La tappa Douaradnenez-Sada, non solo è stata annullata: è come se non fosse mai esistita. Questo per l’organizzazione, ma non per gli skipper che vi hanno partecipato.
Il comitato di regata ha infatti deciso di stracciare le dichiarazioni di abbandono e permettere a tutti gli iscritti di portare le proprie imbarcazioni via terra a Sada (che sarà il porto della prossima partenza) e ripartire. Come se non fosse successo nulla.
Ma qualcosa è successo, e come.
Ca. 400 miglia di attraversamento del golfo di Guascogna con mare agitato, condizioni meteo non facili e coltello tra i denti (la distanza in linea d’aria è 340, ma fatti di bolina aumentano per i bordi).
Minimo 60 ore di navigazione estenuante, per gli skipper e le imbarcazioni.
Questo è successo, a coloro che hanno preso il via e sono arrivati a Sada o a Gijon.
La tappa può essere annullata sulla carta, ma le vele e le barche di chi ha partecipato fino in fondo ne portano i segni. Giancarlo e Prysmian sono al porto di Sada e, in attesa del nuovo via, hanno cominciato a riprepararsi al meglio: manutenzione puntigliosa per Prysmian 747, riposo e un nuovo stato di concentrazione lucida e determinata per Giancarlo.
Non ci sono ancora ipotesi certe sulla data del nuovo via. Martedì una finestra meteo potrebbe permettere agli skipper che hanno attraccato al porto di Gijon di spostarsi a Sada. Poi sguardo fisso sulle previsioni.
Giancarlo commenta così la situazione. “Entrando nel golfo di Sada cercavo la linea di arrivo e un gommone di circa 3 metri con motore scoppiettante mi è venuto incontro dicendomi che la regata era stata annullata. Solo allora ho capito che questo era il contenuto del messaggio disturbato ricevuto al VHF quando ero a 4 miglia dalla posizione della linea di arrivo. Avevo completato il 99% del percorso. È inutile nascondere quanto forte sia stato il mio disappunto. In ogni caso ho deciso di non fare una protesta al comitato di regata, per potergli lasciare il tempo di organizzarsi e iniziare a lavorare con efficacia e concentrazione una volta per tutte. Il mio vantaggio di oltre 4 ore sul secondo e sul resto della flotta lo considero un aperitivo offerto a tutti da Giancarlo Pedote e Prysmian ITA 747.”
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
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