Doppia vittoria per Giovanni Soldini e Maserati Multi 70, che conquistano il Record della Manica con un tempo di 4 ore, 30 minuti e 49 secondi, battendo per poco più di 3 minuti l’avversario PowerPlay (4 ore, 34 minuti e 6 secondi). I due trimarani sono partiti da Cowes (UK) stamattina: Maserati Multi 70 taglia la linea di partenza alle 9:13:40 GMT, pochi minuti dopo il MOD 70 di Peter Cunningham PowerPlay, e arriva al traguardo a Dinard (FR) alle 13:44:29 GMT, percorrendo le 138 miglia di percorso con una velocità media di 30,59 nodi.
Il Team italiano migliora di 18 minuti il tempo stabilito nel 2015 da Lloyd Thornburg e Brian Thompson a bordo di Phaedo3. I tempi di percorrenza sono stati raccolti dai due equipaggi in gara, dovranno essere ratificati dal World Sailing Speed Racing Council.
«La prima ora è stata piuttosto lenta», racconta Soldini, «per uscire dal Solent abbiamo dovuto fare 5 o 6 strambate. Una volta nella Manica fortunatamente siamo decollati e siamo partiti a chiodo! Abbiamo fatto una traversata molto veloce, con medie fino a 35 nodi. Questo però non era abbastanza per battere PowerPlay, che faceva comunque delle velocità eccezionali, ma quello che ha fatto davvero la differenza è stata la rotta: siamo stati super attenti alle traiettorie, in particolare tra le Isole del Canale, e questo ci ha permesso di ottenere questi pochi minuti di vantaggio. Volevo quindi ringraziare il mio super equipaggio, ma anche Peter Cunningham e PowerPlay, che hanno reso la sfida ancora più emozionante!»
A bordo del trimarano per questa sfida con Soldini un equipaggio di 6 velisti: Ambrogio Beccaria, Vittorio Bissaro, Guido Broggi, François Robert, Carlos Hernandez Robayna e Matteo Soldini.
Il Cowes-Dinard rappresenta il secondo dei tre record nel Canale della Manica presenti nel programma sportivo di Maserati Multi 70: il 16 aprile il Team ha conquistato il record Plymouth-La Rochelle (12 ore, 15 minuti e 21 secondi) e, se le condizioni lo permetteranno, nelle prossime settimane tenterà una nuova impresa, il record del Fastnet Original Course (da Cowes a Plymouth, passando per il faro di Fastnet, a sud dell’Irlanda), fissato solo poche settimane fa dal rivale PowerPlay.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese