La Mini Transat versione 2013 doveva inizialmente partire da Douarnenez per raggiungere Lanzarote nelle isole Canarie, prima di lanciarsi nella traversata atlantica verso Pointe -à-Pitre. Ora tutto è cambiato, dopo il doppio stop imposto dalle condizioni meteo: ci sarà una nuova partenza da Sada, in Spagna, e si andrà direttamente a Pointe à Pitre, mentre le Canarie diventeranno solo un passaggio obbligato da lasciare a tribordo, come fossero una boa.
La partenza di questa nuova corsa, di fatto completamente differente dalla precedente e alla quale gli skipper non sono assolutamente preparati, dovrebbe avvenire (il condizionale è d’obbligo) il prossimo lunedì 12 novembre, con la riserva che, per quella data, siano effettivamente in porto a Sada tutte quelle barche che si sono rifugiate a Gijon, quindi ben 200 km. più ad est.
Sono stati considerate diverse alternative :
- L'organizzazione aveva proposto ieri una partenza da Gijon per Sada per unirsi ai cinque skipper già lì, prima di dare un nuovo start, dopo 36h, verso Lanzarote. Alle Canarie la flotta si sarebbe fermata due giorni, prima di riprendere il largo per la tappa finale. Ma ai corridori questa idea non è affatto piaciuta;
- Una cancellazione definitiva di tutta la prima fase con una partenza da Lanzarote il 17 novembre con il vantaggio, per quelli che erano a Gijon, di non doversi fermare a Sada. Anche questa idea è stata bocciata;
- Partire da Sada direttamente per la Guadalupa, con un passaggio obbligato a Puerto Calero e circa 25 giorni in mare in regata. Questa l'idea che ha incontrato il maggior gradimento degli skipper.
La scelta fatta ha anch’essa molte facce negative: da Gijon a Sada ci sono 160 miglia e per farle ci vorranno dalle 24 alle 26 ore in condizioni che non saranno comunque facili, con venti prevalenti da ovest, un residuo di onda forte, una navigazione costiera che richiede vigilanza. Gli skipper hanno chiesto che ci sia comunque una sosta di almeno 48 ore dopo l'arrivo dell'ultimo concorrente nel porto galiziano. E’ ovvio che, comunque, tutta l’organizzazione alle Canarie e a Guadalupa è saltata e la rotta diretta può solo parzialmente far recuperare un po’ del tempo perso.
La flotta passerà ad una porta vicino a Lanzarote, cosa che permetterà di stabilire una classifica intermedia prima di attraversare l'Atlantico. Infine due annotazioni contrastanti: questa tappa diventa la più lunga mai percorsa nella storia della Mini Transat (circa 3600 miglia contro le 3100 da Madeira a Salvador de Bahia), ma potrebbe essere paradossalmente anche la più breve, perché la nuova rotta evita il passaggio al Pot au Noir. L'arrivo potrebbe avvenire intorno al 1° dicembre.
Tutto questo scatena anche una serie di problemi logistici non di poco conto.
In origine, infatti, il direttore di gara avrebbe voluto essere in grado di dare il via l’11 novembre, ma molti concorrenti devono recuperare i loro materiali a Lanzarote e trasferirli a Sada e per questo la partenza è slittata al 12.
A partire da questo pomeriggio i primi solitari hanno iniziato il loro trasferimento verso Sada. Alcuni hanno già deciso di aspettare fino a domani, quando i venti dovrebbero iniziare ad ammorbidirsi. In pochi giorni, l'intera famiglia dei Mini sarà riunita e di nuovo sul piede di guerra per una tappa storica. Decisamente questa corsa non è come tutte le altre.
Con un margine di quasi 200 miglia e 450 miglia ancora da percorrere, solo la sfortuna potrebbe negare a SVR Lazartigue (nella foto) la vittoria che insegue da tempo in questa regata. Arrivo previsto per stasera o domani mattina
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