Trasferta positiva per i colori del Circolo Vela Gargnano alla 40° Barcolana, il giro del golfo triestino di circa 15 miglia che vede al via il più alto numero di imbarcazioni per una sfida velica. Quest’anno sono state 1912 le barche ufficialmente iscritte. La vittoria assoluta è andata ad “Alfa Romeo 2”, un super maxi della lunghezza di oltre 30 metri, al suo quinto successo. Nel Gruppo 1 il primo posto è andato al glorioso “Grifo-Aria”, carena ancora in legno lamellare del 1981, firmata dal leggendario Bruce Farr, quest’anno affidata dal Circolo Vela Gargnano all’equipaggio del maxilibera “Clandesteam”. Al timone c’era Daniele Larcher, vincitore dell’ultima Centomiglia del Garda, e un team tutto di velisti di Gargnano; tra loro Lorenzo Magrograssi che 40 anni fa, proprio a Trieste, si laureava Campione Italiano della classe olimpica “Fd”.
“Grifo” che ha gareggiato grazie ai partners di “Aria” (www-in-aria.it) e del consorzio di “Green Comm Challenge” (il nuovo sfidate di Coppa America del Garda) è giunto buon 16° assoluto preceduto da barche ben più grandi come “Alfa Romeo 2” che è lunga più del doppio dei soli 13 metri dello scafo gardesano.
Nel gruppo 4 è arrivato il significativo 2’ posto di “Bravissima-Vibatex” dell’armatore Sandro Vinci, già primo, nella sua classe, alla prova generale del “Trofeo Bernetti” della scorsa settimana.
La trasferta triestina di Gargnano è arricchita dal primo posto del giovane skipper Carlo de Paoli Ambrosi nella classe olimpica del Laser alla“Barcolina”, gara riservata alle speranze della vela italiana. Molto contento dei risultati il presiedente Lorenzo Rizzardi, anche lui a bordo di “Grifo-Aria”, che ha commentato così la partecipazione del suo Club: “La Barcolana dei nostri soci è stata entusiasmante e piazzamenti significavtivi sono arrivati non solo da Grifo ma anche da Bravissima. Il prossimo anno se ci sarà il tempo studieremo la possibilità di portare qui una delle barche di Coppa America, così come hanno fatto questa volta i nostri amici-rivali di Shosholoza”.
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
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