Vela, Volvo Ocean Race - Dopo oltre mille miglia di navigazione, sono state solo poche centinaia di metri a dividere le prime tre barche all’ingresso dello stretto di Malacca, poco dopo le 12 GMT di oggi. Dopo essere entrati in un fronte con aria più fresca, gli spagnoli di Team Telefónica guidati dall’olimpionico Iker Martínez hanno passato il waypoint di Statue Point dell’isola di Pulau We con un piccolo margine, facendo segnare l’ingresso della flotta in uno dei tratti di mare più trafficati e pericolosi del pianeta. A partire da oggi, i sei team dovranno schivare navi, barche da pesca e detriti, affrontare correnti forti e condizioni meteo instabili per circa 500 miglia prima di poter nuovamente “uscire” nel mar cinese meridionale.
Nel bordeggio di approccio all’isola, Telefónica ha dovuto difendersi dai numerosi attacchi del duo formato da CAMPER with Emirates Team New Zealand e PUMA Ocean Racing powered by BERG, Martinez e Nicholson, rispettivamente alla ruota di Telefónica e CAMPER si sono incrociati più volte sulle 25 miglia di bolina, sempre marcati stretti da PUMA poco più indietro.
In un continuo alternarsi di posizioni, PUMA passando molto sotto la costa dell’isola ha tolto il secondo posto a CAMPER che poi lo ha riguadagnato scegliendo un bordo più al largo. Il navigatore dello scafo americano ha detto che l’equipaggio è molto felice di essersi riportato a ridosso dei leader, dopo aver perso contatto ieri. “Siamo arrivati tutti insieme e abbiamo lottato bordo su bordo sotto l’isola. Abbiamo guadagnato bene sui due avversari. Siamo in gara ma c’è ancora moltissima strada da fare.”
PUMA ha cominciato la sua rimonta quando i battistrada sono passati vicino alla punta nord di Sumatra, secondo Addis la barca statunitense era così vicina alla costa che ha dovuto lasciare il tavolo da carteggio per andare in coperta a controllare a occhio nudo. “Dalle carte sembrava proprio che fossino atterrati sull’isola per un paio di minuti, quindi direi che sì, eravamo piuttosto vicini.” La lotta per il secondo posto con CAMPER si è ridotta, secondo Addis, a poche centinaia di metri. “Hanno una barca che cammina bene di bolina. Abbiamo cercato di contrastarli ma ci hanno tenuto testa. Quando abbiamo virato di nuovo eravamo dietro solo di due lunghezze.”
Il navigatore australiano ha anche avuto parole di encomio per la strategia degli spagnoli, che portandosi a nord hanno preso la testa del gruppo. “Hanno navigato bene, sono riusciti a portarsi a sinistra, sul lato buono. Noi non abbiamo approfittato di quella opportunità , ma siamo rientrati in gioco.” Anche se molte incognite aspettano i team, inclusa la possibilità di dover dare ancora per evitare di essere spinti indietro dalle forti correnti dello stretto. “Ci sono così tanti fattori in gioco che non è facile dare delle priorità. Ci sono molti ostacoli, bassi fondali e relitti, il vento è instabile e poi si deve anche riposare per rimanere mentalmente freschi e prendere delle buone decisioni. Servizio completo! Nella parte centrale le correnti sono meno forti ma c’è la possibilità di dover ancorare, abbiamo preparato un piano per dare ancora velocemente…”
Team Telefónica si è portata in prima posizione durante la scorsa notte, sfruttando una maggiore pressione e quindi una migliore velocità e sopravanzando CAMPER di due miglia, il quale tuttavia ha risposto colpo su colpo, riducendo progressivamente il gap a meno di un miglio. Hamish Hooper, il Media Crew Member di CAMPER nel suo blog ha testimoniato il cambio di passo e di ritmo preso oggi dalla regata. “Improvvisamente dopo cinque giorni di navigazione monotona su un solo bordo, la tappa è rinata. In un attimo ci siamo ritrovati a poche centinaia di metri da Pulau We in un tacking duel con Telefonica poco avanti e Puma poco dietro. E’ incredibile, dopo 1.380 miglia dalle Maldive tutti e tre eravamo nello stesso fazzoletto di mare allo stesso momento. E’ una sensazione strana, dopo aver visto solo mare, cielo e orizzonte poter vedere le montagne piene di vegetazione e le bellissime spiagge tropicali. Sfortunatamente non siamo in gita turistica, anzi l’azione in coperta è molto simile a quella di una regata costiera.”
Una situazione che probabilmente non cambierà di molto nelle prossime 48 ore, in cui gli equipaggi e soprattutto i navigatori avranno il loro bel daffare per districarsi nello stretto. “Adesso dobbiamo capire cosa fare” ha detto il navigatore di CAMPER Will Oxley. “Guarderemo anche cosa fanno gli altri. Non ci aspettano giorni tranquilli, per tutto il traffico, i canali stretti e poi perché abbiamo tre avversari molti vicini. E’ probabile che il primo a mettere fuori il naso dall’altra parte dello stretto sarrà nella posizione migliore per l’arrivo. Sono più di 500 miglia per Singapore, mi preparo perché non si dormirà molto.”
I francesi di Groupama 4 si trovano sempre in quarta posizione e ben piazzati per poter rimanere nel gruppo di testa e poter dire la loro mentre sia Abu Dhabi Ocean Racing che Team Sanya entreranno nello stretto oggi pomeriggio, avendo accumulato del ritardo nelle ultime 24 ore.
Classifica nuova, quindi oggi al rilevamento delle ore 13 GMT con Team Telefónica in testa con un piccolissimo vantaggio di solo 0,1 miglia su CAMPER with Emirates Team New Zealand e 4,8 su PUMA Ocean Racing powered by BERG. I francesi di Groupama 4 restano in quarta posizione con poco più di cinque miglia, Abu Dhabi Ocean Racing è quinto a 21,5 ma fa registrare una buona velocità, di oltre 12 nodi e mezzo, mentre in sesta posizione restaTeam Sanya il cui distacco è di 50,6 miglia ma che nelle ultime ore ha recuperato una decina di miglia sui team che lo precedono.
Notizie, immagini e la cartografia, che da oggi e per tutto il passaggio dello stretto di Malacca è aggiornata ogni minuto, al sito internet: www.volvooceanrace.com
Classifica provvisoria 27 gennaio 2012 ore 13 GMT (14 ora italiana):
1. Team Telefonica 1.687,3 miglia da Sanya
2. CAMPER with Emirates Team New Zealand, +0,1
3. PUMA Ocean Racing powered by BERG, +4,8
4., Groupama sailing team,+5,1
5. Abu Dhabi Ocean Racing, +21,5
6. Team Sanya, +50,6
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