Si è chiusa con il completamento del programma fissato dal bando la frazione conclusiva della J/70 Cup 2021, organizzata nell'occasione dallo Yacht Cub Punta Ala e valida per assegnare i titoli della J/70 Cup 2021, passata in archivio con un totale di ventotto prove valide (otto quelle disputate a Punta Ala), e il titolo di campione italiano di questa diffusissima classe one design.
A lasciare la nota località toscana con il sorriso sulle labbra sono stati diversi equipaggi, perchè in tanti si sono succeduti sul podio per ritirare i riconoscimenti offerti dalla J/70 Italian Class e dai suoi partner. Su tutti ha festeggiato il DAS Sailing Team: lo scafo di Alessandro Zampori ha infatti bissato il successo ottenuto a Malcesine, anticipando nella classifica generale della tappa Petite Terrible-Adria Ferries di Claudia Rossi, secondo a quattro punti dal leader e vincitore dell'ultima prova della stagione, e Cheyenne di Federico Strocchi. Tra i Corinthian, invece, hanno avuto la meglio i britannici di Calypso, guidati da Jonathan Calascione, su La Femme Terrible di Mauro Brescacin e Jeniale Eurosystem di Massimo Rama.
Ad aggiudicarsi il titolo nazionale, destinato al miglior equipaggio composto interamente da velisti italiani, è stato Petite Terrible-Adria Ferries (Claudia Rossi, Matteo Mason, Michele Paoletti, Giulio Desiderato e Sofia Attili), cui sabato non era sfuggito il successo nella Garmin Cup. L'equipaggio di Claudia Rossi, che solo una settimana fa ha festeggiato la vittoria del titolo iridato Double Mixed Offshore in coppia con Pietro D'Alì, ha condiviso la gioia con quello di Mauro Brescacin che, a bordo de La Femme Terrible, ha fatto suo il titolo tra i non professionisti della classe Corinthian.
Come detto in apertura, la serie di regate toscane è servita per risolvere la situazione di equilibrio che, alla vigilia della frazione conclusiva, caratterizzava la vetta della classifica della J/70 Cup 2021. A spuntarla, sopravanzando Notaro Team di Luca Domenici proprio sul filo di lana, è stato J-Curve di Mauro Roversi che ha lasciato al terzo posto DAS Sailing Team di Alessando Zampori e ancora più indietro Petite Terrible-Adria Ferries e Joyfull di Denis Cherevatenko, finiti rispettivamente quarto e quinto. Tra i Corinthian ha avuto la meglio La femme Terrible, che nel corso della stagione ha impegnato a bordo Mauro Brescacin, Paolo Tomsic, Giuliano Chiandussi, Lorenzo Coslovich e Gianfranco Noè; hanno completato il podio Corinthian Why Not #CAIM di Alessio Zucchi e Locura di Lucille Frascari, al comando di uno degli equipaggi più giovani della flotta.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
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Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese