Emirates Team New Zealand ha rivelato al mondo la sua seconda generazione di AC75 questa mattina (ora italiana) nella sua base di Auckland. È la barca che sarà utilizzata per difendere la 36a America's Cup tra poco più di 100 giorni.
Lo scafo è stato benedetto da Ngāti Whātua Ōrākei e battezzato con orgoglio "Te Rehutai" da Lady Margaret Tindall in una cerimonia davanti a quasi 900 amici, familiari, sponsor, fornitori e sostenitori del team.
Taiaha Hawke di Ngāti Whātua Ōrākei ha spiegato il significato del nome: "Te Rehutai: Dove l'essenza dell'oceano rinvigorisce e dà energia alla nostra forza e determinazione".
Ngāti Whātua Ōrākei (associazione per la conservazione della cultura Maori) ha dato il nome ad entrambe le barche che hanno preceduto Te Rehutai, Te Aihe e Te Kāhu. "Questa volta abbiamo pensato ad alcune opzioni da presentare alla squadra in modo che potessero riunirsi collettivamente per decidere il nome che ritenevano più adatto a loro come squadra e chiaramente 'Te Rehutai' ha fatto colpo su di loro", ha detto Taiaha Hawke.
Te Rehutai è l'ultimo degli AC75 di seconda generazione ad essere lanciato tra le squadre dell'AC36. La flotta di barche che si scontrerà per la 36a edizione dell'America's Cup è ora tutta visibile per gli appassionati che si concentreranno sui dettagli più fini, con la consapevolezza comune che la barca più veloce ha sempre vinto l'America's Cup.
Per il CEO di Emirates Team New Zealand Grant Dalton, il varo delle barche è sempre un giorno di particolare orgoglio per l'intero team. "Queste occasioni sono speciali perché danno la possibilità di prendersi un momento e di essere orgogliosi di ciò che è stato raggiunto. Ma non è finita qui, abbiamo ancora molto da fare nei prossimi 4 mesi se vogliamo vincere di nuovo l'America's Cup".
La progettazione e la costruzione di una barca per l'America's Cup è spesso una delle montagne nascoste che devono essere scalate in ogni campagna di Coppa a causa della segretezza e della riservatezza necessarie per proteggere la proprietà intellettuale del progetto nelle fasi vitali di una campagna.
Il COO di Emirates Team New Zealand Kevin Shoebridge spiega quanto impegno sia stato profuso per portare Te Rehutai in acqua. "La data del varo della nostra barca da regata è stata inserita nel calendario da quasi un anno. Quindi è davvero un'impresa enorme che siamo qui oggi a varare Te Rehutai, considerando che abbiamo perso 5 settimane di tempo per la costruzione nella prima ondata del COVID-19. Si tratta di uno sforzo straordinario, che non abbiamo mai sperimentato prima come team. Non posso parlare a sufficienza della competenza e della determinazione che il team impegnato nella costruzione ha dimostrato in circostanze eccezionalmente impegnative non solo per loro, ma anche per i nostri fornitori, gli sponsor e tutti coloro che hanno contribuito”.
Molto è merito delle decine di migliaia di ore uomo nella progettazione e nella costruzione che sono state necessarie per una barca di questa complessità, ma è più o meno lo stesso per tutti i team. Sono i fattori intangibili che sono poi le differenze che possono decidere un'America's Cup. C'è molto di diverso guardando la forma complessiva di Te Rehutai, che non ha una forma dello scafo dall'aspetto tradizionale, ma appare chiara l’enfasi aerodinamica data al design.
Monfalcone si prepara a diventare, dal 7 al 13 settembre 2025, il palcoscenico internazionale della grande vela d’altura con il Campionato Mondiale ORC Double Handed 2025, ospitato dallo Yacht Club Monfalcone
Partita martedi 19 agosto dal golfo di Mondello, la Palermo-Montecarlo organizzata dal Circolo della Vela Sicilia ha coinvolto 45 imbarcazioni iscritte, 36 partenti, 27 arrivate regolarmente entro il tempo limite sul traguardo, e 9 ritirate
Il campionato giunge così a metà strada, con un buon bottino complessivo di regate completate, e classifiche che acquistano un volto definito, pur mantenendo combattuta la lotta per i titoli e i podi
Difficile immaginare un inizio migliore. La classe 420 ha disputato tre prove, le altre classi: 29er, RS Feva, e i catamarani Nacra 15, Hobie Cat 16, Hobie Dragoon ne hanno corse quattro
Campionato del Mondo Fireball – Day 2: Garda Trentino in formato classico, spettacolo e tecnica al massimo livello
Con una splendida performance che la incorona sul podio già ben tre prove prima della fine, l'atleta del Windsurfing Club Cagliari Teresa Medde si riconferma campionessa del mondo della classe Techno 293
E' stata varata la nuova ammiraglia di Comar Yachts, C-Cat 65. Il maxi catamarano di 21 metri di lunghezza per 9.20 di larghezza ha toccato l'acqua, sollevato da una gru, mostrando le sue linee: strette, filanti e tondeggianti
Dopo oltre 1.500 miglia percorse tra Portsmouth e Cartagena, Ambrogio Beccaria, Thomas Ruyant, Morgan Lagravière, Manon Peyre e Pierre Bouras hanno concluso una seconda tappa ricca di colpi di scena, arrivando in quarta posizione
Fireball World Championship 2025: spettacolo al via con 136 barche sul Garda Trentino. In testa i britannici già Campioni del mondo DJ Edwards - Vyv Townend
Vince il team di Paul Meilhat con Holcim PRB e Paprec Arkéa che completano il podio di questa seconda tappa