domenica, 18 maggio 2025


ARGOMENTI
IN EVIDENZA

regate    tre golfi    rc44    yccs    yacht club sanremo    vela paralimpica    america's cup    vela    the ocean race europe    confindustria nautica    ambiente    vele d'epoca    rs21    platu25   

TURISMO

TURISMO - India, la città abbandonata di Fatehpur Sikri monumento dell’Umanità

Il Taj Mahal è il più famoso, ma non è l’unico simbolo dell’impero Moghul, la grande dinastia che, dall’inizio del XVI secolo, per tre secoli regnò sull’India del nord e oltre.
Provenienti dall’Asia Centrale – da ricordare che il primo imperatore, Babur, era un discendente di Tamerlano - i Moghul furono grandi mecenati di tutte le arti compreso l’artigianato ed ebbero anche una visione lungimirante della cultura che, sotto di loro, univa le migliori eredità delle tradizioni islamiche e induiste.
A circa 38 chilometri da Agra, nello stato federato dell’ Uttar Pradesh, si trova, oggi disabitata ma ancora piena di mistero e splendida nella sua arenaria rossa, la città di Fatehpur Sikri, la Città della Vittoria. Fatehpur Sikri, oggi Patrimonio dell’Umanità sotto tutela Unesco, fu voluta da Akbar, il più grande e illuminato imperatore Moghul e la città è un inno in pietra alla sua grandezza.
Fu costruita tra il 1571 e il 1585 in onore di Salim Chishti, il celebre santo Sufi e divenne la capitale Moghul per 14 anni, durante il regno dello stesso Akbar.
La città mescola sapientemente gli stili islamico, hindu, cristiano e giainista, a dimostrazione della visione del mondo e del governo di Akbar.
Nove le entrate che portano al palazzo reale: se si entra dall’Agra Gate, ci si trova di fronte al grande cortile in muratura che era il palazzo delle udienze, dove il re riceveva sia i dignitari che il popolo e gli ambasciatori, Diwan-i-am.
Le guide fanno notare un gancio in pietra nel pavimento: si racconta che Akbar facesse legare qui il suo elefante, Hiran, per fargli schiacciare con le zampe la testa dei colpevoli di vari crimini condannati a morte: se l’elefante, per tre volte di seguito, non obbediva, al condannato veniva risparmiata la vita e liberato.
La Buland Darwaza è il monumento più famoso di Fatehpur Sikri e considerata molto sacra dai musulmani.
È un luogo molto famoso ed è la porta più grande di tutta l'India, oltre che una delle più imponenti di tutto il mondo.
Il centro della spiritualità di Fatehpur Sikri è la moschea di Jami Masjid, che servì da modello per altre moschee dell’epoca Moghul e l’interno contiene geometrie, arabeschi e motivi floreali.
Qui il Sancta Sanctorum è la tomba- mausoleo del mistico sufi Salim Chishti, ancora oggi veneratissimo.
Dopo che Akbar e Jodhabai, la sua regina Hindu, riuscirono finalmente ad avere figli dopo una profezia dello stesso Chisti, la tomba del santo Sufi è da allora fino ad oggi un continuo luogo di venerazione.
Qui la gente viene a chiedere ogni tipo di grazia, legando un filo di cotone alla grata in marmo della tomba, soprattutto le donne che chiedono un figlio.
E non si può parlare di un imperatore senza citare l’harem che, a Fatehpur Sikri era ed è un altro monumento bellissimo, a 5 piani, il Panch Mahal.
Le fonti storiche del periodo di Akbar parlano di oltre 5mila donne e pare che solo quelle adibite al servizio della prima regina fossero centinaia.
La donna più importante dell’harem era la madre di Akbar, Hamida Banu Begun, vedova dell’imperatore Humayun e il cui palazzo, dove viveva, era chiamato palazzo d’oro, Sunehra Makan. Il grande Akbar è sepolto ancora oggi nel mausoleo di Sikandra, un villaggio a circa 8 chilometri da Agraed è un altro splendido monumento.
Fatehpur Sikri fu abbandonata circa 15 anni dopo la sua costruzione, a causa della mancanza di acqua. Ma, ancora oggi, rimane la meraviglia di fronte a un capolavoro dell’umanità e alla genialità e grandezza di un re.


03/10/2011 09:54:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

Robin Lee Graham: un giro del mondo senza "tacer dei gatti"

Dalla pagina Facebook di “The Gold Old Days” che ci regala splendide finestre sul nostro passato arriva questa vecchia storia di vela, di giovani e di…gatti che vale la pena di conoscere, magari approfondendola attraverso il libro e il film

Napul'è: sole, pizza e America's Cup!!!

Un lavoro veramente eccezionale e fatto in sordina, sottotraccia o, per meglio dire, sott'acqua. È stato come un fuoco d'artificio scoppiato all'improvviso la notizia che Napoli avrebbe ospitato la 38ma America's Cup nel 2027

Swan: concluso Bonifacio il primo evento della Nations League 2025

Dopo quattro giorni di competizione serrata e una settimana vivace sull’acqua e fuori, cala il sipario sullo Swan Bonifacio Challenge, evento inaugurale della Nations League 2025 firmata ClubSwan Racing

Optimist: vento variabile per la 2a giornata di regate a Follonica

La seconda giornata della seconda tappa del Trofeo Optimist Italia Kinder Joy of Moving, organizzata dalla Lega Navale Italiana di Follonica, si è svolta in condizioni complesse e tecnicamente impegnative

The Ocean Race Europe: Team Malizia imbarca Francesca Clapcich

Boris Herrmann: “Francesca non è solo una velista incredibilmente abile, che ha vinto l'ultima The Ocean Race, ma apporta anche grande energia e valori legati alla sostenibilità che si allineano perfettamente con quelli del nostro team

Follonica: conclusa la 2a tappa del Trofeo Optimist

La vittoria nella Divisione A è andata a Giorgio Nibbi del Circolo Nautico Sambenedettese, seguito da Matteo Ravaioli del Circolo Velico Ravennate in seconda posizione e da Lorenzo Di Camillo della Lega Navale Italiana di Mandello del Lario in terza

A Villasimius è tempo di Sardinia Challenge

Il 1° e 2 giugno appuntamento con il Sardinia Challenge WingFoil Trophy Coppa Italia Grand Prix

Sandra, Grazia e Barbara vincono ad Alassio la prima Vela&Motori Cup

Il Premio Eleganza tra le ‘Epoca’ è andato al cutter Greylag (nella foto) del 1932 di Paolo Strescino, un modello Cyclone II del progettista inglese T. Harrison Butler, riconoscibile in mare grazie al suo set di vele color mattone

E’ Jeco a firmare in Overall il XXVIII Trofeo Challenge Ammiraglio Giuseppe Francese

Venti imbarcazioni hanno animato la classica manifestazione con la quale il Club Nautico Versilia ricorda l'uomo che ha dato tanto alla Versilia e alla città di Viareggio

Partita la RC44 Porto Cervo Cup

La stagione di regate internazionali dello Yacht Club Costa Smeralda ha preso l’avvio stamani con la RC44 Porto Cervo Cup, seconda tappa stagionale del circuito internazionale che vede al via ben 11 team a bordo del monotipo RC44

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci