E’ deceduta oggi, ad 87 anni, una grande personalità dello yachting mondiale, Bob Oatley proprietario di Wild Oats XI, la barca vincitrice per ben otto volte della Sydney Hobart.
Nel corso della sua lunga vita il multimiliardario australiano ha mietuto successi in molti campi: nel vino, nel turismo, nello yachting. La sua carriera è iniziata negli anni ’50, quando si mise ad esportare caffè e cocco dalla Papuasia, ma la sua idea vincente su quella di impiantare nel 1969 i primi vigneti in Australia, nella "Hunter Valley", sito che diventerà poi il famoso Rosemount Estate. Il suo vino, ha metà degli anni ’80, aveva conquistato una notevole fama ed era già servito sulle tavole di tutto il mondo.
30 anni dopo, Bob Oatley aveva venduto le sue vigne per 1,4 miliardi di dollari, abbastanza per vivere senza limiti la sua passione per la vela. Un anno più tardi, lanciava il marchio Robert Oatley negli Stati Uniti e nel 2003, comprava Hamilton Island per 200 milioni di dollari, investendone oltre 300 per fare uno dei più lussuosi resort del mondo.
Con 910 milioni di patrimonio, Bob Oatley era al 34° posto tra i più ricchi personaggi australiani. Ma se Bob Oatley ha avuto successo nel mondo degli affari, quello che gli piaceva di più era la vela. Con il suo Maxi Wild Oats, si è veramente divertito e ha battuto tutti i record vincendo per 8 volte la Sydney Hobart. Bob Oatley è morto pochi giorni dopo l'edizione numero 71 della leggendaria gara australiana, dove purtroppo non ha potuto godere per un’ultima vittoria, sfuggitagli dopo aver trasformato radicalmente per l’ennesima volta il suo Wild Oats.
Alla Sydney-Hobart teneva moltissimo. "Questa è la cosa più grande che mi sia capitata nella vita", aveva detto esultando dopo il suo record nel 2012.
Per lui niente America’s Cup, però. I costi e la “compagnia” non lo avevano convinto e, dopo aver presentato la propria sfida con Team Australia per la 35ma edizione della Coppa ed essere divenuto Challenger of Record, Bob Oatley aveva ritirato la sua squadra. Oatley è stato un personaggio unico, un mecenate che ha anche contribuito molto allo sviluppo della vela australiana, soprattutto quella olimpica, che finanziava generosamente. E tra le tante etichette della sua cantina c’è anche una “Wild Oats”: Savignon, Pinot, Chardonnay, Pinot Nero, Shiraz, Merlot e addirittura un Sangiovese Rosé. Sceglietene una per salutarlo con un brindisi alla sua grande vita.
Con un margine di quasi 200 miglia e 450 miglia ancora da percorrere, solo la sfortuna potrebbe negare a SVR Lazartigue (nella foto) la vittoria che insegue da tempo in questa regata. Arrivo previsto per stasera o domani mattina
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Lo svizzero, figlio d'arte, è secondo con una barca senza foil e senza l'indispensabile spi medio, scoppiato durante la prima tappa. Gli italiani al 12° (Gamenara) e 17° (Zorzi) posto. Entrare nella top ten non è una missione impossibile
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Un successo tanto spettacolare quanto simbolico: esattamente trent’anni dopo la vittoria del padre Yvan Bourgnon nella stessa regata, il figlio scrive una nuova pagina della storia familiare e della vela oceanica
La stagione sportiva proposta dal Circolo Velico Riminese si chiude con il Campionato Autunnale 2025 svoltosi sabato 8 e domenica 9 novembre
I momenti più belli: "La luna. Di notte era come se fosse giorno, fantastico. Le mie frontali sono tutte cariche, ne ho usata solo una. È stato bellissimo, il sorgere del sole e i tramonti della luna"