giovedí, 18 settembre 2025

RECORD

Un 2013 oceanico con Giovanni Soldini e Luca Tosi

un 2013 oceanico con giovanni soldini luca tosi
Roberto Imbastaro

La vela italiana si tuffa in Oceano. C’è chi lo fa con la barca “grande”, come Giovanni Soldini, che partirà oggi alle 18:00 (ora italiana), da New York per battere il record sulla rotta dell’oro, e chi lo fa con la barca “piccola”, come Luca Tosi in partenza anche lui il 6 gennaio, per battere il record sulla rotta Dakar-Guadalupa.

L’insidia di Capo Horn per Giovanni, quella dell’Aliseo troppo forte (o troppo debole) per Luca.

Soldini è alla testa di un team internazionale, quello di Maserati, composto da otto affiatati navigatori e velisti: gli italiani Guido Broggi, Corrado Rossignoli e Michele Sighel, il francese Sébastien Audigane, il tedesco Boris Herrmann, l'americano Ryan Breymaier, il cinese Jianghe Teng detto Tiger, lo spagnolo Carlos Hernandez.

Anche Tosi ha un team internazionale a bordo con lui: coabiterà infatti per meno di 11 giorni (si spera) con Andrea Rossi, svizzero purosangue del Canton Ticino.

13.225 miglia per Giovanni Soldini, un percorso lungo e difficile, pieno di insidie, che ripercorre le storiche rotte dei clipper impegnati nella corsa all'oro nella seconda metà dell'Ottocento, e che il VOR 70 Maserati dovrà compiere in meno di 57 giorni, 3 ore e 2 minuti per battere il record di Yves Parlier e Aquitaine Innovations nella categoria dei monoscafi.

2.542 miglia per Luca Tosi, un percorso facile con gli alisei se…  avesse una barca e non un piccolo catamarano da spiaggia non abitabile. Lui e Andrea Rossi dovranno spingere al massimo per tentare di battere il record dei francesi   Pierre-Yves Moreau e Benoit Lequin che hanno impiegato 11giorni, 11 ore, 25 minuti e 42 secondi.

Siamo tutti impazienti di partire”, spiega Soldini, “anche se le condizioni meteorologiche sono particolarmente dure. Fa un freddo polare, sullo scafo di Maserati ci sono neve e ghiaccio. Salperemo dal molo verso le 9 del mattino, ore locali, con l'alta marea. Taglieremo la linea di partenza, davanti al faro di Ambrose Light, intorno a mezzogiorno, le 6 del pomeriggio in Italia. Nelle prossime 30, 40 ore avremo venti in poppa sui 35, 45 nodi e onde fino a 5 metri e mezzo di altezza, poi dovremmo avvicinarci all'alta pressione delle Bermuda, una zona molto critica di transizione, e entrare finalmente nell'aliseo. Il morale è alto, la barca è prontissima e noi anche”.

Per Luca Tosi, invece ci sarà un Capodanno a Dakar ma dall’Epifania sarà “Codice Rosso”, con la barca pronta a partire, perché le ultime simulazioni del “router” Alessandro Pezzoli hanno dato esito positivo.

“Le medie di intensità del vento stanno salendo – conferma Pezzoli – e il range di percorrenza sta scendendo, indice questo che l’Aliseo si sta stabilizzando. Una finestra “buona” è prevista per l’8 gennaio non oltre le 9:00 UTC.”

“Ci saranno tre fasi - ci dicono Andrea Rossi e Luca Tosi - La prima sarà l'allontanamento dalle coste africane, poi la ricerca dell'aliseo, dove il router sarà fondamentale perché è difficilissimo tenere il filo dell'aliseo, e poi l'atterraggio a Guadalupa, dove ci si gioca molto, perché lì il vento difficilmente resta sostenuto. Abbiamo fatto tre rande per scegliere la migliore, due fiocchettini, tre spi ed abbiamo due frulli, uno piccolo e uno grande. Partiremo con randa, fiocco, spi piccolo e spi grande.”


 

 

 

 


31/12/2012 13:33:00 © riproduzione riservata






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