Prende il largo oggi la 4a edizione del progetto promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione e dalla Federazione Italiana Vela, a cui ha aderito il circolo velico più antico d’Italia, che per l’occasione avrà al suo fianco Regione Liguria, Amiu, Arpal e Croce Rossa Italiana.
Genova - È giunta alla sua 4a edizione il progetto ‘Vela in Scuola’, nato dall’accordo tra il Ministero della Pubblica Istruzione e la Federazione Italiana Vela e a cui da anni ha aderito lo Yacht Club Italiano. Da oggi fino a sabato (tutti i giorni dalle 8.30 fino alla 15.30) oltre 1.000 bambini di 11 istituti scolastici genovesi si avvicenderanno sulle banchine del Porticciolo Duca degli Abruzzi, dove avranno la possibilità di avvicinarsi al mondo della vela e a tutto ciò che lo circonda. Rispetto agli anni scorsi, in questa edizione, lo Yacht Club si è avvalso del prezioso supporto di Regione Liguria, Amiu, Arpal e della Croce Rossa Italiana.
Al di là degli insegnamenti sulle modalità di navigazione proposte dallo Yacht Club Italiano, ampio spazio sarà dato alla meteorologia con i previsori di Arpal, che parleranno dell’impatto del vento e del moto ondoso. Amiu invece proporrà un’attività dedicata alla raccolta differenziata, con particolare attenzione alla plastica, in linea con l’impegno etico che YCI ha sottoscritto, come firmatario della Charta Smeralda. Amiu ha messo in campo un’intensa attività di coinvolgimento e di comunicazione rivolta ai ragazzi delle scuole e alle loro famiglie e in tal senso ‘Velascuola’ rappresenta un’imperdibile occasione per favorire l’educazione ai corretti usi della raccolta differenziata. Infine Croce Rossa Italiana fornirà ai partecipanti le nozioni base del primo soccorso in mare.
Il supporto di realtà del territorio così importanti certifica la crescita di un progetto che mira ad allargarsi ulteriormente. Perché il rispetto del mare e delle attività a sé connesse va favorito attraverso nuove modalità di socializzazione ed educazione che lo Yacht Club Italiano ha deciso di offrire, perseguendo la politica di apertura totale verso la sua città.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese