Vela - L’Argentario Sailing Week 2011 ha riportato nella baia di Porto Santo Stefano lo spirito più autentico e sportivo della vela classica, quello dei veri gentlemen del mare, eredi e custodi del patrimonio storico della marineria internazionale.
Lo scenario della manifestazione è stato il campo di regata più famoso tra i velisti, che non ha tradito le aspettative di armatori ed equipaggi, regalando condizioni meteo ottimali per tutte le tre giornate di regate in programma per questo raduno, valido come seconda tappa del circuito “Panerai Classic Yachts Challenge 2011”.
Le 25 imbarcazioni d’epoca in legno, presenti anche oggi sulla linea di partenza, si sono misurate su un percorso di 12 miglia, con la boa di bolina posizionata di fronte al lungomare di Porto Santo Stefano, di fronte alla folla di appassionati che hanno potuto ammirare, a distanza molto ravvicinata, le manovre delle imbarcazioni che veleggiavano sotto un maestrale con punte di 20 nodi.
Tra le barche in regata, anche la Big Boat di 36 metri, Elena, la replica fedele di un progetto del 1911 del geniale progettista e costruttore americano Nathaniel Herreshoff, e numerosi progetti di Sparkman & Stephens (Voscià, Stella Polare, e Sirius), di Camper & Nicholson (Marigold), di Vincenzo e Vittorio Baglietto (Caroly), e di Carlo Sciarrelli (Astarte II, Rorolima).
“L’Argentario Sailing Week è tornata, e ringraziamo tutti gli armatori e i loro equipaggi che credendo nella manifestazione ne hanno decretato il successo anche per il 2011” ha dichiarato Marco Poma, direttore sportivo dello Yacht Club Santo Stefano durante la cerimonia di premiazione, che insieme a Officine Panerai e al Comune di Monte Argentario ha organizzato il raduno.
Alla cerimonia di premiazione erano presenti il presidente dell’Yacht Club Santo Stefano, Piero Chiozzi e il direttore sportivo Marco Poma, il sindaco del Comune di Monte Argentario, Arturo Cerulli, il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano, Giorgia Capozzella, e il Brand Manager Italia di Officine Panerai, Giacomo Cinelli.
La classifica definitiva del Raduno (suddivisa in base alla lunghezza dell’imbarcazione):
Categoria “Epoca”
Yacht inferiore a 15 m: 1° Sirius (di Fabio Mangione); 2° Manta (di Ernesto Itace); 3° Santa Pazienza (di Alberto Caggiati).
Yacht inferiore a 19 m: 1° Marjatta (di Giovanni Broggi); 2° Marigold (di Richard Allen); 3° Kipawa (di Claudio Valtulini).
Yacht superiore a 19 m: 1° The Blue Peter (di Matthew Barker); 2° Javelin (di Javelin Srl); 3° Caroly (Marina Militare Italiana).
Categoria “Classici”
Yacht inferiore a 12 m: 1* Mania I (di Fabrizio Giovagnoni); 2° Astarte II (di Giuseppe Duca); 3° Hornet (di Vincenzo Roberto).
Yacht inferiore a 18 m: 1° Naif (di Ivan Gardini); 2° Voscià (di Giancarlo Lodigiani); 3° Artica II (Marina Militare Italiana).
Yacht superiore a 18 m: 1° Stella Polare (Marina Militare Italiana); 2° Magdalus II (di Memks Barbro); 3° Paulena (di Francois De Ganay).
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
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