Vela, Volvo Ocean Race - Franck Cammas ed il suo equipaggio sono arrivati alle 6 di questa mattina (ora italiana) al porto di Punta del Este, dodici ore dopo aver disalberato vicino alle coste dell’Uruguay. Così lo skipper francese riassume le possibili opzioni: "Siamo arrivati a Punta del Este verso le 4h TU con 40 nodi di vento e sotto una pioggia torrenziale. Alcuni membri dello Yacht Club di Punta del Este ci hanno accolto e l’equipaggio ha avuto la possibilità di riposarsi. Stiamo aspettando una gru. L’albero di Groupama 4 è rotto in due pezzi. Non abbiamo ancora deciso cosa fare. Nel momento in cui l’albero si è rotto le condizioni meteorologiche non erano troppo dure. L’albero è caduto nella barca, verso la poppa. Non sappiamo quale elemento si e’ rotto inizialmente. Eravamo a 60 miglia dalle coste e abbiamo impiegato molto tempo per recuperare i pezzi rotti. Brad Marsh ha una ferita al braccio ma non è grave per fortuna. Abbiamo deciso di non farlo imbarcare per terminare la regata. Il nostro obbiettivo è di arrivare terzi. Dobbiamo quindi ripartire presto perché la meteo è favorevole solo nei prossimi tre giorni. La barca è danneggiata a poppa ma non è nulla di grave e potremo arrivare ad Itajai senza alcun rischio. Siamo molto tristi perché la tappa è stata favolosa… ma diciamo che sarebbe potuto andar peggio. Dobbiamo approfittare del fatto che la flotta sia stata decimata per cercare di finire terzi. Questo evento ci ha fatto perdere delle speranze su una possibile vittoria a Galway".
Sei membri del team tecnico sono già a Punta del Este. L’equipe tecnica vuole utilizzare la parte più lunga dell’albero rotto per arrivare ad Itajai. Groupama 4 non partirà da Punta del Este prima di domani mattino. Una parte del team è rimasta ad Itajai, come Stefano Morosin in carica dell’elettronica a bordo di Groupama 4.
Stefano, uno dei due Italiani dell’equipe, sintetizza il suo punto di vista rispetto a cio’ che è successo: "Abbiamo ricevuto un messaggio sul telefono cellulare del team che ci annunciava la triste novella. La delusione è stata grande. Stavamo mangiando e siamo ritornati immediatamente all’hotel per partecipare al meeting organizzato dal team manager Stephane Guilbaud. Durante questa riunione abbiamo ricevuto le istruzioni necessaire per reagire al disalberamento di Groupama 4. Ma siccome non abbiamo ancora tutte le informazioni necessarie non è semplice capire come reagire. Per quanto mi riguarda, ho creato delle liste con il mio collega David Gauthier (ingegnere elettronico per Groupama Sailing). Stiamo riflettendo ai vari scenari possibili ed essere reattivi nel momento in cui avremo delle notizie più precise. Dobbiamo capire se è necessario comprare qualcosa, vedere se l’albero che sta arrivando dall’Olanda è già pronto per essere messo sulla barca o se si bisogna effettuare qualche altro lavoro per installarlo. Non è semplice cercare di stabilire cos’è successo a bordo di Groupama 4, soprattutto perché noi non ci sposteremo a Punta del Este come alcuni membri di Groupama sailing team. Stiamo aspettando che le persone presenti a Punta del Este, che sono appena arrivate, ci facciano un reso conto. Dovremo sicuramente usare il nuovo albero, ma dobbiamo cercare di capire in che condizioni è la barca e, più esattamente, se ha avuto dei problemi in più di quelli riscontrati sull’albero. Il nuovo albero dovrebbe arrivare la settimana prossima in Brasile e Groupama 4 avrà bisogno di almeno 4 giorni per arrivare à Itajai. Siamo in contatto con l’australiano Ben Wright, responsabile della preparazione, e con il francese Pierre Tissier, responsabile della costruzione di Groupama 4. Sono partiti a Punta del Esteieri e sono arrivati da poco perché’ le condizioni metereologiche hanno ritardato il loro arrivo nella città uruguaiana. Per ora abbiamo visto solamente delle foto, quelle pubblicate dal media man di Groupama sailing team Yann Riou”.
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