VELA - Giorno 6. Gare 11 e 12. Un finale appassionante nell’ultima e decisiva giornata dello UON SB20 World Championship di Hamilton Island, con l’inglese Geoff Carveth che vincendo per la terza volta un titolo mondiale della classe SB20 ha scritto la storia. E’ stato il finale più ravvicinato di ogni Mondiale SB20, con Carveth, Glenn Bourke (Australiano) e Luka Rodion (Russo) che si ritrovano dopo 12 prove tutti a 41 punti.
“Oggi abbiamo giocato il tutto per tutto – racconta Carveth – abbiamo preso il rischio di andare a destra quando tutti andavano a sinistra. Ed è stata l’unica volta in tutta la serie in cui quello è stato il lato favorito, alla fine delle regata non potevamo credere di aver messo tra noi e i nostri diretti avversari tutte quelle barche, ce l’avevamo fatta!!”
Giornata di soddisfazioni anche per un equipaggio italiano, Altea di Enzo Bonini con Andrea Racchelli al timone e Alberto Verna a prua, che chiude la serie con una vittoria: “Almeno abbiamo chiuso in bellezza un campionato fatto di alti e bassi – ci racconta Andrea Racchelli – non eravamo proprio in forma, ma l’ultima regata siamo partiti bene e abbiamo azzeccato i salti di vento, eravamo già primi alla prima bolina e poi più o meno siamo rimasti in testa fino alla fine. Dall’Australia ci saremmo aspettati più vento, come abbiamo trovato nei giorni di allenamento prima delle regate ufficiali, invece ariette e molta corrente, il campo di regata non era sempre messo benissimo, ma la classe SB20 ci piace molto, il livello è alto, le regate sono molto combattute, noi dobbiamo ancora prenderci la mano, arriviamo dal Melges24, le due barche sono piuttosto diverse.”
Grazie a questo primo posto Altea chiude nono in generale, subito dietro, a causa di un guasto ieri al timone, Stenghele di Pietro Negri con Carlo Fracassoli al timone e Chicco Fonda alla tattica: “Non siamo contenti del risultato finale, avremmo voluto stare più vicini al podio, come eravamo nei primi giorni, prima della rottura di ieri. Oggi la nostra riparazione al timone ha tenuto, ma ormai i risultati erano compromessi e inoltre il timone non era proprio perfetto, Carlo (il timoniere) ha faticato parecchio. Siamo comunque felici che ci siano due italiani tra i primi dieci, è sintomo che la Classe Italiana sta crescendo, anche se noi preferiamo arie più sostenute, nelle condizioni che abbiamo trovato di poca aria, onda e corrente, gli inglesi sono ancora un passo avanti a livello di regolazione e setting delle barche. Dobbiamo migliorare in queste condizioni.”
In effetti le condizioni anche oggi non erano perfette, il vento da est era molto rafficato e instabile, tra i 7-9 nodi della prima prova per poi finire sui 14.
L’appuntamento per il prossimo mondiale di Classe SB20 è per settembre 2013 a Hyeres nel sud della Francia.
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