Sembrava un'altra giornata di inutile attesa e le condizioni meteo, al di là delle gradevoli temperature primaverili, non lasciavano presagire nulla di buono. Intelligenza a terra e banchine affollate di equipaggi stesi al sole. Il Comitato esce, ci crede. Sopra Capo Mele è significativa la presenza di piccoli cumuli nuvolosi (i cosiddetti "ballonetti") che i marinai del posto riconoscono come presagio di venti benefici.
I locali lo spiegano ai concorrenti e la flotta lascia gli ormeggi ancor prima dell'ammaino dell'Intelligenza. Raggiunge il Comitato e, nell'attesa, riceve la visita di un branco di delfini, piacevole intermezzo di un pomeriggio fino ad allora sufficientemente monotono.
Qualcosa cambia verso le 14. I "ballonetti" scompaiono e dal largo entra una termica che rinforza con il passare dei minuti. Dopo circa mezz'ora si registrano 6 nodi, minimo "sindacale" per una regata valida ai fini delle selezioni per i Campionati Italiani.
Il posaboe si allontana per posizionare la boa al vento; il contro starter si allinea e le procedure hanno inizio.
Alle 14,45 circa la partenza del primo gruppo. Fedele a un copione fortunato, Beppe Zaoli brucia qualche metro di troppo e finisce OCS. Si depenalizza e muove alla rincorsa dei soliti noti: QQ7, AirIs, l'MC46 Sea Wonder e l'outsider Jeronimo di Roberto Quattro.
Lo scafo di Vittorio Urbinati guadagna terreno e superato AirIs, sul quale la tattica è affidata a Diego Negri, punta al successo in tempo reale. Alla fine sarà QQ7 a spuntarla, almeno sulla linea di arrivo, perché in tempo compensato la classifica parla chiaro: davanti a tutti c'è il J-133 Jeronimo seguito dal Farr 53 QQ7 di Roberto Maffini. Sea Wonder di Vittorio Urbinati scivola al quarto posto dietro al Canard 41 Aurora di Paolo e Bruno Bonomo.
Lanciato il primo gruppo, il Comitato di Regata torna subito al lavoro dando il via al raggruppamento ORC3 per il quale lo svolgimento della terza prova significa rendere valida la serie ai fini delle selezioni per gli Assoluti di Gaeta.
Coconut, l'M37 di Francesco Sodini, prende subito il comando dei giochi nel match race contro Low Noise. Le due barche sono a pari punti e tutto si decide nell'ultima prova.
E' questione di secondi. Sulla linea di arrivo Coconut è avanti di un niente, un niente che però basta per dare la vittoria all'equipaggio di Attilio Cozzani. Secondo Low Noise e terzo Midva di Davide Besana con Mauro Pelaschier alla tattica.
Tra gli IRC1-2 conquista il gradino più alto del podio lo stesso Jeronimo, mentre tra gli IRC 3 la spunta l'Archaunbault Just a Joke di Marcello Maresca
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