C'è la Volvo Ocean Race, la grande regata del business, c'è il Vendée Globe, l'Everest della Vela e poi c'è questa Portimao Global Ocean Race che, dal punto di vista mediatico, è buona terza e forse anche a ragione. Ma non è che queste cinque barche rimaste in gara stiano scalando la collina di Monte Mario, tanto per intenderci. Sono alle prese anche loro con gli stessi problemi e le stesse perturbazioni scassabarche dei loro colleghi dei 60 piedi del Vendée e, oltretutto, con barche molto più piccole. Comunque il Natale è passato anche per loro ed ora si apprestano ad affrontare le Isole Kerguelen, foriere di tanti guai anche per i fratelli maggiori, dove è situato il loro passaggio obbligato. Una porta dei ghiacci che, come per i concorrenti della Volvo Ocean Race, porterà dei punti in classifica. Il punteggio acquisito, anche se inferiore a quello assegnato per una vittoria di tappa, può fare la differenza in questo genere di regate. D’altronde affidarsi ai punteggi anziché ai tempi consente di tener sempre desta l’attenzione sulla classifica e non penalizzare oltre misura una barca che incontri problemi in una sola tappa.  In testa ci sono Jeremy Salvesen e David Thomson, a bordo del loro Team Mowgli, ma sono seriamente insidiati da Felipe Cubillos e José Munoz su Desafio Capo De Hornos. I cileni hanno scelto una rotta più a nord e, sebbene secondi, sono di circa 10 miglia più vicini degli inglesi al cancello delle Kerguelen. Ricordiamo poi che questa regata ha un limite di sicurezza tassativo: nessuna imbarcazione può scendere sotto i 50. Felipe Cubillos sta andando come una scheggia ed era entusiasta delle prestazioni del suo 40 piedi:” Oggi abbiamo stabilito il nuovo record di velocità della barca con 25 nodi – ha detto via radio – e abbiamo navigato anche con 47 nodi di vento. Nelle ultime ore stiamo tenendo una media di poco superiore ai 15 nodi e penso sia la media più veloce tenuta dall’inizio della corsa. Per ragioni strategiche non dirò che vele avevamo su ma posso raccontarvi che nel bel mezzo della notte, mentre stavo provando a dormire ho sentito improvvisamente un rumore assordante. La barca era come un sottomarino e c’era acqua tutto intorno. Ho chiamato José e gli ho chiesto se aveva visto la velocità ma mi ha risposto che aveva gli occhi chiusi per la troppa acqua che gli era arrivata in faccia. Ma aveva tenuto il timone con fermezza ed era certo che avessimo fissato il nostro nuovo record di velocità”.
La classifica alle 20:20 del 26 dicembre è la seguente:
1) Mowgli a 4679,8 miglia dall’arrivo         velocità 10,2 nodi
2) Desafio Capo de Hornos    a 31 miglia  velocità 10,1 nodi
3) Beluga Racer                      a 41 miglia  velocità 11 nodi
4) Roaring Forty                     a 211 miglia velocità 9,8 nodi
5) Hayai                                 a 514 miglia velocità 5,9 nodi               
Giornata difficile tra piovaschi e vento irregolare, ma il programma va avanti. Le classifiche aggiornate a metà campionato: si delinea la corsa ai titoli italiani. Impegno premiato per atleti e Comitati di regata, solo i windsurf femminili a terra
Vento da leggero a medio, mare in aumento nel pomeriggio: tante regate per tutti - Le prime classifiche nelle varie classi: l’oro di Parigi 2024 Marta Maggetti seconda - Nacra 17: subito primi i vicecampioni del mondo Gianluigi Ugolini e Maria Giubilei
Giornata a due facce: tanto sole e regate per alcune classi, a Mondello poco vento. Le classifiche prima della finale: domenica 2 novembre si assegnano i titoli
La sanzione è dovuta alla perdita di una zattera di salvataggio durante la prima notte di regata. Gli elementi di sicurezza, come la zattera di salvataggio, sono piombati e la rottura di un piombo comporta l’applicazione della suddetta penalità
Giornata finale senza vento e senza regate, classifiche invariate. Tutti i titoli, i podi assoluti, giovanili e Open. Il Trofeo Challenge Carlo Rolandi per Società al Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza
Dopo tre giorni di bonaccia, la flotta ritrova il vento e la corsa prende vita
Grande prestazione di tutta la squadra che ha vinto 9 medaglie sulle 12 in palio
Corentin Douguet e Axel Tréhin, che avevano preso il comando della regata nel Golfo di Biscaglia, concludono questa parte del percorso in 2 giorni e 18 ore
Così come i team internazionali della 52 SUPER SERIES hanno definito i propri obiettivi pre-stagionali per raggiungere il miglior risultato possibile a fine stagione, così il circuito definisce gli obiettivi di sostenibilità per l’anno
Sabato 8 e domenica 9 novembre due giornate di regate con la regia del Circolo Velico Riminese