Si è concluso nel migliore dei modi a Lanzarote il 2024 iQFOiL World Championship per Nicolò Renna. L’atleta azzurro ha conquistato la medaglia d’oro.
L’avventura di Marta Maggetti – anche lei in finale – si ferma subito con un BFD che le taglia ogni possibilità. Conclude il suo ottimo mondiale al nono posto.
Renna attende la semifinale a quattro, essendo secondo in classifica generale, e la domina giungendo primo. A quel punto era medaglia sicura nella finalissima a tre con il polacco Tarnowski finito al secondo posto in semifinale e il dominatore della settimana l’olandese Van Opzeeland. Ultima prova brillante per Renna che regola senza problemi gli avversari con una vittoria cristallina che lo pone sul primo gradino del podio.
Questa la dichiarazione di Michele Marchesini al suo settimo titolo Mondiale di Classi Olimpiche da Direttore Tecnico: “Una splendida prestazione di squadra. Siamo entrati in finale sia nel maschile che nel femminile. Nicolò Renna si è confermato molto adatto a questi nuovi formati di Medal Series. Complimenti al nuovo campione del mondo e al tecnico Adriano Stella!”
Le medal series si sono svolte in questo modo: dal quarto al decimo hanno disputato i quarti di finale, i primi due sono passati in semifinale con il secondo e il terzo, i primi due delle semifinali hanno affrontato il primo in classifica per l’attribuzione delle medaglie.
Gli atleti partecipanti al Mondiale sono 94 donne e 118 uomini suddivisi in flotta gialla e flotta blu. Il programma prevede prove di opening series dal 29 gennaio al 2 febbraio con la medal series finale il 3 febbraio riservata ai primi dieci.
Nicolò Renna: “Indubbiamente, il mio obiettivo principale in questo Campionato Mondiale era conquistare una medaglia. Sono riuscito a superare la semifinale, e da quel momento in poi, direi che è stato un piacere perché una volta superata questa fase, hai la garanzia di una medaglia e questo ti permette di gareggiare con maggiore serenità e dare il massimo! Naturalmente sono estremamente felice e ora mi aspetta un periodo di meritato riposo.”
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese