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VELA OCEANICA

Volvo Ocean Race: si torna in regata

volvo ocean race si torna in regata
redazione

Vela, Volvo Ocean Race - Riprendono domani, con la V&A Waterfront In-Port Race le battaglie fra i sei equipaggi partecipanti alla Volvo Ocean Race. Grande attesa per rivedere in regata i tre team vincenti e anche quelli che hanno compiuto il miracolo tecnico di essere pronti dopo le disavventure tecniche della prima tappa.

Per i tre team, Team Sanya, Abu Dhabi Ocean Racing e PUMA Ocean Racing powered by BERG che sono stati costretti al ritiro dalla prima tappa per problemi tecnici e a un autentico tour de force, il solo fatto di poter partecipare alla &A Waterfront In-Port Race sarà un grande successo. La regata, si svolgerà domani, sabato 10 dicembre a partire dalle 13 GMT (le 14 ora italiana) nella Table Bay di Città del Capo e si prospetta combattuta come sempre.

Ma anche tre team che hanno portato a termine la prima tappa, i vincitori di Team Telefónica, i secondi di CAMPER with Emirates Team New Zealand e i terzi Groupama sailing team non hanno avuto meno da fare durante la breve sosta per rimettere in condizioni ideali per la regata i loro mezzi.

Tutti gli skipper sembrano comunque intenzionati ad adottare un approccio conservativo, per quanto la loro natura competitiva glielo permette, in vista della seconda tappa verso Abu Dhabi. “Vorrei poter dire che ce la prenderemo comoda, ma non so se sia la verità” ha affermato onestamente Ken Read, skipper di PUMA Mar Mostro.

Alla vigilia della regata di prologo la classifica generale vede in vetta  gli spagnoli di Telefónica con 31 punti, CAMPER con 29 e Groupama con 22, seguiti da Abu Dhabi con 6, PUMA con 5 e Sanya con 3. Chi si aggiudicherà la in-port race metterà in carniere altri  6 punti, 5 andranno al secondo e così via fino a un punto per l’ultimo classificato.

In totale le regate in-port valgono il 20% dei punti e, con un parterre competitivo come quello di questa edizione 2011-12 il valore di ogni singola prova è ben presente a tutti i team. Inoltre, le regate si svolgono molto vicino a terra, per dar modo al pubblico di seguire le evoluzioni dei VO70, e anche questo aspetto ricopre grande importanza per gli equipaggi.

“Cercheremo di vincere” ha dichiarato lo skipper di Abu Dhabi Ocean Racing Ian Walker. “Per noi è ancora più importante perché abbiamo meno punti nella generale e questa è una buona occasione per recuperare. Faremo in massimo, non ci sono dubbi!”

Il campo di regata sarà posizionato vicino al porto di Città del Capo nell’area orientale della Table Bay nel caso in vento provenga da sud-est, con una partenza in poppa seguta da un percorso a forma di L. se la brezza dovesse girare da sud-ovest, il campo sarebbe spostato ad ovest della bia, in modo da evitare la zona di ridosso creata dalla imponente Table Mountain.

Le previsioni parlano di un vento intorno ai 15 nodi, condizioni ideali quindi perché i sei Volvo Open 70 possano offrire un grande spettacolo alle migliai di spettatori che si prevede affolleranno le coste della baia.

Abu Dhabi, Sanya e PUMA sono tutte tornate a navigare ieri, dopo un lavoro intenso da parte dei rispettivi shore team che hanno dovuto rimontare alberi, effettuare riparazioni e ricostruzioni e verificare tutte le attrezzature. Dal canto loro, gli altri team hanno approfittato del maggior tempo a disposizione per un attento check degli alberi e del sartiame, memori di quanto accaduto nella prima tappa e sono certamente vogliosi di ricominciare la battaglia.

“Oggi siamo più forti di quando abbiamo lasciato Alicante” ha detto il francese Franck Cammas “siamo in ottima forma in termini di preparazione della barca per la prossima tappa e anche psicologicamente.”

Fra i componenti del Team Telefónica, che hanno vinto la tappa ma non hanno brillato nella prima in-port race, l‘atteggiamento è combattivo ma obiettivo al tempo stesso, come confermato dallo skipper Iker Martínez: “Siamo felici ma anche realistici. Non è perché abbiamo vinto la prima tappa che pensiamo di essere meglio degli altri. Anzi, potrebbe essere un grande errore.”

Intanto ieri si è svolta la cerimonia ufficiale di premiazione della prima tappa sul palco appositamente attrezzato nel Race Village di Città del Capo. Durante la giornata sono stati assegnati anche due premi speciali: il premio per il miglior Media Crew Member messo in palio da Inmarsat è andato al neozelandese Hamish Hooper, imbarcato su CAMPER per le sue corrispondenze, immagini e video di grande qualità prodotte durante la prima tappa.

E’ stato lo shore team di Sanya, invece, ad aggiudicarsi l’altro premio speciale fornito da DHL, sponsor e partner per la logistica della Volvo Ocean Race, per il miglior lavoro compiuto dal tecnici del team di terra che sono riusciti a riportare la barca in condizioni di navigare a vero tempo di record.

Oggi tutti i team sono tornati in acqua per disputare le tre regate Pro-am, che non assegnano punti, con equipaggi formati dai velisti e da ospiti e media internazionali. La vittoria è andata ad Abu Dhabi Ocean Racing, seguito da Team Sanya, Groupama Sailing Team, Camper with Emirates Team New Zealand e Team Telefonica. PUMA Ocean Racing non ha partecipato alla competizione, ma ha comunque approfittato per allenarsi e mettere a punto il mezzo sul campo di regata.

Sempre oggi, nel pomeriggio, si svolgerà la conferenza stampa con il CEO Knut Frostad e si riunirà la Giuria internazionale per discutere la protesta presentata da Groupama contro CAMPER.

La V&A Waterfront In-Port Race di Città del Capo potrà essere seguita in streaming video in diretta sul sito: www.volvooceanrace.com

Hanno detto:

Iker Martínez skipper di Team Telefónica:

“La nostra regata in-port ad Alicante non è stata buona, ma ci siamo rifatti vincendo la prima tappa. E’ una tappa molto speciale, quindi ancora più importante per noi. Ora è tempo di ritornare alla in-port. Come abbiamo visto è cruciale navigare in sicurezza, da un lato si vuole camminare veloci, dall’altro è necessario non rompere. Abbiamo voglia di regatare. Abbiamo sempre pensato che essere sul podio è un ottimo inizio, eravamo un po’ spaventati, come succede sempre prima di una partenza, che qualcuno fosse davvero molto veloce e che noi non fossimo in grado di tenere il passo, come ci era successo l’ultima volta con Ericsson e quella ancora precedente con ABN. Ma, una volta partiti ci siamo accorti di andare molto bene, e che la flotta era molto compatta, c’è da aspettarsi che sia così finoa lla fine.”

Chris Nicholson skipper di CAMPER with Emirates Team New Zealand:

“A dire la verità mi sento un po’ sotto pressione, ma credo lo siano tutti. E’ un programma molto stretto, c’è poco tempo e con tutte le cose da fare bisogna tenere presente quali sono le priorità, quali le cose da fare bene. La barca è in ottima forma dopo una sorta di refit completo qui a Città del Capo e l’equipaggio sta bene. Chiaramente ci sarebbe piaciuto aver più tempo per preparare la tappa tatticamente o per la meteo, ma queste sono le regole e le condividiamo con tutti gli altri.”

Franck Cammas skipper di Groupama sailing team:

“Stiamo bene, la barca è a posto e anche l’equipaggio. Pensiamo di poter continuare a fare bene. La partenza sarà simile a quella di Alicante con una prima notte molto dura con tanto vento. E’ un altro buon test per verificare la resistenza delle barche, dopo la prima tappa e tutti gli incidenti siamo di nuovo tutti pronti per partire, più preparati e abbiamo più fiducia nella affidabilità dei mezzi.”

Ian Walker skipper di Abu Dhabi Ocean Racing:

“Stiamo bene, siamo in ottime condizioni, sembra strano perché dovremmo sentirci molto fiduciosi, come lo eravamo ad Alicante, ma naturalmente non possiamo dimenticare quello che è successo, ci vorrà del tempo. Dobbiamo forse prendere di nuovo del mare forte, cadere dalle onde e non aver danni per recuperare fiducia, non è qualcosa che puoi dire e fare, ci vuol tempo. Qualcuno potrebbe dirci di fare più attenzione, ma l’albero non si è rotto perché non siamo stati attenti, e non è vero nemmeno per PUMA, e queste barche possono rompersi in qualsiasi condizione quindi dobbiamo rimanere concentrati, non fare errori, cosa che può sempre accadere, e far affidamento sul progetto e sulla tecnologia.”

Ken Read skipper di PUMA Ocean Racing powered by BERG:

“Credo che sarà una buona terapia per noi, abbiamo bisogno di tornare a regatare, è il motivo per cui siamo qui. Non lo facciamo da un po’ di tempo. Sono spaventatissimo perché questo è il nostro ultimo albero, prima di poter correre dobbiamo prima camminare… non sarebbe una bellissima fiaba di Cenerentola se vincessimo la in-port? Certo, ma ci sarà vento e se dovessimo disalberare di nuovo o fare qualcosa di sciocco, saremmo fuori per sempre. Vorrei poter dire che siamo capaci di prendercela comoda, ma non ne sono tanto sicuro. Non è andata come avremmo voluto, si può star fermi a rimpiangere le cose oppure tirarne fuori il meglio. Speriamo dia ver fatto appassionare più gente al nostro sport con la nostra avventura.”

Mike Sanderson skipper di Team Sanya:

“E’ incredibile che i ragazzi siano riusciti a mettere tutto a posto in una sola settimana. E’ fantastico. Forse siamo noi uomini quelli un po’ fuori forma! Dovremo fare attenzione durante la in-port race, essere conservativi, perché essere sulla linea di partenza domenica è la nostra priorità numero uno. A dire il vero abbiamo intenzione di non forzare domani per essere pronti per dopodomani.”

 

 


09/12/2011 23:28:00 © riproduzione riservata






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