Giovanni Soldini, il più vincente navigatore oceanico italiano, sarà a Torino il prossimo martedì 5 dicembre per un incontro aperto a tutti gli appassionati di vela, di mare, della natura e della tecnologia.
Soldini racconterà le sfide e i successi messi a segno con il trimarano Maserati Multi70 che oggi sta terminando il suo primo viaggio attorno al mondo in versione full electric e condividerà gli obiettivi e i risultati del programma di monitoraggio dell'Oceano nell'ambito del Decennio del Mare UNESCO e del progetto “aroundtheblue.org”, ma soprattutto lancerà una sfida ai giovani studenti di ingegneria del Polito Sailing Team, un gruppo vincente di 80 ragazzi e ragazze che progettano, costruiscono e conducono barche volanti ad altissime prestazioni, molto più piccole ma non meno adrenaliniche del grande trimarano di Soldini.
L’incontro si terrà alle ore 18 nell’Aula Magna del Politecnico di Torino di corso Duca degli Abruzzi 24 a Torino e durerà circa due ore. Dopo il saluto istituzionale del Rettore del Politecnico Guido Saracco, il programma prevede un intervento di Giuliana Mattiazzo, Vice Rettrice per il Trasferimento Tecnologico, Responsabile del Polito Sailing Team, tre presentazioni dei gruppi di lavoro del Polito Sailing Team (barche in materiali riciclabili, foil e tavola da windsurf) e un collegamento con Federico Morisio, campione di windsurf acrobatico.
La conversazione con Giovanni Soldini e gli studenti del Polito Sailing Team sarà moderata da Raffaello Porro, ideatore e organizzatore dell’incontro, che commenta: “La vela è un’attività leonardesca, nel senso che coinvolge tantissime discipline, dall’arte marinara all’ingegneria, dalla meteorologia al project management, solo per citarne alcune. E’ uno sport al tempo stesso molto fisico e molto intellettuale. Giovanni Soldini ha dedicato la sua vita alla vela e per gli studenti del Politecnico la vela può diventare una ragione di vita. Vogliamo dire ai giovani che la vela può essere accessibile, può offrire opportunità di lavoro e soprattutto che è bella.”
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese