Vela, Volvo Ocean Race - Nelle ultime 24 ore le posizioni di testa sono cambiate ancora, con CAMPER che guida con un ristretto margine sui francesi di Groupama, e che è la barca che si è spinta più a est dopo che la flotta ha passato lo stretto di Luzón. Nella notte entrambi hanno virato verso sud-est, ponendo più acqua fra loro e gli avversari. E, tuttavia, è la mossa degli americani la più estrema, che terrà appassionati e avversari sul chi vive, per vedere se veramente Ken Read e il suo navigatore Tom Addis avranno fatto la scommessa vincente. Sono più vicini alle coste del Giappone che a quelle della nuova Zelanda, ma la loro opzione coraggiosa potrebbe non rivelarsi tanto audace se riuscissero a entrare per primi nel vento fresco da nord che ci si attente per il fine settimana.
Andrew Cape, navigatore di Team Telefónica oggi in quinta posizione, ritiene che PUMA non sia affatto fuori dai giochi a causa della sua opzione estrema. “Ieri erano vicini a noi, quando l’aria era leggera. Hanno deciso di andate a nord per aspettare il vento. E’ interessante, perché una volta che entreranno in quel vento per loro il progresso sarà in rotta e veloce, anche se dovranno rientrare nel gruppo.” Cape ha affermato che la rotta verso nord-est del gruppo potrebbe continuare ancora per un buon lasso di tempo, rendendo tuttavia le posizioni al traguardo abbastanza relative. “Dipende tutto da come si è posizionati rispetto al vento che entrerà. Ci sono ancora molte cose da chiarire e noi stiamo facendo del nostro meglio con quello che abbiamo. Con la bassa pressione vicino al Giappone tutti hanno scelto di andare a nord, allontanandosi dalla rotta ortodromica (la più breve) per attendere che si stabilizzino gli alisei, che potrebbero essere anche un migliaio di miglia distanti.” Cape ha detto che capisce che agli occhi degli spettatori questa tattica potrebbe sembrare strana, e difficile da comprendere. “Sembra un po’ stupido e in realtà lo è, ma sfortunatamente è il modo migliore per arrivare in Nuova Zelanda.”
PUMA Ocean Racing powered by BERG si sta facendo strada fra una miriade di piccole isole giapponesi e ha dovuto rimandare la prima virata verso est per evitare una isola vulcanica di recente formazione, ma ora sta navigando parallelo al resto della flotta: “Quando abbiamo trovato finalmente il penultimo salto di vento per potere andare a est, abbiamo dovuto ritardare di cinque miglia per evitare una microscopica vetta vulcanica chiamata Taisho To, che si è formata solo due anni fa.” Ha raccontato l’MCM Amory Ross nel suo blog quotidiano. “Per quelle che sono le circostanze stiamo facendo la cosa giusta, il navigatore Tom Addis e lo skipper Ken Read hanno lavorato senza sosta per leggere le previsioni meteo. I modelli del computer di solito non mentono, quindi dobbiamo solo aspettare e vedere cosa succederà.”
Franck Cammas, skipper di Groupama 4 oggi secondo ha detto che l’obiettivo del suo team è quello di andare a est il più velocemente possibile per essere in una buona posizione quando il vento diventerà più favorevole. “A un certo punto il vento girerà da nord, non vogliamo essere troppo a sud, per rischiare di non essere fra i primi a prenderlo. PUMA è andato a nord prima degli altri. Una scelta che potrebbe pagare domani o dopodomani, ma di certo hanno investito molto.” Con una previsione di andature al lasco e ancora oltre 4.500 miglia all’arrivo, le purissime ore potrebbero favorire un rientro dei francesi su CAMPER with Emirates Team New Zealand, e quindi Cammas ha affermato che il suo secondo posto attuale, e la vicinanza all’avversario gli vanno molto bene. “Siamo felici di non essere troppo distanti e al lasco sappiamo di andare bene, soprattutto rispetto a CAMPER. Le barche che camminano alle portanti, come Telefónica sono un po’ indietro e anche questo ci conforta. Però bisogna cercare di evitare le trappole e restare in contatto perché quando raggiungeremo venti migliori potremmo essere favoriti.”
Gli ispano/neozelandesi, pur essendo soddisfatti della prima posizione nella tappa che li condurrà a casa, non sono stati capaci di scrollarsi di dosso i francesi che navigano a vista. “La prima cosa negativa del giorno, sembra un po’ una mosca che ti ronza sempre intorno, è quel puntino verde all’orizzonte. Proprio come una mosca, non si riesce a scacciarli via.” Scriveva oggi Hamish Hooper dal bordo della barca bianca e rossa.”
Al rilevamento delle ore 14 di oggi, quando mancano poco più di 4.500 miglia alla meta, e i leader hanno coperto circa 120 miglia di distanza nelle ultime 24 ore, la data prevista di arrivo ad Auckland si allontana ancora e alcuni team temono che la regata possa protarsi fin verso l’11 marzo. Secondo le ultime posizioni la prima piazza è occupata da CAMPER, seguito a 6,2 miglia da Groupama 4, da 28,9 da Team Sanya. Abu Dhabi ha uno svantaggio di 39,6 miglia mentre sono 62,5 quelle che ha Team Telefónica e PUMA accusa un ritardo di 239,4 miglia dai leader. La migliore velocità è ad appannaggio di Abu Dhabi e Telefonica, con 14,3 e 13,9 nodi rispettivamente.
L’andamento della flotta può essere seguito come sempre con la cartografia e le ultime notizie sul sito internet www.volvooceanrace.com.
Posizioni al rilevamento delle ore 13 GMT (14 ora italiana) del 24 febbraio 2012:
1. CAMPER with Emirates Team New Zealand, a 4.502,6 miglia da Auckland*
2. Groupama sailing team, +6,2
3. Team Sanya, +28,9
4. Abu Dhabi Ocean Racing +39,6
5. Team Telefónica, +62,5
6. PUMA Ocean Racing powered by BERG, +239,4
(* 1 miglio = 1,852 km)
Classifica generale Volvo Ocean Race 2011-12:
1. Team Telefónica, 101 punti
2. CAMPER with Emirates Team New Zealand, 83
3. Groupama sailing team, 73
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG, 53
5. Abu Dhabi Ocean Racing, 43
6. Team Sanya, 17
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