Difficile da immaginare migliori condizioni per la partenza della Mini Transat, con un vento da nord-ovest tra gli 8 e i 10 nodi e tra i grandi applausi del pubblico accorso in massa al porto del Rosmeur. La baia di Douarnenez ha indossato per l'occasione i suoi abiti migliori: cielo azzurro, nuvole sulle alture del Menez Hom, mare di piombo.
Ma gli skipper avranno avuto poco tempo per ammirare il paesaggio, tra gli avversari da monitorare, evitare collisioni e le considerazioni tattiche per approcciare nel modo migliore questo percorso nella baia di Douarnenez.
Dopo un inizio sprint di Hervé Aubry (Ixina - Voilerie HSD) seguito da vicino dal beniamino dei francesi, Quentin Vlamynck (Arkema) e da Clément Bouyssou (Le Bon Agent – Bougeons Immobilier), era Davy Beaudart (Flexirub) a passare in testa la prima boa seguito da Frédéric Denis (Nautipark) che poi con un intelligente contro bordo verso costa, passava per primo alla seconda boa. In molti hanno seguito questa tattica arrivando a ridosso dei primi, ma il successivo bordo di spi, con il vento che rinforzava, ha fatto una prima concreta selezione.
Davanti alla flotta, prima di aver passato il raz de Sein, si disegnerà un lungo bordo di bolina verso ovest. L'obiettivo è quello di girare intorno ad una bolla anticiclonica che si trova sulla rotta diretta e andare alla ricerca di un fronte un po' attivo generato dai venti di nord ovest.
Ma le miserie di questa parte costiera, che assomiglia comunque un po' alle regate fatte per armatori nei circoli fighetti, saranno dimenticate dopo la prima notte in mare. Il disimpegno alla prima boa ha lasciato vittime che in una regata del genere sono impensabili, come Axel Tréhin (Aleph Racing) rimasto a lungo impigliato nelle cime della prima boa che aveva deciso di passare un po' troppo da vicino. Sicuramente era pressato, ma per non cedere ha perso decine di posizioni per la troppa ingordigia. Altro discorso per Nacho Postigo, che ha visto infrangersi il suo sogno di Mini Transat sugli scogli dell'isola di Tristan. Una barca dell'organizzazione è dovuta intervenire per trainarlo. Chiglia e bulbo danneggiati, e di riprendere il mare subito non se ne parla. Riparerà e ripartirà e probabilmente verrà reintegrato nella classifica di entrambe le tappe. Sarà comunque la giuria internazionale a decidere, ma vista la partenza, ci sarà per loro molto lavoro da fare una volta arrivati a Lanzarote.
Classifica dopo il percorso costiero:
Proto
1 Fred Denis – 800 – Nautipark
2 Davy Beaudart – 865 – Flexirub
3 Clément Bouyssou – 802 – Le Bon Agent ! Bougeons l’Immobilier
4 Luke Berry – 753 – Association Rêves
5 Jean-Baptiste Daramy – 814 – Chocolats Paries – Coriolis Composites
Serie
1 Benoît Hantzperg – 871 – YCA – Dhumeaux – Secours Populaire
2 Tanguy Le Turquais – 835 – Terréal
3 Charly Fernbach – 869 – Le Fauffiffon Hénaff
4 Antonio Fontes – 745 – Vela Solidaria
5 Ian Lipinski – 866 –Entreprises Innovantes
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
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