lunedí, 15 settembre 2025


ARGOMENTI
IN EVIDENZA

manifestazioni    regate    rigasa    windsurf    orc    windsurfing    maxi yacht rolex cup    yccs    the ocean race    sailgp    lega navale italiana    america's cup    techno293    yacht club italiano    vele d'epoca   

ROTTE GOLOSE

Vini in barca: la cantinetta ideale per la vostra cambusa

vini in barca la cantinetta ideale per la vostra cambusa
Pier Giorgio Paglia

Vela, Rotte Golose - La cantinetta in barca - Se state finalmente salpando per le agognate vacanze, ecco alcuni consigli per una cantinetta da viaggio degna delle migliori cambuse. Vini bianchi freschi, fruttati, più o meno aromatici, comunque adatti a tutte le occasioni e semplicemente perfetti per una cena a base di pesce fresco.

Sauvignon Blanc

Elegante ed aromatico, il Sauvignon Blanc è sempre una garanzia a patto di scegliere etichette di qualità che ai tipici sentori vegetali del vitigno affianchino una spiccata mineralità, dovuta ad un terroir particolare, e comunque con una buona freschezza di fondo. Sarebbe facile pensare alla Francia e ai suoi Sancerre e Poully-Fumé, ma anche alla Nuova Zelanda, che negli ultimi anni ha proposto dei veri e propri capolavori del genere. Eppure l'Italia non è da meno, in particolare quando le zone di provenienza garantiscono una complessità ed una progressione olfattiva che non si limita agli aromi primari. E' questo il caso del Collio goriziano, patria d'elezione del Sauvignon italiano, che ci ha regalato alcuni delle migliori espressioni nostrane per questo vitigno. Le caratteristiche geologiche del terreno rendono i nettari del Collio unici: costituitosi nell'Eocene, il suolo è ricco di rocce marnose (limo, argille calcaree) e arenarie stratificate, di origine oceanica. Particolarmente impermeabile, favorisce lo scorrimento dell'acqua in superficie, sgretolandosi in piccole scaglie e argille finissime, che qui chiamano Ponka, che vanno a nutrire le piante entrando a far parte del corredo gusto-olfattivo dei vini. La delicata alchimia che unisce tutti questi elementi, saggiamente guidata dalle capaci mani dei viticoltori friulani, conferisce ai vini del Collio mineralità e freschezza, aromi e struttura fuori dal comune, ed è garanzia di un'eccellente attitudine all'invecchiamento. Tra le numerose etichette convincenti, la nostra preferita è il Ronco delle Mele dell'azienda Venica&Venica: colore giallo paglierino che a tratti vira verso il dorato, al naso è  estremamente elegante, floreale e incredibilmente varietale (fiori di Sambuco, cedro, note erbacee di peperone dolce, salvia, foglia di pomodoro), mentre in bocca è equilibrato, asciutto, giocato sulla contrapposizione delle note fresche, agrumate di cedro, e quelle più sapide e grasse, minerali.

La scheda

Ronco delle Mele - Collio DOC

Venica & Venica

Sauvignon Blanc 100%

Gradi: 13,5% Vol

Prezzo: € 19 circa

Pinot Bianco

Altro vitigno che conta numerosi proseliti, non aromatico come il Sauvignon ma in grado di assicurare corpo e freschezza uniti, nei casi migliori, ad un grande equilibrio che gli dona una rara facilità di beva. Il Pinot Bianco viene prodotto in molte zone del mondo, ma a nostro avviso raramente raggiunge i picchi d'eccellenza che abbiamo più volte riscontrato nelle produzioni del nostro Alto Adige. Una delle caratteristiche più soprendenti del Pinot Bianco altoatesino è la longevità: quando vinificato con criterio, può agevolmente superare i 10 anni e, nel caso del Vorberg Riserva prodotto dalla Cantina di Terlano, dove la vite è coltivata da secoli, molto di più. Nella conca valliva protetta, ai piedi della catena montuosa dello Tschöggelberg, ad un’altezza compresa tra i 250 ed i 900 m s.l.m., la vite trova condizioni ideali per la crescita: in un habitat quasi mediterraneo cresce rigogliosa una vasta gamma di varietà di uve. I terreni porfirici di rocce vulcaniche, con pH leggermente acido, conferiscono un'impronta decisa ai vini con una nota minerale assolutamente particolare che contribuisce notevolmente alla loro straordinaria longevità. La cantina dei Produttori di Terlano, fondata nel 1893, è una delle prime cantine sociali della zona. Allora 24 viticoltori si posero come obiettivo quello di produrre e promuovere insieme le vendite del vino. Oggi la cantina di Terlano, con i suoi circa 100 associati, una superficie coltivata di 150 ettari ed una produzione annua complessiva di 11.000 hl, pari ad 1,2 milioni di bottiglie, tutte D.O.C., rientra tra le aziende più piccole del comparto ad operare nella regione, e il suo obiettivo ultimo è la qualità. Questa riserva, prodotta con le uve del singolo cru di Vorberg, rappresenta la punta di diamante della produzione. Giallo paglierino, arricchito da riflessi verde-oro, stuzzica l'olfatto con aroma intenso e di una certa complessità: un bouquet di fiori bianchi misto a mele golden mature, pere williams e un accenno di agrume dolce, il tutto ingentilito da note di camomilla in combinazione con spezie chiare, leggermente fumé. Eppure è al palato che conquista definitivamente: eccezionale per equilibrio, è un vino corposo e di grande cremosità. Retrogusto persistente con richiami alla frutta matura e alla mineralità leggermente affumicata, molto piacevole.

La scheda

Pinot Bianco DOC Riserva Vorberg

Cantina di Terlano

Pinot Bianco 100%

Gradi: 13,5% Vol

Prezzo: € 17 circa

Arneis

Altra uva oggi molto in voga, autoctona seppure riscoperta da poco (e anche per caso), è l'Arneis, vitigno a bacca bianca del Roero piemontese, la zona collinare alla sinistra del fiume Tanaro. Pronipote del latino Renexium, citato nel '400 in vari documenti, oggetto di esperimenti di vinificazione come vermout verso la fine del '700, fino all'800 era considerato uno dei vitigni più validi e radicati nella mentalità produttiva piemontese, tanto che il suo vino era citato espressamente negli inventari contabili come "bianco Arnesi" mentre il resto andava sotto la voce di "bianco di uve diverse". Colpito dalla crisi della viticoltura e dallo spopolamento delle campagne a cavallo delle due guerre mondiali, alla fine degli anni sessanta era ridotto a pochi ettari di impianto: filari sparsi tra quelli di Nebbiolo, soprattutto a contorno dei vigneti per tenere lontani gli uccelli dalle uve nere. Poi, grazie alla sensibilità di alcuni viticoltori, è progressivamente rinato diventando in poco tempo il bianco piemontese più alla moda, grazie alle sue caratteristiche di freschezza e complessità. Nato sulle arenarie siccitose del Roero, terreni soffici e permeabili dove gli strati sabbiosi sono inframmezzati da sottili strati di marne, l'Arneis acquista infatti profumi sottili ed eleganti, e al gusto dona sensazioni sapide e minerali di rara intensità. Uno degli artefici di questa rinascita è stato il grande Bruno Giacosa, sommo barolista e profondo conoscitore della realtà enoica piemontese (e non solo), amichevolmente soprannominato “Orso Bruno” per il suo carattere schivo e i modi riserati. Il suo Arneis si presenta di un giallo paglierino luminoso, con vivaci riflessi verdognoli. Al naso è pulito, elegante, e propone un bouquet intenso di fiori bianchi d'acacia e fienagione cui seguono suggestioni di frutta fresca e sfumature di nocciola fresca. Al palato è fresco, secco, delicatamente acidulo al palato, con sfumature sapide, minerali. Lunghezza e gradevole persistenza di retrogusto ammandorlato in un finale lungo e gustoso.

La scheda

Roero Arneis DOC

Az. Agr. Bruno Giacosa

Arneis 100%

Gradi: 13% Vol

Prezzo: € 16 circa


10/07/2011 17:39:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

Lignano: disputata la Punta Faro Cup

Al C32 di Alessandro Comuzzi la 20^ Punta Faro Cup e il Memorial Barison. Flamenco si aggiudica la Juris Cup e My Life vince la classifica speciale Rotary Club

Monfalcone: 4^ edizione del Campionato del Mondo ORC Double-Handed

Disputato per la prima volta in Svezia nel 2022 e seguito dalle edizioni in Spagna (2023) e Norvegia (2024), il Campionato del Mondo ORC DH giunge per la prima volta in Italia e in Adriatico, nel punto più a nord del Mediterraneo

Maxi Yacht Rolex Cup: a Porto Cervo (non) tira una brutta aria

Le previsioni di vento leggero si sono purtroppo trasformate in bonaccia nel primo giorno della Maxi Yacht Rolex Cup e per domani la situazione non cambierà; partenza anticipata alle ore 11 per sfruttare la previsione di brezza mattutina

Maxi Yacht Rolex Cup: il Maestrale impegna barche ed equipaggi

Vincitori di giornata, nelle rispettive classi sono: V, Django 7X, Oscar 3, H2O, Moat

Hansa 303: grande spettacolo nelle acque antistanti Porto San Giorgio

Dopo cinque adrenaliche regate, con vento teso da nord e mare con onda, la vittoria finale va Luna e Giovanni Di Biagio della Liberi nel Vento davanti a Giulio e Corrado Guerrini del circolo Marinando 2.0 di Ravenna. Terze Alessandra Coppola e Cerri Sofia

Maxi Yacht Rolex Cup: il Maestrale la fa da padrone

Vincitori di giornata nelle rispettive classi sono stati V, Ganesha, H2O, Moat. Le prove a bastone per la classe Maxi Grand Prix non si sono potute svolgere per il vento molto intenso

Star: Paolo Nazzaro e Gianluca Dati al comando del Campionato d’Autunno di Viareggio

Disputate regolarmente altre due prove del tradizionale Campionato organizzato dalla Velica Viareggina che prosegue l’iniziativa per promuovere la Star anche fra gli Under 30

Porto Cervo: i Maxi danno spettacolo

Al comando nelle rispettive classi: Magic Carpet E, Jolt, Nice, H2O e Moat

La Maxi Yacht Rolex Cup si chiude in bellezza

Galateia e Django 7X vincono il Rolex World Championship rispettivamente nelle classi Maxi 1 e Maxi Grand Prix. I vincitori della 35^ Maxi Yacht Rolex Cup nelle altre classi sono: Oscar 3, H2O e Moat

Torbole: buon inizio del Mondiale di Windsurf Formula Foil

Il mondiale Windsurfing Formula Foil torna al Circolo Surf Torbole. In testa il tedesco Wolf; Primo junior e miglior italiano il giovane atleta del Circolo Surf Torbole Davide Scarlata

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci