All’Auditorium San Nicolò di Chioggia, nell’ambito di “Ottobre Blu”, si è parlato di “Città d’acqua”. Un percorso avviato dalla tesi su acqua, architettura e città portata dal professore Orazio Carpenzano, docente del laboratorio di Architettura e contesti a La Sapienza di Roma, e continuato sugli esempi di realtà delle città porto, intese come laboratori di trasformazione urbana, quali sono Genova, Barcellona, Valencia per citarne alcune, portate da Marta Moretti, vice direttore dell’Associazione “Città d’Acqua”, e sui progetti realizzabili, come quello che riguarda Livorno, illustrati da Massimo Provinciali, segretario generale dell’Autorità portuale della città labronica, o che, come denunciato da Luciano Canepa, presidente dell’Autorità portuale di Ancoa, incontra difficoltà di fronte alle conseguenze delle trasformazioni fisiche e funzionali delle attività portuali sul rapporto tra la città e il porto. Un rapporto che si sta ridefinendo anche alla luce dei nuovi provvedimenti di legge che stabiliscono un'integrazione tra i piani regolatori portuali e quelli delle città. I piani di intervento riguardano la rivitalizzazione delle aree urbane di Waterfront, che implica anche una particolare attenzione per il recupero del patrimonio storico-industriale (Archeologia industriale) legato all'acqua; i molteplici aspetti della Relazione città-porto; il rilancio del Trasporto urbano d'acqua. In particolare riflettori puntati sulla mobilità urbana e intermodalità nelle città d'acqua, i terminal di interscambio terra-acqua, il riuso di strutture di archeologia industriale nelle città d'acqua europee, le navi in città, i progetti dei fronte mare come occasione per il rilancio delle economie urbane. Da parte del presidente della III sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Massimo Sessa, la massima disponibilità a supportare i singoli progetti, purché “con una visione realistica di ripresa”.
Domani alle 17, nella sala conferenze del Centro Polifunzionale Isola Saloni, l’Azienda Speciale d Chioggia, porrà l’attenzione sul delicato ruolo del comandante, mettendo a confronto vecchia e nuova scuola. Un confronto, sull’“Essere comandanti ieri e oggi” che viene proposto in occasione del centenario della tragedia del Titanic ed a seguito delle recenti disavventure della Costa Concordia a largo dell’Isola del Giglio. Ospite d’onore sarà il Comandante Eugenio Giannini, nel 1956 terzo ufficiale di coperta dell’Andrea Doria, comandata dal capitano Calamai, e presente il 25 luglio di quell’anno, sulla plancia del transatlantico italiano che, al largo dell’isola di Nautucket, venne speronato dalla motonave svedese Stockholm, affondando. Il comandante Giannini racconterà cosa avvenne quella tragica notte, svelando alcuni particolari, e raccontando l’impeccabile comportamento del suo primo ufficiale Calamai e dell’equipaggio che salvarono 1660 persone su 1706. Non poteva mancare l’apporto della Marina Militare che sarà rappresentata dall’assistente del Capo di Stato Maggiore della Forza Armata, Ammiraglio Ispettore capo Genio Navale, Stefano Tortora. Ad esaltare questo confronto generazionale con la “vecchia scuola” sarà inoltre il comandante Domenico Comisso che ha navigato su tutti i mari e gli oceani con le diverse tipologie di unità navali, attualmente comandante di navi di una delle più prestigiose compagnie di navigazione nel settore dei traghetti. Non mancherà il riferimento all’evento Concordia. Nel corso del confronto sarà presentato il documentario “La cantieristica italiana”, realizzato da Leonardo Tiberi.
Continua, intanto, l’afflusso di gente, in particolare delle scolaresche, alle mostre permanenti “Nel mare e per mare”, dedicata a carte e pubblicazioni nautiche dell’Istituto Idrografico della Marina Militare, “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”, realizzata dallo storico Dalio Ballarin con modellini, foto e video che ripercorrono l’evoluzione dell’attività marittimo peschereccia del novecento, che saranno aperte ogni giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Mentre sale l’attesa per l’arrivo dell’unità navale della Marina Militare, San Marco, prevista per venerdì e per l’attività dimostrativa dei piloti della forza armata e degli uomini del Comando Subacquei Incursori in programma domenica. La nave d’assalto anfibio sarà visitabile nei giorni di sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Domenica, poi, sarà possibile assistere dal ponte di volo del San Marco alla suggestiva cerimonia solenne dell’ammaina bandiera accompagnata dalle note della Banda della Marina Militare.
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