Honolulu, Hawaii - Alle 8:58 ora locale (18:58 UTC; 20:58 ora italiana) di giovedì 6 luglio Giovanni Soldini e l’equipaggio di Maserati Multi70 hanno tagliato il traguardo della 52a edizione della Transpacific Yacht Race (Transpac) in seconda posizione dietro al MOD70 Orion, con skipper Justin Shaffer, che si è aggiudicato la Line Honours, terminando la regata alle 2:48, ora locale, con un tempo di 4 giorni 17 ore e 48 minuti e un margine di vantaggio di 6 ore.
Il team a bordo con Soldini, composto da Guido Broggi (ITA), Oliver Herrera Perez (ESP), Francesco Malingri (ITA), Francesco Pedol (ITA), Matteo Soldini (ITA) e Lucas Valenza-Troubat (FRA), era partito da Los Angeles sabato 1 luglio alle 11:55 ora locale (18:55 UTC; 20:55 ora italiana), e dopo aver percorso 2324 miglia nell’Oceano Pacifico, ha concluso la prova in 4 giorni, 23 ore, 55 secondi.
Argo, il terzo concorrente nella classe dei MOD70, con skipper Jason Carroll e navigatore Brian Thompson, si è invece ritirato a poche ore dal via per un’avaria al motore che ha costretto il team a rientrare a Los Angeles.
La regata è stata particolarmente impegnativa per Maserati Multi70 che non ha potuto contare sulle vele da competizione e sulle appendici volanti. Un problema doganale aveva infatti ritardato l’arrivo del container di appoggio su cui viaggiava l’equipaggiamento sportivo, costringendo il trimarano a fare a meno dell’assetto volante.
“È stata una regata difficile per noi” commenta Giovanni Soldini all’arrivo: “Siamo partiti con un po’ di handicap soprattutto sulle vele, perchè avevamo delle vele del 2019 che hanno fatto mille avventure e le vele da regata sono rimaste nel container insieme ai foil. Un peccato perchè a parte la prima fase di regata in cui c’è stato poco vento, poi erano veramente condizioni da volo stabile super”.
Dopo una partenza con vento debole, i trimarani hanno dovuto attraversare una vasta zona di vento estremamente variabile. Orion ha agganciato per primo l’Aliseo e ha incontrato le condizioni favorevoli ad aumentare il distacco: “Ci siamo scontrati principalmente con Orion che si è rivelata una barca molto veloce e a punto. Nella fase iniziale della regata siamo stati più in difficoltà per questione di pura velocità che ha consentito agli avversari di conquistare un margine di vantaggio che si è amplificato molto entrando nell’Aliseo. Su queste barche 1 o 2 nodi fanno un’enorme differenza in termini di performance e quindi da 12 miglia il distacco è diventato subito di 30. Poi è successa una cosa molto strana: tutta la flotta navigava con rotta 270 con vento da 60 gradi circa e Orion, forse lungo una scia di temporali, per un giorno ha navigato con rotta 250 con vento da 20 - 30 gradi e medie di velocità di 28/29 nodi in un vento diverso e tutto suo. Questo ha fatto la differenza e ci ha lasciato all’inseguimento. Complimenti agli avversari che hanno fatto una regata splendida, sono sempre stati molto veloci e non hanno sbagliato mai niente e non c’è stata storia. E complimenti anche al mio super equipaggio. Speriamo vada meglio la prossima!”
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
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