A Roma la situazione attuale alla The Ocean Race può riassumersi in una sola frase, ovvero "quando a tordi, quando a grilli”, che significa che a volte ci sono periodi di abbondanza, a volte periodi meno fortunati, di ristrettezze. Nulla di più attuale in Oceano in questo momento per gli equipaggi impegnati nella lunga cavalcata tra Indiano e Pacifico. Dopo i fuochi di artificio alla partenza, con danni per due imbarcazioni, e la bolina di domenica sera, la flotta di The Ocean Race, che ora è tornata ad essere composta da tutte e cinque le barche, questa mattina ha decisamente rallentato il ritmo.
I cinque equipaggi IMOCA si sono imbattuti in una piccola dorsale di alta pressione e nei venti leggeri ad essa associati. Dovranno superarla per arrivare a sud e alle latitudini più alte dei Quaranta Ruggenti per agganciare il treno dei sistemi di bassa pressione che li porterà intorno all'Antartide e verso Capo Horn in questa tappa, la più lunga della storia della regata.
Ma c'è anche un altro ostacolo. Una corrente molto forte dovuta alla corrente di Agulhas a tratti ha costretto le barche a fare rotta in direzione nord a una velocità fino a quattro nodi. 11th Hour Racing Team e Team Malizia sembrano essere stati particolarmente penalizzati da questa circostanza.
Finalmente, quando i team riusciranno a scendere a sud, dovranno affrontare alcuni dei venti più forti e dei mari più temibili che abbiano mai visto durante la regata.
Per martedì 28 febbraio, a mezzogiorno, è previsto un vento intorno ai 40 nodi, con onde fino a sei metri. Le condizioni saranno molto impegnative.
Entrambi i team, 11th Hour Racing Team e Biotherm, sono rientrati in regata dopo aver effettuato le dovute riparazioni. Lo skipper Charlie Enright ha fatto in modo che il suo 11th Hour Racing Team fosse pronto a partire non appena è terminato il termine obbligatorio di due ore.
Per Paul Meilhat è stato necessario più tempo per procurarsi i materiali e iniziare le riparazioni, ma è riuscito a lasciare Città del Capo poco prima della mezzanotte e a ripartire pochi minuti dopo, alle 22:21 UTC. Le condizioni di vento leggero hanno permesso a Meilhat e al suo team di ridurre il ritardo in modo significativo, confermando la scelta di prendersi una breve pausa per garantire che la barca fosse pronta per le sfide che la attendono. Le riparazioni continuano a bordo.
Kevin Escoffier e Team Holcim PRB si trovano in una posizione ormai familiare in testa alla flotta, ma solo per un soffio, con GUYOT environnement Team Europe di Benjamin Dutreux e Robert Stanjek molto vicino.
"Il vento è stato un po' più leggero del previsto", ha dichiarato Escoffier durante la notte. "Siamo anche nel 'loop di corrente' contraria".
Le prossime 24-36 ore promettono di essere avvincenti.
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