Al diciottesimo giorno di mare i primi 6 concorrenti della Volvo Ocean Race navigano in fila indiana verso la punta sud dell’Africa distante ancora 1800 miglia. Dopo questa notte Ericsson 4 conduce le danze essendo riuscito a staccare Puma di circa 27 miglia. Le velocità sono allucinanti: Ericsson 4 ha anche battuto il record sulle 24 ore dei monoscafi con 585 miglia detenuto da Sebastien Josse. Ma a bordo di Puma anche Sidney Gavignet si esalta per la violenza degli elementi e di questo scontro in pieno oceano. Un po’ più di 120 miglia separano l’ultimo del gruppo di testa dai due team ritardatari, Delta Lloyd e Team Russia, che hanno scelto di far rotta verso est ed ora si trovano a nord della flotta rispettivamente a 279 e 305 miglia da Ericsson 4. Condizioni meteo differenti e una rotta che sarà poi più diretta verso Cape Town potranno forse permettere a questi due ritardatari di ricongiungersi tra qualche giorno al plotone di chi ha scelto una rotta più a sud e che in questo momento è alle prese con venti tra i 30 e i 40 nodi. Come era stato già annunciato ad inizio settimana, infatti, l’incontro con la depressione si è trasformato in una verà discesa all’inferno con venti fortissimi che probabilmente accompagneranno le barche quasi fino al traguardo. I primi procedono con velocità che vanno dai 25 ai 28 nodi, con un mare formato con onde che arrivano fino ad 8 metri. E con queste condizioni non è improbabile che il record sulle 24 ore possa essere ancora ritoccato. I ponti sono spazzati continuamente dalle onde e l’interno delle barche sembra devastato da un’orda di Unni. Non esiste più nulla di asciutto. In questa fantastica cavalcato sotto spi asimmetrico la concentrazione degli equipaggi è al massimo perché sono consapevoli che anche un minimo errore o un momento di deconcentrazione può costare loro carissimo. Ma nessuno può togliere il piede dall’acceleratore, perché a queste velocità un minimo intoppo vorrebbe dire vedersi passare avanti in poco tempo tutti gli altri. E allora tutti al massimo senza pensare ai rischi: o passano o scassano tutto.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Attualmente al 4° posto Maccaferri Futura, mentre Influence Two di Andrea Fornaro è 13ma
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
L'evento, organizzato da Assonautica, Lega Navale Italiana - Sezione di Padova e Vento di Venezia, ha visto partecipanti 23 imbarcazioni tra i sei ed i 10 metri, oltre 90 velisti, provenienti anche da da fuori regione
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese
Per l'Italia in acqua Andrea Demurtas, Jesper Karlsen, Giovanni Montesano, Cristian Castellan e Pietro Lucchesi
Approfittando delle condizioni meteo ideali — sole, mare calmo e vento da sud tra i 15 e i 17 nodi — l’equipaggio francese ha mostrato grande costanza e abilità, piazzandosi sempre ai vertici della flotta
Si è conclusa oggi, nelle acque slovene di Portorose, la fase di qualificazione del Campionato del Mondo Optimist, evento organizzato dal Jadralni Klub Pirat Portorož e in programma fino al 6 luglio.
Francesca Clapcich sarà la co-skipper di Team Malizia nella prima edizione della Course des Caps, il giro di Gran Bretagna e Irlanda a vela