Vela, Rimini Tremiti Rimini - E’ iniziato subito il duello alla 15^ edizione della regata velica Rimini-Tremiti-Rimini. Al via, dato alle ore 16.00, con una leggera brezza di circa 8 nodi, 27 imbarcazioni suddivise nelle varie classi, regata e crociera. Parte al comando Lucifera, il Vismara 40’ del team capitanato da Andrea Pierini, con alla tattica il triestino Alberto Rizzi. Immediatamente dietro il maxi Amer Sport Too, il Vor 60’ dell’austriaco Franz Egger, che gira la boa di disimpegno, posta a poche centinaia di metri dalla punta del molo di levante, in seconda posizione.
Leggermente attardati gli altri equipaggi, con Mummut, del riminese Stefano Clementi, che si porta in terza posizione davanti a Gandalf il Bianco (Sivieri) e Sipi’s Song (Paletti). Lucifera, si aggiudica così la prima delle sei coppe Challenge, messe in palio da Assonautica Rimini, che viene assegnata all’imbarcazione che per prima gira la boa verso le Tremiti.
Nella Rimini-Ancona-Rimini, primo a puntare la prua verso sud è stato il libera MagooVVF del riminese Daniele Mazzotti, quarto assoluto al giro di boa, con al seguito Nerocaffè, il Mumm 30 dei pesaresi del team Orzelli.
Dopo il percorso a bastone, creato per permettere al pubblico da terra di seguire le fasi salienti della partenza, le barche hanno puntato le prue verso il promontorio di Gabicce. Già all’altezza di Riccione, il maxi austriaco iniziava a farsi vedere negli “specchietti” di Lucifera: il sorpasso è molto vicino. Gli scafi sono tutti equipaggiati con un rilevatore di posizione, grazie al quale chiunque potrà seguire il tragitto degli equipaggi sul sito del Circolo Velico Riminese, ciccando su “Posizioni in tempo reale”.
“Le previsioni meteorologiche – spiegano i tecnici del Circolo Velico Riminese – prevedono una perturbazione in arrivo da nord, entro la notte di domenica.” Potrebbe essere la volta buona per battere il record di percorrenza della regata, attualmente detenuto da "Interceptor" di Giancarlo Nutarelli, uno Sly 47, con il tempo di 53 ore e 14 minuti.
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
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