Certamente la Dea bendata si è alzata di cattivo umore per questo Vendée Globe. Dopo Kito de Pavant (Groupe Bel) e Louis Burton (Bureau Vallée), vittime di una collisione con un peschereccio, è ora Vincent Riou, in pieno Sud Atlantico, ad incappare in un oggetto metallico alla deriva. Bastava fosse passato a pochi metri e lo skipper di PRB, che era impegnato al tavolo da carteggio, non se ne sarebbe mai reso conto. Ma ora, per quei pochi metri, è costretto a ragionare se sia opportuno o no abbandonare questo giro del mondo per il quale ha tanto lavorato. Per il momento si limita solo ad osservare la “ferita” del suo scafo, sperando che non peggiori, e trasmettere tutte le informazioni possibili al suo team tecnico a terra, per rendere la diagnosi più accurata possibile, identificare le aree di sosta potenziali per ancorare la barca e cercare di ripararla con i soli mezzi che ha a bordo. Senza dimenticare, cosa che non ha fatto, di informare tutti coloro che lo seguivano per metterli in allarme.
Alle spalle del gruppo di testa, i concorrenti sono sempre soggetti al regine della doccia scozzese. Dopo una grande rimonta, Bertrand de Broc (Votre Nom autour du Monde) si è fatto intrappolare dal pot au noir e ha perso gran parte di quello che aveva guadagnato. Arnaud Boissières (Akena Verandas) si è costruito da solo un morale tutto nuovo al passaggio dell'equatore. Un modo per dire che il Nord Atlantico e le sue delusioni sono ormai alle spalle. Quattro anni fa per lui i mari del sud si sono rivelati di successo.
Ma veniamo alle considerazione di oggi di alcuni dei leader della corsa. François Gabart (Macif) racconta: "Il cielo è coperto e il vento è molto più instabile da questa notte. E' un po' più difficile da gestire, bisogna regolare le vele per avanzare sempre, anche quando ci sono solo piccoli aliti di vento. Ci deve essere una gran voglia di andare nei mari del Sud per vedere quello che c’è. Io voglio viverlo, ma devo avere anche prudenza, perché so che sono navigazioni pericolose. Non voglio prendere rischi inutili, starò attento."
"Questa sera è stata molto sportiva, con molti temporali – rivela Jean-Pierre Dick (Virbac Paprec 3) – e con un sacco d’acqua e forti raffiche. Abbiamo dovuto fare molte manovre per ottimizzare al meglio il vento. Bisogna sforzarsi per andare a dormire. E' vero che fin dall'inizio io non ho fatto che due cose: guardare la marcia della barca e dormire. Spero che ora godrò un po' di più e di poter ascoltare la musica”.
Classifica ore 20:00
1 Armel Le Cléac'h - Banque Populaire
2 François Gabart - Macif a 54,0 nm
3 Jean-Pierre Dick - Virbac Paprec 3 a 74,6 nm
4 Bernard Stamm - Cheminées Poujoulat a 132,5 nm
5 Alex Thomson - Hugo Boss a 143,4 nm
6 Vincent Riou - PRB a 209,8 nm
…………
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
Vincitori di giornata, nelle rispettive classi sono: V, Django 7X, Oscar 3, H2O, Moat
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Vincitori di giornata nelle rispettive classi sono stati V, Ganesha, H2O, Moat. Le prove a bastone per la classe Maxi Grand Prix non si sono potute svolgere per il vento molto intenso
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