Partiamo, cosa scontata, dal presupposto che Emirates Team New Zealand sarà il favorito nella finale della Louis Vuitton Cup che inizia questo fine settimana. Il mese scorso i kiwi hanno infatti vinto tutte le regate disputate contro Luna Rossa, con un vantaggio di oltre un miglio. Ma potrebbero aver fatto una scelta sbagliata optando (un’altra delle follie regolamentari di questa Ac) per la disputa diretta della finale della Louis Vuitton Cup. I kiwi a riposo e Luna Rossa a vedersela contro la vittima sacrificale Artemis, impossibilitata, per l’assoluta mancanza di tempo a disposizione, a fornire una prestazione dignitosa. Per gli svedesi quattro regate e milioni di dollari in fumo. E soprattutto in fumo c’è andata una vita, quella di Andrew Simpson, in un modo che ancora grida vendetta. Ma la preoccupazione di Artemis, alla fine della semifinale, era quella di salvaguardare il suo investimento e si augurava che questa edizione non resti l’unica con gli AC 72. Noi ci auguriamo di si. E non siamo i soli.
Ritornando a Luna Rossa, gli uomini di Max Sirena hanno avuto così l’opportunità di scendere in acqua in regata contro Artemis, e non c’è nulla che faccia migliorare di più un Team che la competizione. E Luna Rossa l’abbiamo vista migliorare, giorno dopo giorno, mentre si confrontava con gli svedesi. I neozelandesi hanno venduto la pelle dell’orso prima di averlo ucciso? Non strambano come i kiwi, ma sono migliorati e anche gli uomini di Luna Rossa hanno i loro punti di forza. Chris Draper è più a suo agio con la barca e si vede, Francesco Bruni sembra avere un bel feeling con il campo di regata, la barca va sui foils molto più efficacemente che durante i match con New Zealand, il pubblico statunitense sarà tutto (ovviamente) dalla parte degli italiani e la pressione psicologica sarà molto più forte sui favoriti neozelandesi che non su Luna Rossa. Ma per vincere Chris Draper dovrà partire meglio, ma molto meglio, di quanto abbia fatto finora.
Giornata difficile tra piovaschi e vento irregolare, ma il programma va avanti. Le classifiche aggiornate a metà campionato: si delinea la corsa ai titoli italiani. Impegno premiato per atleti e Comitati di regata, solo i windsurf femminili a terra
Vento da leggero a medio, mare in aumento nel pomeriggio: tante regate per tutti - Le prime classifiche nelle varie classi: l’oro di Parigi 2024 Marta Maggetti seconda - Nacra 17: subito primi i vicecampioni del mondo Gianluigi Ugolini e Maria Giubilei
Giornata a due facce: tanto sole e regate per alcune classi, a Mondello poco vento. Le classifiche prima della finale: domenica 2 novembre si assegnano i titoli
La sanzione è dovuta alla perdita di una zattera di salvataggio durante la prima notte di regata. Gli elementi di sicurezza, come la zattera di salvataggio, sono piombati e la rottura di un piombo comporta l’applicazione della suddetta penalità
Giornata finale senza vento e senza regate, classifiche invariate. Tutti i titoli, i podi assoluti, giovanili e Open. Il Trofeo Challenge Carlo Rolandi per Società al Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza
Grande prestazione di tutta la squadra che ha vinto 9 medaglie sulle 12 in palio
Dopo tre giorni di bonaccia, la flotta ritrova il vento e la corsa prende vita
Corentin Douguet e Axel Tréhin, che avevano preso il comando della regata nel Golfo di Biscaglia, concludono questa parte del percorso in 2 giorni e 18 ore
Così come i team internazionali della 52 SUPER SERIES hanno definito i propri obiettivi pre-stagionali per raggiungere il miglior risultato possibile a fine stagione, così il circuito definisce gli obiettivi di sostenibilità per l’anno
Sabato 8 e domenica 9 novembre due giornate di regate con la regia del Circolo Velico Riminese