Come nella baia di Saint-Brieuc una settimana fa, è un arrivo in notturna nella Ria de Muros-Noia quello che attende la flotta dei 36 Figaro Bénéteau partita domenica per la seconda tappa della Solitaire URGO du Figaro.
A poche decine di miglia dalla linea di arrivo, Sébastien Simon (Bretagne CMB Performance) era ancora in testa, seguito da Eric Péron (Finistère Mer Vent), ma le ultime strambate da affrontare con vento forte e il passaggio di Capo Finisterre potrebbero ancora ridistribuire le carte.
Dopo una traversata record della Manica nella prima tappa, i 36 skipper avevano quasi un diritto acquisito di avere una traversata rapidissima del Golfo di Biscaglia. Infatti i primi, che hanno attraversato il Chenal du Four lunedì pomeriggio, l’hanno passato in circa trenta ore, ad una velocità media di 11-12 nodi, con tutte le vele fuori e un vento da nord-est che ha costantemente superato i 20 nodi con punte di 30.
"Ho tutto su, randa solent e spinnaker grande", ha confermato Loïs Berrehar (Bretagne CMB Espoir) a mezzogiorno di martedì, mentre battagliava per il decimo posto con Thomas Cardrin (Team Vendée Formation), il suo “bizuth preferito”.
"È bello, stiamo andando veloce, le miglia si macinano ad alta velocità, e quindi non c’è troppo tempo per dormire. La fatica sta iniziando a fare capolino, ma il pilota sta funzionando bene, quindi cercherò di riposare un po' prima di Capo Finisterre," ha detto quest'ultimo.
Capo Finisterre è nelle menti di tutti, perché la punta nord-ovest della penisola iberica è temuta per il suo mare reso più forte dall'innalzamento della piattaforma continentale e per l'effetto di accelerazione del vento, come ha spiegato prima della partenza di Saint-Brieuc Alexis Loison (Custo Pol): "La combinazione della costa abbastanza alta e di una depressione termica crea vento caldo proveniente dalla Spagna che va ad incontrare un'aria fredda. La compressione dei due sistemi provoca un restringimento delle isobare, quindi un'accelerazione del vento, reso ancora più forte dove c’è un capo”.
Intorno alle 21 i primi sono attesi a Capo Finisterre, dove si annunciano 20-25 nodi, il che in realtà significa una decina in più e probabilmente, per chi è più a est, sarà necessario impostare una strambata finale mentre ci sono 30 nodi di vento, un esercizio davvero abbastanza pericoloso.
La Veleziana Sailing Week – supportata da Generali organizzata dalla Compagnia della Vela, è entrata oggi nel vivo, con tante novità e momenti di divertimento all’insegna dello sport: regate veliche e un nuovo evento in collaborazione con le remiere
A dominare la regata è stato il Fast and Furio Sailing Team dello Yacht Club Adriaco, con Furio Benussi che ha conquistato la vittoria a bordo di Arca Sgr, stabilendo il nuovo record di percorrenza con un tempo di 40 minuti e 51 secondi
La regata, che si è svolta come da tradizione nelle acque interne della città, ha visto la vittoria di Prosecco Doc Shockwave 3, skipper Mitja Kosmina, con Michele Paoletti tattico e Stefano Spangaro alla randa
Iscrizioni prorogate al 25 ottobre, 350 iscritti da 17 paesi. Presenti molti atleti nazionali e medaglie olimpiche. La squadra azzurra con l’oro olimpico Marta Maggetti e due recenti podi iridati: Gianluigi Ugolini e Maria Giubilei, Nicolò Renna
L’italiana Django Deer di Giovanni Lombardi Stronati con Vasco Vascotto alla tattica ha confermato un anno straordinario, dopo il terzo posto all’Admiral’s Cup e la vittoria di classe al Maxi Yacht Rolex Cup
Il Maxi Black Jack 100 di Remon Vos, con Tristan Le Brun al timone ha vinto con un tempo reale di 2 giorni, 17 ore, 44 minuti e 07 secondi
A Civitanova l’atto finale di un circuito lungo, partecipato e ricco di emozioni. In acqua 240 giovani velisti, suddivisi tra 152 nella Divisione A e 88 nella Divisione B, provenienti dai principali circoli della penisola
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Dopo sette prove si chiude la tradizionale manifestazione organizzata dalla Velica Viareggina che prosegue l’iniziativa per promuovere la Star anche fra gli Under 30
Il Mills 72 di Louis Balcaen ha scritto una delle pagine più intense della storia recente della classica maltese, conquistando la vittoria assoluta in IRC dopo una regata lunga, snervante e tatticamente complessa