È ripartito il campionato invernale di Anzio Platu 25. Sabato e domenica dieci imbarcazioni si sono date battaglia con condizioni di vento molto differenti, per un totale di cinque regate effettuate. Il vento debole ha caratterizzato il primo giorno, con l'equipaggio abruzzese di Nannarella vincitrice in entrambe le gare del giorno. Nella seconda giornata, invece, il vento si è alzato e si sono create le condizioni ideale per Astragalo, dell'armatore Alberto Cappiello: “Dopo mesi di inattività, il primo giorno siamo andati malissimo – le parole di Cappiello -. Il secondo giorno è andata molto meglio, al di là di ogni aspettativa, l'equipaggio è stato perfetto, non ha sbagliato una manovra e la barca l'abbiamo portata molto bene. Avevamo voglia di riscatto e, con il vento più forte, ci siamo trovati più a nostro agio. Nella seconda regata di domenica, tra l'altro, siamo partiti malissimo e, nonostante ciò, siamo riusciti a recuperare tutti. È stata una gara molto esaltante ed è la dimostrazione che la componente mentale, in questo sport, è importantissima. Avevamo molta voglia di riscatto dopo la prima giornate di regate. Le botte prese il giorno prima ci hanno molto motivato, eravamo stati inguardabili”. Cappiello si sofferma poi a parlare delle altre imbarcazioni: “Cumadè ha fatto un gran salto di qualità, stando sempre avanti con qualsiasi tipologia di vento. Nanarella cammina molto bene ma occhio anche a Edoardo Barni, che conosce la barca come pochi, oltre a portarla bene. Anche il team di Mirò non è male, sono diventati più ordinati e competitivi"
Cumadè dei 61 m si attesta in terza posizione. Il team di Marco Belcastro può contare su una serie di buone regate, sia con vento debole che con vento forte, ed è a pari punti con Nannarella. Quarto Mirò mentre in quinta posizione troviamo il presidente della Classe, Edoardo Barni, con Bonaventura. Sesta piazza per Gigiò, che non ha terminato l'ultima gara mentre a quota 24 troviamo Masquenada dell'armatore Simona Zirano, con il suo equipaggio di scuola vela allenato da Gianluca Antonelli. Chiudono la classifica il team abruzzese di Strega, Nanù e Marlin Blu.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese
Per l'Italia in acqua Andrea Demurtas, Jesper Karlsen, Giovanni Montesano, Cristian Castellan e Pietro Lucchesi