mercoledí, 21 maggio 2025


ARGOMENTI
IN EVIDENZA

tre golfi    rs21    porti    vele d'epoca    optimist    ilca    regate    meteor    star    manifestazioni    rc44    yccs   

VOLVO OCEAN RACE

Volvo Ocean Race: incubo Malacca

volvo ocean race incubo malacca
redazione

Solo due giorni fa, all'ingresso nello Stretto di Malacca, i franco/cinesi di Dongfeng Race Team avevano oltre 100 miglia di margine sugli inseguitori, stamattina il vantaggio si era ridotto a sole 24. Come da previsione l'attraversamento del canale fra Sumatra e la Malesia si sta rivelando un vero incubo per i sei team impegnati nella terza tappa della Volvo Ocean Race.

---------------

Alle spalle dei battistrada quattro team sono praticamente appaiati e continuano la lotta a stretto contatto nel vento leggero e in un mare disseminato di oggetti galleggianti e traffico intenso. In coda alla flotta, ne hanno approfittato le veliste di Team SCA, autrici di un recupero notevolissimo, che le rimette in gioco visto che ora sono a poco più di 55 miglia dai leader e a una ventina da Team Brunel. All'ultimo rilevamento i leader hanno ripreso aria e velocità, ma poco avanti entrando nel canale di separazione dal traffico mercantile avranno ancora meno opzioni a disposizione per mettere al sicuro la loro prima piazza.

E' stata una nottataccia per lo skipper Charles Caudrelier e il suo equipaggio, mentre gli avversari camminavano bene, la barca rossa con bandiera cinese si è ritrovata in un buco, con un vento totalmente assente tanto che a un certo punto il vantaggio si era ridotto a sole 16 miglia. “Ventiquattr'ore fa eravamo completamente soli in oceano e guidavamo la flotta con oltre 100 miglia di vantaggio. Poi siamo entrati nello stretto. Ho chiesto a Charles (Caudrelier) di descrivere l'ultima giornata in due parole e ho avuto una risposta di due parole: un incubo, un incubo. Lo ha detto proprio due volte. Non c'è vento, la corrente è contraria, la velocità vicina allo zetro. Unincubo per chi sta davanti, e magari non siamo nemmeno più davanti.” Raccontava stamattina Sam Greenfield.

I franco/cinesi però non sono stati i soli a soffrire durante la notte, le condizioni sono state difficili per tutti con un vento dai 2 ai 9 nodi al massimo e solo all'alba le barche hanno ricominciato a muoversi grazie a una leggera brezza termica proveniente dalla costa di Sumatra. “Lo stretto di Malacca si sta rivelando fedele alle aspettative.” ha scritto Amory Ross da bordo di Team Alvimedica: “Il nostro allontanamento dalla flotta di ieri e durato poco e ora siamo di nuovo tutti insieme, in tipico stile Volvo Ocean 65, con MAPFRE e Abu Dhabi a lottare per il secondo posto. Abbiamo guadagnato poco e abbiamo perso poco. Oggi la giornata è cominciata con un bel temporale violento, a cui sono seguite una o due ore di bonaccia totale. Poi un po' di vento in più ed eccoci a navigare di nuovo bordo a bordo. Non c'è molto tempo per riposare, c'è sempre qualcosa da mettere a posto, da regolare, da cambiare, da osservare.”

Lentamente, ma in modo costante il vento è tornato, e i primi a beneficiarne sono stati i leader di Dongfeng, che hanno potuto rimettere qualche miglio fra sé e gli altri team. Al rilevamento del primo pomeriggio, infatti il loro vantaggio è risalito a quasi 30 miglia su Abu Dhabi Ocean Racing, attualmente secondo e sui terzi, gli spagnoli di MAPFRE, un solo miglio e mezzo dietro. Per l'equipaggio guidato da Ian Walker le ultime ore sono state molto intense ma proficue, tanto da fargli guadagnare due posizioni malgrado a un certo punto sia stato costretto persino a dare ancora per evitare di partire in retromarcia a causa della forte corrente contraria in una zona di vento leggerissimo. Una tecnica, conosciuta in inglese con il nome di kedging, che è del tutto legale a meno che non la si usi per far avanzare la barca e che sono stati costretti a utilizzare anche Team Brunel e MAPFRE. Ci si ricorderà che qualcosa di simile accadde nella scorsa edizione della regata quanto, all'arrivo della tappa transatlantica da Miami a Lisbona, alcuni equipaggi furono costretti a dare fondo all'ancora per ovviare alla forte corrente di marea del fiume Tago.

Nelle ultime ore, la flotta ha subito una notevole compressione e la performance di maggior rilievo senza dubbio quella delle veliste di Team SCA, che grazie alla scelta di navigare sotto la costa di Sumatra con vento di terra si sono rifatte sotto e che ora sono distanziate da Dongfeng di sole 55 miglia e, più importante, sono rientrate sugli altri, ormai distanti solo una ventina di miglia.

I velisti continuano a lottare non solo contro le condizioni meteo, ma anche con l'incredibile quantità di rifiuti e oggetti galleggianti, come racconta da MAPFRE l'Onboard reporter Francisco Vignale: “Benvenuti nel mare a ostacoli. Navi, barche da pesca, rami, alberi, spazzatura, boe, reti, pezzi di plastica, scarpe, sandali, legni, ancore, cime, catene, vele, barche a vela, carbonio, umani, stress, vento, bonaccia, pioggia, mare, competizione, urla... La quantità di cose che galleggiano in mare fa impressione, mi avevano detto che questa è una zona inquinata ma non avrei mai creduto che la situazione fosse così terribile. Durante la notte pezzi di plastica e reti restano impigliati nella chiglia e abbiamo anche urtato un paio di tronchi, continuiamo a alzare le derive per togliere le cose che ci rimangono attaccate. I ragazzi controllano di continuo i timoni. E' un mare davvero pieno di ostacoli.” Una situazione di estrema tensione per i velisti, che hanno segnalato di aver ormai quasi completamente abbandonato il sistema di turni.

Ai leader, che fra poco entreranno nella cosiddetta Strait Traffic Separation Scheme (TSS), ossia il canale che separa il traffico mercantile e che per le barche in regata è quello più vicino alla costa malesiana, mancano ancora circa 1.350 miglia a Sanya e devono ancora superare il tratto meno ampio e più duro dello stretto prima di passare oltre Singapore e addentrarsi nel Mar Cinese Meridionale dove finalmente potranno mettere la prua verso la Cina.


20/01/2015 17:05:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

Robin Lee Graham: un giro del mondo senza "tacer dei gatti"

Dalla pagina Facebook di “The Gold Old Days” che ci regala splendide finestre sul nostro passato arriva questa vecchia storia di vela, di giovani e di…gatti che vale la pena di conoscere, magari approfondendola attraverso il libro e il film

Napul'è: sole, pizza e America's Cup!!!

Un lavoro veramente eccezionale e fatto in sordina, sottotraccia o, per meglio dire, sott'acqua. È stato come un fuoco d'artificio scoppiato all'improvviso la notizia che Napoli avrebbe ospitato la 38ma America's Cup nel 2027

RC44 Cup: Team Nika vince a Porto Cervo

Con due vittorie di giornata e un quarto posto è stato il monegasco Team Nika ad aver avuto la meglio sullo svedese Artemis Racing; terzo posto e ottimo podio per l’esordiente Gemera Racing

Tre Golfi: To Be vince il Campionato del Mediterraneo ORC 2025

La lunga offshore della 70ª Regata dei Tre Golfi assegna il titolo a “To Be”, l’Italia Yachts 11.98 dello Yacht Club Italiano

La LNI Napoli organizza la veleggiata dei Panathlon Club gemellati delle città delle Repubbliche Marinare

Domenica 18 maggio si svolgerà, nel Golfo di Napoli, la veleggiata organizzata dalla Lega Navale, sezione di Napoli, in collaborazione con il Panathlon Club, un'associazione culturale senza fini di lucro che promuove la cultura e l'etica dello sport

Partita la RC44 Porto Cervo Cup

La stagione di regate internazionali dello Yacht Club Costa Smeralda ha preso l’avvio stamani con la RC44 Porto Cervo Cup, seconda tappa stagionale del circuito internazionale che vede al via ben 11 team a bordo del monotipo RC44

Tre Golfi: 130 barche al via

Condizioni ideali alla partenza nella rada di Santa Lucia. Inizia ufficialmente la grande altura della Tre Golfi Sailing Week 2025

Tre Golfi: Line Honours per Galateia

Il Wallycento di David Leuschen e Chris Flowers, socio del CRVI, completa le circa 150 miglia del percorso in 13 ore, 19 minuti e 42 secondi: arrivo a Napoli alle 5:54

RC44: oggi sfida finale tra Nika e Artemis

Artemis Racing recupera e si avvicina al leader Team Nika con un solo punto di distacco

Enrico Chieffi e Nando Colaninno vincono il VII Trofeo Seven Stars -Memorial Sergio Puosi.

Concluso dopo tre prove il tradizionale appuntamento riservato alle Star, nel campo di regata ottimale per la Classe sulla quale si cimentano i migliori velisti di tutti i tempi. Nel prossimo week end il Trofeo Gemmasofia

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci