Essere lupi di mare non basta. Alla S.Pellegrino Cooking Cup bisogna anche sapere cucinare, anzi è necessario avere doti da chef. Gli equipaggi iscritti alla regata annoverano tra i loro ranghi vip e cuochi professionisti ma anche velisti puri e maghi del fornello impegnati nell’esecuzione di una ricetta sotto coperta, con tutte le difficoltà che comporta cucinare fra virate e strambate.
La competizione avrà il suo cannone d’inizio alle 12.30 di sabato 27 giugno.
Alla boa di partenza di questa insolita regata, giunta alla 9° edizione, è prevista la partecipazione di almeno cinquanta equipaggi con imbarcazioni di lunghezza compresa tra 6 e 20 metri.
Lungo le 12 miglia di un percorso che avrà come orizzonte piazza San Marco, i partecipanti si daranno battaglia al timone e ai fornelli. Il Trofeo Challenger S.Pellegrino Cooking Cup, verrà assegnato all’equipaggio che, nel miglior tempo di regata, avrà cucinato il piatto più goloso.
Un programma intenso: si inizia con la spesa all’antico mercato del pesce di Venezia
Come tutte le grandi regate, anche la S.Pellegrino Cooking Cup hai i suoi rituali. Il primo appuntamento, sabato 27 giugno, è di buon ora, alle sette del mattino. Gli chef si troveranno all’antico mercato del pesce, della frutta e della verdura, a due passi dal ponte di Rialto, per la spesa che rifornirà la cambusa prima di mollare gli ormeggi.
La giuria gastronomica : un team goloso composto da chef e sommelier di fama internazionale
Come vuole l’originale formula della S.Pellegrino Cooking Cup - organizzata in collaborazione con la Compagnia della Vela, storico Yacht Club veneziano - gli equipaggi saranno tenuti a dimostrare la loro abilità tanto nel manovrare il timone e nell’andare di bolina quanto ai fornelli, sotto coperta. Le giurie saranno due: una commissione gastronomica e una tecnico-sportiva. La prima composta da chef di fama internazionale, valuterà i piatti preparati e assegnerà un punteggio che verrà sommato al risultato assegnato dalla commissione sportiva. La giuria gastronomica sarà composta quest’anno da Andrea Sinigaglia Executive Manager della Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA a Colorno, Luke Dale-Roberts Executive Chef e patron del ristorante La Colombe a Constantia - South Africa; Melanie Gowers, vincitrice dell’edizione 2008 della S.Pellegrino Cooking Cup e Chef all’Adelaide Convention Centre ad Adelaide - Australia. In giuria anche 4 chef premiati con due stelle Michelin: Andrea Berton, Chef al ristorante Trussardi alla Scala di Milano; Giovanni D'Amato Chef patron del ristorante Il Rigoletto a Reggiolo, Reggio Emilia; Gennaro Esposito Chef patron del ristorante La Torre del Saracino a Vico Equense e Karl Obauer Chef patron del ristorante Namesake a Werfen, Austria.
Curiosità : la giuria imbarcata sullo storico burchio della famiglia Missoni
Di grande suggestione la location che ospiterà il lavoro dei giurati: si tratta di Timoteo, un burchio da trasporto lungo trenta metri, risalente al 1920. L'imbarcazione, dallo scafo nero e lo stemma della Repubblica di Zara, da anni appartiene alla famiglia Missoni. Sarà lo stilista Vittorio Missoni, di cui è ben nota la passione per il mare, a fare gli onori di casa oltre che a partecipare al lavoro della giuria.
Young chef of the year 2009
In occasione della nona edizione della regata, S.Pellegrino istituisce il premio “Young Chef of the Year 2009” che sarà conteso tra 10 giovani chef emergenti e selezionati in altrettanti Paesi : Australia, Belgio, Emirati Arabi Uniti, Germania, Gran Bretagna, Italia, Russia, Sud Africa, Singapore e Svizzera.
Ogni mercato ha personalizzato le modalità di selezione, declinandole a seconda degli eventi sul territorio: così, ad esempio, il rappresentante australiano è anche il vincitore del programma televisivo “Appetite for Excellence”, mentre il suo corrispettivo russo si è aggiudicato il prestigioso concorso Bocuse d’Or.
La bandiera italiana sarà difesa dallo chef Luigi Taglienti ai fornelli del ristorante “Delle Antiche Contrade“ di Cuneo. La nona edizione della S.Pellegrino Cooking Cup vede così confermata la sua dimensione internazionale in accordo con la vocazione di un brand riconosciuto in tutto il mondo come simbolo del migliore gusto e stile italiano.
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