Vela, New York/Barcellona - In una New York diventata (a sua insaputa) capitale mondiale della vela, ci sarà anche questa sera (le 15 locali) il prologo della New York-Barcellona, nuova regata della Classe Imoca 60, che ci sta veramente mettendo tutto l’impegno possibile per imporsi nel mondo.
La nuova linfa che sta rivitalizzando la classe che si è imposta nuove regole e nuovi programmi, vorrebbe trasformarla da classe “bretone” a classe mondiale. Le potenzialità ci sono tutte. Se gli sponsor latitano in Europa per la crisi economica, è bene farsi conoscere laddove il mercato tira e i soldi ci sono. Un discorso da “Volvo” e da “Maserati”, che vanno là dove li spinge il business più che il vento. E con questa spettacolare classe con tanti campioni l’impresa può riuscire.
Sul prologo poco da dire: 155 miglia da Newport a New York con il vento che non solo sarà pochissimo, ma dovrebbe addirittura salutare i concorrenti dopo una decina di ore.
Ma qui a New York devono arrivare per forza, quindi tanto vale mettersi l’animo in pace. Sarà lunga per raggiungere il ponte di Brooklyn.
Gli IMOCA 60 faranno una grande parata a New York, che forse sarà distratta come sempre, ma per chi è a bordo ne varrà la pena. “
Guillermo Altadill, co-skipper di Neutrogena con il cileno Jose Munoz ne è entusiata:”Entrare in barca a New York è sempre una grande emozione. Sono venuto qui a bordo di tutti i tipi di barche da regata . E' una città con una lunga storia marittima, una storia forte che va dai primi grandi esploratori a vela del passato agli attuali tentativi di record. E questa statua della Libertà che ti accoglie è proprio un gran bel simbolo”.
Le barche, però, sono solo 5 e Hugo Boss aspetta un pezzo da Dubai. Ma i primi passi sono sempre difficoltosi.
I partecipanti:
Gaes - Anna Corbella e Marin Gerard
Safran – Marc Guillemot e Morgan Lagraviere
Hugo Boss – Alex Thomson e Pepe Ribes
Neutrogena – Guillermo Altadill e José Munoz
Spirit of Hungary Nandor Fa e Marcell Goszleth
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