La vela italiana si tuffa in Oceano. C’è chi lo fa con la barca “grande”, come Giovanni Soldini, che partirà oggi alle 18:00 (ora italiana), da New York per battere il record sulla rotta dell’oro, e chi lo fa con la barca “piccola”, come Luca Tosi in partenza anche lui il 6 gennaio, per battere il record sulla rotta Dakar-Guadalupa.
L’insidia di Capo Horn per Giovanni, quella dell’Aliseo troppo forte (o troppo debole) per Luca.
Soldini è alla testa di un team internazionale, quello di Maserati, composto da otto affiatati navigatori e velisti: gli italiani Guido Broggi, Corrado Rossignoli e Michele Sighel, il francese Sébastien Audigane, il tedesco Boris Herrmann, l'americano Ryan Breymaier, il cinese Jianghe Teng detto Tiger, lo spagnolo Carlos Hernandez.
Anche Tosi ha un team internazionale a bordo con lui: coabiterà infatti per meno di 11 giorni (si spera) con Andrea Rossi, svizzero purosangue del Canton Ticino.
13.225 miglia per Giovanni Soldini, un percorso lungo e difficile, pieno di insidie, che ripercorre le storiche rotte dei clipper impegnati nella corsa all'oro nella seconda metà dell'Ottocento, e che il VOR 70 Maserati dovrà compiere in meno di 57 giorni, 3 ore e 2 minuti per battere il record di Yves Parlier e Aquitaine Innovations nella categoria dei monoscafi.
2.542 miglia per Luca Tosi, un percorso facile con gli alisei se… avesse una barca e non un piccolo catamarano da spiaggia non abitabile. Lui e Andrea Rossi dovranno spingere al massimo per tentare di battere il record dei francesi Pierre-Yves Moreau e Benoit Lequin che hanno impiegato 11giorni, 11 ore, 25 minuti e 42 secondi.
“Siamo tutti impazienti di partire”, spiega Soldini, “anche se le condizioni meteorologiche sono particolarmente dure. Fa un freddo polare, sullo scafo di Maserati ci sono neve e ghiaccio. Salperemo dal molo verso le 9 del mattino, ore locali, con l'alta marea. Taglieremo la linea di partenza, davanti al faro di Ambrose Light, intorno a mezzogiorno, le 6 del pomeriggio in Italia. Nelle prossime 30, 40 ore avremo venti in poppa sui 35, 45 nodi e onde fino a 5 metri e mezzo di altezza, poi dovremmo avvicinarci all'alta pressione delle Bermuda, una zona molto critica di transizione, e entrare finalmente nell'aliseo. Il morale è alto, la barca è prontissima e noi anche”.
Per Luca Tosi, invece ci sarà un Capodanno a Dakar ma dall’Epifania sarà “Codice Rosso”, con la barca pronta a partire, perché le ultime simulazioni del “router” Alessandro Pezzoli hanno dato esito positivo.
“Le medie di intensità del vento stanno salendo – conferma Pezzoli – e il range di percorrenza sta scendendo, indice questo che l’Aliseo si sta stabilizzando. Una finestra “buona” è prevista per l’8 gennaio non oltre le 9:00 UTC.”
“Ci saranno tre fasi - ci dicono Andrea Rossi e Luca Tosi - La prima sarà l'allontanamento dalle coste africane, poi la ricerca dell'aliseo, dove il router sarà fondamentale perché è difficilissimo tenere il filo dell'aliseo, e poi l'atterraggio a Guadalupa, dove ci si gioca molto, perché lì il vento difficilmente resta sostenuto. Abbiamo fatto tre rande per scegliere la migliore, due fiocchettini, tre spi ed abbiamo due frulli, uno piccolo e uno grande. Partiremo con randa, fiocco, spi piccolo e spi grande.”
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