L'inizio della stagione è sempre stato un duro banco di prova per gli equipaggi alle prese con nuove, poco provate imbarcazioni. Spesso il vantaggio iniziale appartiene dunque a quei team con TP52 già collaudati e ben conosciuti dalla stagione precedente. Ma tutte e tre le nuove barche, sono state varate con largo anticipo, e sembrano essere già molto avanti con i lavori in vista della stagione dell'Audi MedCup.
In Nuova Zelanda, i cantieri Cookson Boats hanno costruito sia Artemis (SVE), disegnata da Judel-Vrolijk per l'armatore Torbjorn Tornqvist, vincitore della MedCup nel 2007, sia Emirates Team New Zealand, disegnata da Botin Carkeek. Il mese scorso le barche sono state testate insieme nel porto di Waitemata, prima di partire in nave per raggiungere l'Europa.
La terza nuova barca è quella del noto armatore Argentino Alberto Roemmers. Il nuovo Matador è stato costruito dal cantiere Argentino King Marine, con sede vicino a Valencia, ed è stato varato a metà marzo. Il precedente Matador di Roemmers, sempre disegnato da Judel-Vrolijk, chiuse il Circuito Audi MedCup 2008 con un ottimo terzo posto.
Ignacio Triay, Direttore del Circuito Audi MedCup, enfatizza l'importanza di tre nuovi disegni: "Ci si aspetta molto da queste tre nuove barche, specialmente da quella di Emirates Team New Zealand, con un team che parteciperà per la prima volta al Circuito con una barca dal design rivoluzionario. In teoria, stiamo parlando delle tre barche favorite per la vittoria finale di quest'anno, ma sono sicuro che le barche che hanno già regatato nel 2007 e nel 2008 non gli renderanno la vita facile."
Nuovi team, nuove barche
I velisti di Emirates Team New Zealand hanno sempre ricoperto un ruolo importante nel Circuito MedCup, fin dalla prima stagione. Nel 2006, il cuore del team con cui Peter de Ridder e mean Machine vinsero il Circuito, era rappresentato proprio da velisti di Emirates Team New Zealand, mentre il secondo classificato, Warpath, era timonato da Dean Barker, vincitore della Louis Vitton Cup con ETNZ. E queste non sono state certo delle coincidenze. Tutto è stato infatti parte della strategia di preparazione per Emirates Team New Zealand, per consolidare sia l'unione e l'abilità all'interno del team velico, sia mettendosi alla prova l'uno contro l'altro in regate di flotta. Barker, inoltre, timonò anche Bribon, il cui skipper era Sua Maestà Juan Carlos, Re di Spagna, portando la barca fino al secondo posto in classifica.
Questa è la prima stagione in cui Emirates Team New Zealand gareggerà con i propri colori. Il team ha dunque sfruttato tutti gli insegnamenti dalle precedenti stagioni, utilizzandoli per incrementare al meglio tutte le loro abilità tecnologiche derivate dai programmi di America's Cup.
"Il progetto coinvolge l'intero team: sono stati coinvolti designer e ingegneri, da Marcelino Botin, designer principale del team, all'ingegnere Giovanni Belgrano, fino a Burns Fallow (responsabile del design delle vele) e Martin McElwee, designer dedicato all'armo.", evidenzia Grant Dalton dell'Emirates Team New Zealand. "Il team velico è stato infatti fortemente coinvolto nel deck layout e nello sviluppo di tutti quei dettagli che fanno la differenza quando gareggi."
"È sempre emozionante varare una nuova barca", spiega Ray Davies di Emirates Team New Zealand. "È sempre richiesta un'enorme mole di lavoro per poter mettere a punto tutte le aree. Marcelino ha fatto un lavoro magnifico l'anno scorso con Quantum, e questa barca è una chiara evoluzione di quella famiglia. Abbiamo avuto molti input dai velisti di ETNZ e dai designer, e ora non vediamo l'ora di scoprire come si comporterà in acqua."
Fino alla fine di marzo, il TP52 di ETNZ e il nuovo Artemis - decimo TP52 costruito da Cookson, che ha realizzato anche il campione del 2007 Artemis - hanno lavorato insieme nel acque fuori Auckland. Negli anni passati, le prime prove in mare per le barche costruite in Nuova Zelanda si limitavano a pochi isolati giorni, mentre quest'anno i due nuovi yacht hanno potuto sfruttare un periodo di allenamento più lungo, così da poter essere, una volta che raggiungeranno l'Europa, entrambi al massimo della condizione fin da subito.
Chris Hosking, capitano della barca di Artemis, ha dichiarato: "Siamo molto felici della nuova barca. Cookson ha fatto ancora una volta un ottimo lavoro, e siamo entusiasti di essere ritornati a quella che aveva rappresentatao una combinazione vincente per noi. Ovvero con il design di Rolf Vrolijk, le vele realizzate da North Sails NZ e la barca armata da Southern Spars."
Al primo contatto della barca con l'acqua, Hosking ha aggiunto: "Abbiamo fatto un paio di buone uscite con i ragazzi del Team New Zealand. La loro barca è leggermente più radicale, ma sarà certamente interessante vedere quello che entrambi riusciremo a fare."
Le due barche costruite in Nuova Zelanda sono state spedite via nave il 31 di marzo, e sono attese a Valencia per gli inizi di maggio.
Nel frattempo, Palma Vela, la regata multi classe che si terrà nel weekend di Pasqua nelle acque di Palma di Maiorca, vedrà impegnato Matador. Lo skipper Guillermo Parada ha imparato molto durante di due anni di Circuito MedCup passati a bordo del precedente Matador disegnato da Judel Vrolijk. Matador ha saputo infatti dimostrare il meglio di se nella seconda metà dell'ultima stagione, andando a chiudere il Circuito in terza posizione. Il nuovo Matador è stato ancora una volta costruito in Spagna dai costruttori argentini King Marine, che in passato hanno realizzato anche Bribon, e la barca è stata varata a metà marzo. Le vele sono realizzate da North Sails Argentina, con un armo di Southern Spars.
Alberto Roemmers dichiara: "Speriamo che questa nuova barca ci dia l'opportunità di migliorare i nostri risultati della passata stagione. Sappiamo che stiamo andando incontro a un'altra difficile e combattuta stagione, con nuovi team che prenderanno parte al Circuito con grandi talenti a bordo. Ma abbiamo davvero buone prospettive in termini di performance, e non vediamo l'ora di combattere per guadagnarci un posto fra i migliori. Sappiamo per esperienza che è una stagione lunga, e solo attraverso la continuità e senza commettere errori sarà possibile puntare a uno dei gradini del podio."
Le tre nuove barche si combatteranno dunque con il resto della flotta la prima vittoria nel Circuito Audi MedCup 2009. Fra solo cinque settimane, scopriremo allora quali saranno le loro reali potenzialità
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