Un grande Diego Romero, 3° nella Medal Race disputata con vento leggero sui 5-6 nodi, ha conquistato la medaglia di bronzo nella classe Laser. Romero è partito nella finale con il 5° posto in classifica, ed è riuscito nell’impresa storica concludendo al 3° posto la Medal Race dietro al neozelandese Murdoch e allo sloveno Zbogar (argento anche ad Atene 2004), mentre il rivale diretto, il portoghese Gustavo Lima, era solo 5° superato dall’argentino Julio Alsogaray. Decisivo il crollo dello svedese Rasmus Myrgren, secondo prima della finale e giunto ultimo perché marcato strettamente dall’inglese Paul Goodison per l’oro.
E’ stata una Medal Race difficile perché il vento si è mantenuto leggero sotto ai 6 nodi e nella prima bolina ha creato ampi buchi sul campo di regata che hanno richiesto molta attenzione nella scelta del bordeggio. Romero è partito al centro della linea controllando da sottovento lo sloveno Zbogar e da sopra il portoghese Lima, i due avversari diretti. Alle spalle della flotta è apparso subito il motivo tecnico decisivo, il match race di Goodison su Myrgren: inglese e svedese hanno tagliato la linea ultimi. Per Romero questo è stato il segnale: a quel punto per la medaglia era necessario mettere una barca tra se e uno tra il portoghese Lima e lo sloveno Zbogar. Quest’ultimo è stato più bravo e si è avvantaggiato nella prima bolina, mentre Diego ha controllato le mosse di Lima, che a sua volta è stato superato prima dal francese Bernaz e poi dall’argentino Alsogaray. Controllo tranquillo nella prima poppa. Poi nella seconda e ultima bolina non succede più nulla, le posizioni sono definite e il controllo di Diego è facile. In più Lima deve girare due volte la boa di bolina per un errore nell’approccio e questo lo allontana ancora di più da Romero e da Alsogaray. All’arrivo barche sgranate con Murdoch (NZL), Zbogar che conferma così l’argento di Atene, terzo uno splendido Diego Romero, quarto Alsogaray e quinto Lima. Per la vela azzurra è la prima medaglia di queste Olimpiadi, particolarmente attesa dopo la beffa del 4° posto dei fratelli Pietro e Gianfranco Sibello.
Le prime dichiarazioni a terra di Diego Romero: “Ho dimostrato che a volte anche le cose impossibili succedono! Sono contentissimo e sereno, lo volevo, me l’aspettavo, sono stato bene tutta la settimana e sentivo di potercela fare. Adesso voglio l’oro nel 2012! Voglio dire grazie a chi in Italia mi ha dato fiducia e sono felice di averla ripagata. Sono contento anche per la squadra italiana, che meritava di salire sul podio”.
Soddisfazione anche del presidente federale Sergio Gaibisso: “Così è la vita, così vanno le Olimpiadi: ci voleva questa medaglia dopo quello che è successo nei 49er ai Sibello e dopo che altre classi hanno chiuso un po’ sotto alle aspettative. Romero è stato bravissimo tutta la settimana e straordinario nella Medal Race. Una medaglia che vale in una classe difficile. E’ stato anche premiato il suo lavoro, il suo impegno nella preparazione”.
Il team leader della squadra italiana Gianfranco Busatti vicepresidente FIV: “C’è una giustizia! Siamo stati ricompensati per la vicenda dei Sibello. Una medaglia che vale doppio, anche perché diciamo la verità, non ce l’aspettavamo, non era prevista. Ma Diego Romero l’ha strameritata con una Olimpiade quasi perfetta”.
La squadra italiana chiude la rassegna iridata con tre medaglie e conquista per il terzo anno consecutivo il Nations Trophy, confermandosi ai vertici della vela giovanile internazionale
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