Il Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra, che fin dal suo nascere vanta i prestigiosi Wiener Philharmoniker come orchestra in residence, giunge quest’anno alla sua nona edizione e dedica le sue quattro giornate di concerti a Benedetto XVI, grato per l’importante opera che il Papa compie per il ritorno della musica sacra nella liturgia cattolica, oltre che per la sua difesa e conservazione.
Il programma del Festival, da sabato 23 a martedì 26 ottobre, presenta, come ogni anno, cinque concerti di musica sacra nelle quattro basiliche patriarcali romane – San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore – e in quella di Sant’Ignazio in Campo Marzio.
La manifestazione è promossa e organizzata dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, che prosegue così la sua attività istituzionale finalizzata al recupero e valorizzazione dell’arte sacra e del grande repertorio musicale legato ai luoghi che ospitano i concerti del Festival. Dopo i tredici progetti già portati a termine nelle Basiliche papali, tendenti alla conservazione di luoghi e opere d’arte di incommensurabile valore, si segnalano quest’anno, in collaborazione con la Fabbrica di San Pietro, i lavori di restauro del prospetto meridionale della Basilica Vaticana – nel terzo lotto, relativamente al manufatto centrale a croce greca della Basilica, progettato nel Cinquecento da Michelangelo, mentre il primo lotto, già concluso, e il secondo lotto, in corso d’opera, riguardano l’impianto secentesco aggiunto dal Maderno – e quelli relativi al recupero del Mausoleo “dei Marci” nella Necropoli Vaticana. Questi restauri seguono gli interventi, già completati, di carattere conservativo e di consolidamento delle strutture nei Mausolei del Docente, degli Ebuzi, degli Egizi e dei Matucci e quello completo dello splendido Mausoleo dei Valeri.
“Come ogni autunno – spiega il dott. Hans-Albert Courtial Presidente Generale della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra – anche questo nono Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra fa risuonare la grande musica sacra in quello che è il suo vero ‘teatro’, le chiese, luogo della sua origine e linfa della sua vita. Meglio ancora, la fa risuonare nelle basiliche papali di Roma, nel quinto anno del pontificato di Benedetto XVI al quale il Festival è dedicato, un Papa che per salvare l’autentica musica di Chiesa ha detto e scritto cose memorabili e anche coraggiose, controcorrente. Musica sacra e basiliche papali. A questo binomio corrisponde il doppio proposito della nostra Fondazione: quello di ospitare nelle basiliche un programma musicale di elevata qualità, ad esse appropriato, e quello di abbellire queste stesse basiliche con opportune opere di restauro. Musica, architettura e liturgia fanno tutt’uno, infatti, nel rendere gloria a Dio, e la loro magnificenza deve essere il riflesso di quella eterna liturgia che si celebra in cielo”.
“Il Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra – come si legge in una nota inviata dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno - è un appuntamento importantissimo della Capitale che consente ad un pubblico internazionale di partecipare ai concerti di Musica Sacra nelle Basiliche Papali Romane. Per il livello internazionale dei suoi protagonisti, per la grande suggestione dei luoghi, il Festival ogni anno esalta il grande patrimonio della tradizione musicale religiosa. La presenza annuale dei Wiener Philharmoniker al Festival, dal 2002 ad oggi, onora la Capitale così come la onora la presenza di tanti altri artisti, che hanno avuto l’opportunità di eseguire brani di musica sacra, tra i più eccelsi, nelle meravigliose Basiliche Papali”.
L’esordio del programma è proprio all’insegna di questo felice connubio tra liturgia e musica. Sabato 23 ottobre alle 17 nella Basilica di San Pietro il cardinale arciprete Angelo Comastri presiede una solenne messa in canto accompagnata da un ensemble strumentale e da un coro che saranno i protagonisti anche di due concerti il giorno successivo. Si tratta del Coro della cattedrale di Saint Patrick di New York che canterà l’ordinario della messa in gregoriano. Mentre l’Ensemble dei Fiati del Duomo di Magonza, che all’introito, all’offertorio e alla comunione sarà affiancato dal Coro da camera “Belcanto”, eseguirà brani del repertorio sacro russo rielaborati da Čajkovskij, Rachmaninov e altri autori.
Domenica 24 ottobre alle 17 nella Basilica di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, è ancora il Coro della Cattedrale di Saint Patrick di New York, diretto da Jennifer Pascual, a eseguire un’antologia di brani che spaziano da Palestrina a Mozart, da Dvořák a Bruckner, da Beethoven a Frank e autori contemporanei. Elemento significativo di questo coro newyorkese è il fatto di essere un coro regolarmente attivo in una chiesa cattedrale, al servizio della liturgia: il Coro di Saint Patrick accompagna, infatti, ogni domenica la messa solenne nella celebre chiesa sulla Quinta Strada. Nel 2008, durante la visita di Benedetto XVI negli Stati Uniti, cantò durante le celebrazioni liturgiche dal Papa nella cattedrale di New York, nello Yankee Stadium e nella St. Joseph’s Church.
Anche il grande organico dei Fiati del Duomo di Magonza “Mainzer Dombläser” accompagna le messe solenni nella cattedrale della celebre città tedesca. È composto da trombe, corno, tromboni, tuba, timpani e percussioni. All’organo suona Albert Schönberger, che è stato per decenni organista del Duomo di Magonza. Nella Basilica di San Giovanni in Laterano, domenica 24 ottobre alle ore 21, diretti da Mathias Breitschaft, l’ensemble eseguirà brani di grande suggestione di G. Gabrieli, Froberger, Richter, Wagner, R. Strauss, Schönberger e Hazell.
Per il terzo giorno di Festival, lunedì 25 ottobre alle ore 21 nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, l’appuntamento è con i celeberrimi e sempre molto attesi Wiener Philharmoniker, l’orchestra di fama mondiale che ha preso parte a tutte le edizioni del Festival. Quest’anno i Wiener saranno diretti da Andris Nelsons, trentenne artista lettone, al suo debutto romano, considerato uno dei più promettenti giovani direttori del nostro tempo, attualmente Music Director della City of Birmingham Symphony Orchestra, che in questo mese debutta nelle due più prestigiose sale da concerto del panorama musicale internazionale: il 14 alla Filarmonica di Berlino e il 24 al Musikverein di Vienna. Per il programma di San Paolo fuori le mura i Wiener interpretano quest’anno due celebri sinfonie di Haydn e Mozart, rispettivamente la Sinfonia n. 103 in mi bemolle maggiore “col rullo di timpani” e la Sinfonia in si bemolle maggiore K. 319, autori entrambi amatissimi – ed eseguiti spesso al pianoforte – da Benedetto XVI. Completa il programma il Preludio Atto I dal Parsifal di Wagner.
Il concerto dell’ultima giornata del Festival, in programma martedì 26 ottobre alle ore 21, ha come teatro la Basilica di Santa Maria Maggiore – con la sua perfetta acustica – e come protagonisti l’Orchestra Regionale del NordReno-Westfalia diretta da Simon Gaudenz e il Bach-Chor di Siegen. Questo coro, che del sommo musicista da cui prende il nome esegue le Cantate non solo in concerto, ma anche nel corso delle celebrazioni liturgiche per le quali furono scritte, interpreterà, insieme alle voci soliste di Regina Klepper (soprano), Michael Suttner (tenore) e Michael Dries (basso), la splendida Messe solennelle de Sainte Cécile di Charles Gounod, dedicata alla Patrona della musica, partitura dal fascino melodico e dal fasto sonoro tipici di un grande protagonista del teatro musicale francese romantico. L’imponente lavoro fu eseguito per la prima volta nella chiesa parigina di Saint-Eustache il 29 novembre del 1855. È un’opera grandiosa, compresa fra romantici afflati d’ispirazione visionaria e la concessione a un gusto più profanamente sinfonico-teatrale. Pagina classica, ma non austera, dallo stile puro e ispirato, la Messe solennelle affida ai cantanti solisti un ruolo di assoluto rilievo. Di particolare spessore orchestrale, invece, è l’Offertorio, un breve Adagio che Gounod ha titolato significativamente Invocazione per sola orchestra, brano affascinante caratterizzato da una melodia dolce e vibrante. La Messa di Gounod è introdotta dall’esecuzione dell’Ouverture dell’Oratorio Paulus di Mendelssohn e seguita dalla Prima Sinfonia di Brahms.
A completare il programma delle iniziative del Festival, lunedì 25 ottobre presso la Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra conferisce il suo Premio a quattro eminenti personalità che si sono distinte nell’esecuzione, conservazione e promozione della musica sacra. Si tratta di Mons. Georg Ratzinger, Protonotario Apostolico, Maestro di Cappella emerito; Mons. Domenico Bartolucci, Direttore Perpetuo Emerito della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”; Clemens Hellsberg, Presidente dei Wiener Philharmoniker, in rappresentanza dei Wiener Philharmoniker, per il pluriennale sostegno al Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra e Hans Urrigshardt, Mecenate tedesco, per il continuo sostegno generosamente dato alle finalità istituzionali della Fondazione.
Il giorno successivo alla chiusura del Festival, mercoledì 27 ottobre, la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra assisterà all’udienza generale di Benedetto XVI, dove avrà modo di salutare e ringraziare il Santo Padre.
Info: L’ingresso ai concerti è libero e gratuito, fino al raggiungimento della massima capienza posti. Saranno riservati alcuni settori per i sostenitori e gli ospiti della Fondazione. Per informazioni su come diventare sostenitore, partecipare alle attività istituzionali della Fondazione e avere così assicurato il posto riservato a tutti i concerti del Festival, chiamare il numero 06-6869187 oppure visitare i siti www.festivalmusicaeartesacra.net;
www.fondazionepromusicaeartesacra.net ;
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