mercoledí, 5 novembre 2025

FORMAZIONE

I primi passi del "coaching" nella vela

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Per l’atleta l’obiettivo è il risultato di eccellenza, la massima prestazione, ovvero quando si riesce a far combaciare la prestazione potenziale con la prestazione reale. Fiammetta Bianchi, Certified Sfera Coach che si dedica in particolar modo all’applicazione del sistema nel mondo della vela specifica che “ il coaching è una relazione efficace e collaborativa che permette, grazie ad un processo di scoperta, la definizione di obiettivi, di azioni strategiche e la realizzazione di risultati straordinari. E’ anche un sistema di conoscenza, una metodologia e uno stile di relazione che si focalizza sullo sviluppo del potenziale umano “ Per essere un buon Coach non basta conoscere mezzi, strumenti e tecniche di coaching, ci vuole molto di più: essere un coach è un preciso stato mentale. Nella vela il coaching inizia ora a muovere i primi passi e a cogliere i primi risultati come il bronzo ai Campionati Italiani Classi Olimpiche nella classe Tornado a Venezia - Giugno 2008 e la qualificazione alle Olimpiadi di Pechino 2008. Attualmente coinvolta nella preparazione mentale degli atleti Porro e Marsaglia della Nazionale Giovanile ISAF SL16, di Danilo Alcidi del gruppo velico Aeronautica Militare Italiana, di Matteo Nicolucci pluricampione italiano Hobie Cat 16 e del Team Femminile Match Race capitanato da Cristiana Monina, Fiammetta Bianchi ha come obiettivo quello di ottimizzare i risultati degli atleti in vista delle maggiori competizioni nazionali e internazionali e del quadriennio olimpico per le selezioni valide per londra 2012

Il periodo di coaching va valutato con il singolo atleta o con il team nel caso di una squadra, considerando sempre un periodo minimo di sei mesi con una frequenza di un incontro ogni due settimane, durante le quali coach e coachée mantengono il contatto attraverso colloqui e feedback telefonici o via mail. E mentre l’importanza dell’allenamento mentale sta diventando fondamentale per il campione e la gestione dei suoi stati emotivi e di sincronia con il resto del team, sempre più si va consolidando l’affermazione che “il corpo segue sempre la mente”.

E se la mente, sgombra da pensieri inquinanti, punta alla vittoria, è molto probabile che quest’ultima arrivi davvero


Coaching in Italia

Nella ricerca costante di procedure che consentano l’ottimizzazione della prestazione Beppe Vercelli, con il quale si è formata e collabora Fiammetta Bianchi, psicologo della nazionale italiana di sci, psicologo della FICK (federazione italiana canoa e kajak) e ideatore del metodo SFERA, è giunto alla convinzione personale, sorretta dai risultati ottenuti con oltre 700 atleti, che sia necessario agire su cinque fattori fondamentali per la strutturazione della loro rappresentazione mentale. Questi fattori possono essere raccolti nell’acronimo SFERA (Sincronia, punti di Forza, Energia, Ritmo, Attivazione).

Gli strumenti

Lo strumento principe di questo metodo innovativo che sposa tecnologia, tecniche e metodi occidentali con le più affascinanti teorie orientali, è l’ipnosi, (affiancata e supportata da una serie di esercizi semplici ed efficaci su tutti i fattori SFERA) la trance ipnotica consente infatti di accedere alle risorse latenti di cui tutti sono provvisti e alle quali è difficile accedere durante lo stato di coscienza che definiamo “stato di veglia”. Lo stato alternativo di coscienza denominato “trance” permette invece di attingere a risorse normalmente inutilizzate che possono essere riattivate allo stato di veglia mediante appositi segnali post-ipnotici.



Info : Fiammetta Bianchi - Cell. 348 3800902 - Eureka Coaching - Via Menzelli 10 - 00054 Fiumicino (Roma) f.bianchi@eurekacoaching.it , f.bianchi@psicologiagenerativa.it


16/07/2008 23:45:00 © riproduzione riservata






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