A Miami, negli anni Ottanta, tutto è lecito. Nel quartiere latino di Little Havana, ogni giorno arrivano nuovi immigrati cubani in cerca di libertad, o solo di danaro e della vita raccontata dagli esuli.
Con un’unica regola: sopravvivere.
Miami è il paradiso. O almeno lo sembra: è un posto dove splende sempre il sole, e nella Calle Ocho — l’Ottava Strada, che taglia il quartiere latino da est a ovest-le notti hanno il profumo del mare e i pomeriggi quello delle tortillas lasciate a raffreddare sui davanzali delle finestre. Ma negli anni Ottanta il paradiso tropicale più glamour d’America rappresenta il principale crocevia dei narcotrafficanti e nel quartiere di Little Havana, ai margini dei grattacieli luccicanti, delle spiagge popolate di turisti e dei locali notturni di Ocean Drive affacciati sull’oceano, vivono bande di chicos, randagi come cani, in cerca di denaro facile e di emozioni. Ragazzi già vecchi a vent’anni, cresciuti in strada tra clandestini e malviventi, sono pronti a guadagnarsi un posto di rispetto con ogni mezzo, consumando loschi traffici, amori, vendette, ricatti e cruenti regolamenti di conti, che finiscono in mare a bordo di potenti motoscafi spinti a tutta velocità. Sentimentali capibranco, piloti spericolati e seducenti prostitute, animano una storia crudele e appassionata, intessuta di crimine e sentimento, cupidigia e generosità, in cui persino le barche diventano personaggi, hanno anima e vita proprie, e soffrono assieme ai protagonisti in una sfida impari contro un destino già scritto sul luminoso mare del Caribe.
L'AUTORE::
Paolo Di Muro, giovane e brillante ingegnere, appassionato di barche e letteratura, progetta cabinati e sistemi di propulsione per un’importante azienda tedesca. Dopo il successo di Noi la Nautica, dedicato a leggendari nomi della motonautica internazionale, ecco il primo romanzo, in cui le barche dividono la scena alla pari con personaggi di un’emozionante, malinconica e crudele avventura.
IL BRANO:
«Noi vogliamo correre» disse il Gordo per tutti.
Il Jefe lo guardò «Correre veloce?».
«Più veloce di ogni altro» rispose il ragazzo. Stava dritto, col petto gonfio e un accenno di sorriso in faccia, perché sapeva quel che diceva.
Il Jefe rimase in silenzio per un istante. Poi, d’improvviso, scoppiò a ridere, con quel modo arrogante che aveva di ridere degli altri.
«No me toca nada di quel che volete fare voi» rispose.
Il Gordo deglutì, ma non disse una parola.
«Tornatevene alle sottane delle vostre mamasitas» li sbeffeggiò il Jefe «e lasciate queste cose agli uomini».
Nessuno della banda ebbe il coraggio di replicare.
Il Jefe saltò sulla barca, facendola sbandare col suo enorme peso di uomo ricco e, con un cenno del capo, ordinò al marinaio di mettere in moto. La questione era chiusa.
La poppa ribollì, la barca scartò di lato con un battere d’elica e si allontanò dalla banchina, lasciandosi una scia bianca alle spalle e un odore forte di benzina mal bruciata.
«Voy a matarlo» sentenziò il Gordo, scrollando la testa.
A quel tempo il Gordo aveva superato i vent’anni d’un soffio. Per via dell’età e del corpo massiccio, alto più di ogni altro a Little Havana e largo più di ogni uomo che gli abitanti della Calle Ocho avessero mai visto, il Gordo non aveva faticato a ritrovarsi intorno la sua piccola banda, senza quasi neppure cercarla: gente magra come cani da caccia e con mani svelte come il vento che in certi giorni di agosto attraversa i Caraibi e risale rapido la curva del mondo fino alle coste della Florida, facendosi uragani.
Anche la fantasia della gente della Calle Ocho non aveva tardato a trovargli quel nome, El Gordo, il grasso, tanto calzante che aveva finito per cucirglisi addosso come una seconda pelle e più nessuno, da quelle parti, avrebbe immaginato di poterlo chiamare altrimenti. Forse neppure sua madre, se mai avesse saputo chi fosse. C’era da pensare, piuttosto, che il Gordo non avesse mai portato altro nome da quando si era affacciato alla vita, cubano fino al midollo, ma con l’America tutt’intorno, nel buio di un vicolo polveroso di Little Havana.
Quanto al resto, il Gordo aveva mani grandi, il collo massiccio e una testa che, pur essendo proporzionata, ugualmente si sarebbe detta fuori misura, per via di quei capelli piallati sul cranio, tanto corti da far pensare che fosse uscito proprio allora di prigione.
Cani in Paradiso
Paolo A. Di Muro
Effemme Edizioni
pp. 224
€ 17,50
Confindustria Nautica, riunita nell’Assemblea annuale dei Soci, ha presentato l’analisi previsionale sull’andamento del settore, realizzata dall’Ufficio Studi dell’Associazione
Un mare affollato quello di ieri al largo di San Foca, grazie ad una bella giornata di sole e di vento ‘giusto’, anche per la flotta di ‘Più Vela Per Tutti’, che ha disputato la sua quarta regata del campionato invernale
Spirit of Nerina (ORC A-B), Sease (ORC C) e Ariarace (Rating FIV). Sono questi gli equipaggi che festeggiano al termine della prima manche del 50° Campionato Invernale del Tigullio
Dal 12 al 20 dicembre 2025 la Marina de Vilamoura, in Portogallo, è teatro dei Youth Sailing World Championships 2025, l’evento iridato giovanile che mette a confronto i migliori talenti velici under 19 di tutto il mondo
L’equipaggio di Orofino vince il Trofeo Gaetano Martinelli (ORC), quello di Neri e Cassese il Trofeo Oreste Albanesi (Sport Boat), mentre il team di Fotticchia conquista il Trofeo Paola Martinelli (Gran Crociera)
L'equipaggio capitanato da Alexia Barrier e Dee Caffari dopo un rallentamento per un guasto meccanico viaggia spedito verso il Capo di Buona Speranza
Grande successo per il Trofeo Fondazione Telethon, la regata destinata a raccogliere fondi a favore della ricerca sulle malattie genetiche rare
Sodebo Ultim 3, il maxi-trimarano francese guidato da Thomas Coville, è salpato il 15 dicembre 2025 per un nuovo tentativo di record sul Trofeo Jules Verne, il giro del mondo senza scalo né assistenza
Sua Maestà la Regina Suthida di Thailandia scenderà in acqua insieme al Team Thailandia per le regate della Star Sailors League
Più di 100 imbarcazioni provenienti da 16 Paesi hanno confermato la propria partecipazione, a testimonianza di quanto questo appuntamento sia ormai tra i più prestigiosi e attesi del calendario velico internazionale