venerdí, 26 dicembre 2025

SYDNEY HOBART

Sydney/Hobart: Soldini 4°, l'intervista all'arrivo

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redazione

Un bel commento australiano ha accompagnato il quarto posto di Giovanni Soldini: “Se siete alla ricerca di una lezione su come navigare in una gara come la Sydney-Hobart, su  cosa fare e  cosa non fare, non guardare ad altro che al maestro italiano Giovanni Soldini. Dimenticatevi solo della sua partenza”.

In effetti l’uomo seminudo calato in acqua con la barca sbandata per sbrogliare le cime sul timone ha fatto il giro del mondo. Incidente a parte, Giovanni e i suoi hanno fatto una gara superba.

Qui esaltano il ruolo di Pierre Casiraghi, ma si sa che un principe di sangue reale fa sempre notizia e richiama l’attenzione. Più che come velista viene presentato come nipote della principessa Grace e figlio di Carolina di Monaco. Ma in barca anche lui si è sporcato le mani come gli altri.

"Penso che abbiamo giocato molto bene con il fronte freddo -  ha detto Soldini all’arrivo – e credo che sia stata una buona idea quella di andare ad est perché il vento stava girando a sud, sud-est e quindi abbiamo preso una buona posizione. Non è stata una buona idea, invece, quella di risalire il vento molto stretto. Abbiamo navigato tutto il tempo a 15-16 nodi e 60 gradi. Abbiamo fatto lo stesso sulle altre mura. Poi è arrivata l'alta pressione ed è stato un disastro. Non abbiamo un code zero su questa barca. Quando il vento è molto leggero ... siamo solo bloccati lì. Siamo rimasti fermi per troppe ore".

Pierre Casiraghi era ovviamente in estasi:” E’ stata una gara fantastica; la Sydney-Hobart è davvero all'altezza della sua reputazione. Maserati è stata sempre costante, una barca forte in caso di maltempo. Mi piacerebbe farlo di nuovo. Vedremo l'anno prossimo o l'anno dopo. E' importante avere la barca giusta e la squadra giusta". Nel frattempo, Soldini cazzeggiava un po’ con tutti, accampando scuse sul fatto che non sarà sicuramente presente il prossimo anno:”Mi piacerebbe tornare, ma è lontano dall'Europa, questo è il problema. Ci vuole tanta organizzazione. Abbiamo portato la barca dall’Italia a qui. Non è proprio vicino”.

E alla fine una battuta che ha posto fine alle insistenze degli australiano:” Potrei tornare ma non tutti gli anni, altrimenti mio moglie mi ucciderebbe”. Risata generale e via verso nuove avventure. Quella con il VOR 70, probabilmente, finisce qui in Tasmania.


29/12/2015 09:25:00 © riproduzione riservata






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