Con un tiepido scirocco è salpato oggi dal Golfo di Taranto il Progetto Vela 4.0, frutto del connubio tra il Centro Sportivo Italiano ed il Circolo Velico Lucano . Nell’ambito del Vela Day, sabato 2 giugno, il Lido “ La Duna ” di Policoro (MT), ha ospitato quello che si preannuncia molto più di un programma polisportivo.
Al timone dell’ equipaggio arancioblu, c’erano il responsabile nazionale della Scuola Tecnici CSI, Beppe Basso . Con lui il vicepresidente nazionale del Csi, Marco Calogiuri , il presidente del Csi Basilicata, Nazareno Sportella , il suo vice, Mimmo Lavanga , il presidente del Csi Potenza, Andrea Schiavone , l’ex pallavolista azzurra Barbara Fontanesi ed il padrone di casa, il direttore del Circolo Velico Lucano, Sigismondo Mangialardi .
Marco Calogiuri , dopo avere evidenziato la presenza di altri circoli velici nel territorio Csi, e che da essi si intende dar vita in futuro anche a miniregate e a delle competizioni sportive ha dichiarato: «Sogniamo di poter organizzare in futuro un campionato interregionale e nazionale dedicato alla vela, uno sport, che ben sviluppa lo spirito di squadra, e che nel Csi si sta diffondendo a macchia di leopardo. Abbiamo da sempre a cuore i giovani ed in ogni ambito vogliamo far vivere loro esperienze di vita significative. La bussola arancioblu è orientata sull’attività giovanile ed abbiamo colto al volo questa bella opportunità della vela per le discipline in mare».
I motivi dell’accordo nelle parole di Mangialardi : «In vista di Matera 2019, con uno sguardo all’ecosistema sportivo regionale e nazionale, abbiamo voluto allargare gli orizzonti della nostra pluriennale esperienza velica. In una società sempre più frettolosa e superficiale che guarda più all’apparenza e al successo, con a bordo il Csi ci sentiamo sicuri di promuovere la formazione e la crescita di ciascun ragazzo, di ciascun individuo. Abbiamo dato forza ai valori olimpici, “ancorati” a quelli più squisitamente etici quali lealtà, probità, diligenza, civiltà». A proposito di Matera 2019, capitale europea della cultura è stata Fontanesi a rivelare l’idea di proporre assieme al Csi un festival sportivo educativo nella Città dei Sassi, che proponga racconti di vita sportiva in una tre giorni di sport e cultura.
Sportella ha invece aggiunto come “nel mondo marittimo quasi semisconosciuto all’interno dell’ associazione, il Csi oltre ad offrire un modello di Scuola Vela a misura di bambino e di ragazzo, vuole dare impulso allo sviluppo delle attività nautiche ed acquatiche, promuovendo la multidisciplinarità legata al mare e alla salvaguardia dell’ambiente”.
Beppe Basso ha quindi illustrato il progetto che riguarderà tre settori di riferimento: Scuola di Vela del CVL – CSI ; attività formativa ed attività sportiva, sviluppando il lavoro delle scuole di vela targate Csi e orientate prevalentemente all’educazione dei ragazzi sia attraverso l’insegnamento delle tecniche veliche sia attraverso la conoscenza e la cultura del mare, dell’ambiente circostante. Tra i principali obiettivi quello di rendere la vela e altre discipline acquatiche accessibili a tutti, coinvolgendo sia adulti, sia studenti, ragazzi con disabilità e anche ragazzi che vivono in contesti difficili. Utilizzando ogni giorno, con qualsiasi “vento” l’andatura dettata da quel grande strumento educativo, chiamato sport.
Enrico Pellino , referente per il Csi dei Giochi del Sud, ha infine presentato alla platea i giovani partenopei, ragazzi e ragazze pallavolisti della Eagle Volley Napoli, arrivati dalla vicina Nova Siri, in rappresentanza degli oltre trecento partecipanti ai Giochi del Sud (meeting nazionale di calcio a 5 e pallavolo che coinvolge le regioni meridionali di Basilicata, Campania, Puglia, e Sicilia per le categorie under 8/10/12), per sperimentare con i trident , le prime tecniche nautiche sulle imbarcazioni del Csi.
Al termine della presentazione di “Vela 4.0”, randa e genoa di Nora, barca d’altura 18 metri, si sono issate, per gonfiarsi dei valori di uno sport, ricco di fascino, spirito e natura e veleggiare verso nuovi traguardi.
Dalla pagina Facebook di “The Gold Old Days” che ci regala splendide finestre sul nostro passato arriva questa vecchia storia di vela, di giovani e di…gatti che vale la pena di conoscere, magari approfondendola attraverso il libro e il film
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