non vediamo l’ora di scendere in acqua e regatare contro una flotta così competitiva: non sarà facile perché gli equipaggi americani sono particolarmente forti e molto allenati, ma è proprio questo il bello della competizione"
Ineos Britannia è un concentrato di tecnologia e sviluppa in tempo reale collegato con le basi di Mission Control anche a Brackley, nel Northamptonshire, come parte della collaborazione con il team Mercedes di Formula 1
Niente cali di attenzione, sviluppo continuo fino all'ultima regata, massimo rispetto di tutti gli avversari, nessun errore in regata. Max Sirena e la sua ricetta per vincere l'America's Cup
Dal 26 al 28 luglio, lo Yacht Club Rimini ospiterà la quarta tappa del circuito Optimist Italia Kinder Joy of Moving
“L’Arte della Regata d’Altura” è lo slogan dell’undicesima edizione della Rigasa, regata organizzata dal Circolo Velico Riminese e tappa del Campionato Italiano Offshore 2024