Diario di bordo di Marco Nannini -
Abbiamo lottato per un'eternita' per raggiungere gli alisei, il progresso della flotta e' stato molto piu' lento di quanto anticipato alla partenza da Punta del Este e solo Cessna fin'ora aveva agganciato venti stabili e prodotto medie sostenute in direzione nord-nord-est, verso l'estremita' nord-est del brasile e verso l'equatore.
Fin'ora e per svariati giorni trovavamo venti stabili solo la notte per poi piantarci in bonaccette e groppi di pioggia durante il giorno con venti leggeri e variabili, aspettando il passaggio di nuvoloni che ogni tanto portavano vento ogni tanto lo eliminavano. Questa mattina per la prima volta il vento ha tenuto anche dopo l'alba e graziose nuvolette bianche sparse su tutto l'orizzonte sono chiaro segno che finalmente siamo entrati negli alisei.
Siamo emersi dunque da questa prima sezione della regata in seconda posizione con circa 60 miglia di vantaggio sul team dei sudafricani in terza e circa 100 sugli olandesi in quarta. La scelta di andare al largo a Cabo Frio ha pertanto pagato e ora terremo gli occhi ben aperti e
cercheremo di continuare a coprire i nostri inseguitori.
Alcuni problemi oggi purtroppo con l'elettronicca NKE, prima abbiamo perso l'informazione sulla velocita' della barca, poi il dato sulla prua bussola, riavviando il sistema tutto torna normale e sono ben contento che i problemi siano capitati in venti leggeri e non sotto spi in vento sostenuto come alla scorsa tappa quando un problema simile mi era costato la rottura dello spi grande in una brutta strambata involontaria causata dal pilota.
Altro misteriosa fonte di preoccupazioni e' stato l'alternatore principale con cui carichiamo le batterie, per due giorni non ha dato segni di vita costringendoci ad usare l'alternatore secondario, per poi risvegliarsi e funzionare perfettamente senza che siamo arrivati ad una spiegazione logica del problema...
Fin'ora tutto sommato pochi problemi e nessun danno, unica perdita quella di una scotta spi che mi e' stupidamente sfuggita di mano durante una manovra e che come ha toccato l'acqua e' filata via prima che potessimo salvarla... Sono ovviamente alla frutta in quanto a fondi ma conto sul fatto che manca solo uno stopover prima di rientrare a casa. A Punta del Este eravamo ospiti dello Yacht Club Punta del Este e speriamo di trovare una famiglia che ci ospiti a Charleston per ridurre i costi. Durante lo scorso stopover ho potuto coprire i costi delle riparazioni grazie alle donazioni ricevute tramite www.marconannini.com/it/aiutaci e ringrazio
dunque tutti coloro che hanno contributo tramite questa pagina, lanciata a inizio regata piu' per scherzo che pensando potesse davvero funzionare e che invece ha trasformato il pubblico nel mio sponsor numero uno. Grazie!
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