Si è concluso stamani l’entusiasmante e faticoso Grand Prix d’Italie, organizzato dallo Yacht Club Italiano e riservato alla classe Mini 6.50, le barche di 6 metri e 50 su cui hanno mosso i primi passi alcuni dei più grandi velisti del mondo.
Andrea Pendibene e Giovanna Valsecchi hanno condotto fin dalla partenza con netto vantaggio, tenendo la testa della regata fino all’ultimo, quando sul finale hanno visto passare avanti due prototipi. Una gara eccezionale, che ha confermato la recente vittoria di Arcipelago 6.50 a Talamone, ma soprattutto il fatto che il team di ITA520 è composto da veri fuoriclasse.
Era prevista una regata di cinque giorni almeno, sul percorso di 530 miglia Genova - Isola della Capraia - La Caletta (Sardegna) - Giannutri - Genova. In realtà, a causa delle condizioni meteo, il Comitato di Regata ha deciso di ridurre il percorso, scompaginando i piani del team di Pendibene, skipper abituato a pianificare in anticipo le sue strategie per retaggio della sua formazione da Ingegnere.
La cronaca della regata nelle parole di Andrea Pendibene: “La mattina del briefing ci hanno avvisato che il percorso avrebbe potuto essere ridotto, per via delle condizioni meteo: la conferma ci è arrivata durante la regata, all’altezza di Giannutri.
Partire per una regata e non sapere se dovrai tornare indietro a metà, oppure continuare, è una cosa un po’ particolare: per me non è piacevole, perché mi piace pianificare le cose bene e col dovuto anticipo. Inoltre preferisco i percorsi lunghi: essendo un navigatore oceanico, più la regata è lunga più sono nel mio.
Siamo partiti da Genova con pochissima aria: sapevamo che dopo sarebbe entrata l’aria più forte e, per le caratteristiche che abbiamo, abbiamo capito che dovevamo dare il massimo nei primi due giorni, cosa che abbiamo fatto.
Non abbiamo rischiato in partenza, ma poi ci abbiamo dato di brutto fino a Giannutri, saltando i turni di riposo: invece dei canonici 1 ora/1 ora e 2 ore/2 ore io e Giovanna stavamo tutti e due fuori, facendo ogni tanto qualche riposino in coperta per bilanciare la barca.
Ci siamo accorti di essere riusciti a fare la differenza girando Giannutri per primi, quando abbiamo visto tutte le altre barche che ancora stavano scendendo.
Risalendo abbiamo fatto delle scelte che non hanno pagato, in parte anche per la stanchezza e per il difficile passaggio nell’Arcipelago Toscano, tra pescherecci, traghetti, e gli altri concorrenti che andavano in direzione opposta. Un po’ demoralizzati dal fatto che abbiamo rallentato, all’altezza della Spezia - sarà forse stata la vicinanza a casa che ci ha distratti - abbiamo fatto un’altra scelta sfortunata, perdendo un altro po’.
Il vantaggio netto, che con estremo impegno siamo riusciti ad acquisire nella prima parte della regata, ci ha assicurato comunque il primo posto della categoria Serie, e siamo arrivati terzi assoluti dietro a due prototipi di ultima generazione, con la nostra ITA520 che, pur eccezionale, è una barca che ha i suoi anni”.
Il team di ITA520MM è supportato da Autorità Portuale della Spezia e da Contship Italia Group.
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