Con lo svolgimento della quinta giornata di regate si è concluso il primo Round Robin delle Louis Vuitton Pacific Series. Per Damiani Italia Challenge, opposto a BMW Oracle Racing in una giornata caratterizzata dal sole splendente e dal vento medio-leggero, è arrivata una sconfitta che, di fatto, cambia poco o nulla per il proseguo dell'avventura in terra neozelandese.
La qualificazione al secondo turno, che in questo evento significa essere ammessi alla Gold Fleet e avere la certezza di restare in gara almeno sino ai quarti di finale, era stata ipotecata sul campo due giorni fa battendo Pataugas K-Challenge e ottenuta ieri, nonostante il turno di riposo, grazie al successo ottenuto dagli statunitensi sugli uomini di Sebastien Col.
Come detto in apertura, dopo due vittorie consecutive, per gli uomini di Vasco Vascotto è arrivata la seconda battuta d'arresto. A contrastare le ambizioni di Damiani Italia Challenge è stato il binomio composto da Russell Coutts e Hamish Pepper, timoniere il primo, tattico il secondo dello squadrone griffato Oracle.
Un equipaggio, quello a stelle e strisce, che, presa la testa della regata nelle fasi immediatamente successive al via, non ha lasciato nulla al caso, alternando il controllo dell'avversario tipico del match race a qualche rischio calcolato. Una conduzione di gara che non ha lasciato spazio al ritorno di Damiani Italia Challenge, comunque protagonista di una regata generosa, corsa nel tentativo di recuperare il terreno perso.
Grazie al punto conquistato nella tarda mattinata neozelandese, BMW Oracle Racing ha fatto sua la seconda piazza del Pool A alle spalle di Emirates Team New Zealand, primo a punteggio pieno. Damiani Italia Challenge ha chiuso al terzo posto, a pari punti con K-Challenge, superato in virtù del successo ottenuto nello scontro diretto.
Domani turno di riposo per tutti. Le regate riprenderanno giovedì con lo svolgimento dei primi voli del secondo Round Robin, che vedrà divisi i team in Gold e Silver Fleet. Damiani Italia Challenge se la dovrà vedere con Emirates Team New Zealand e, nei giorni successivi, con Alinghi, BMW Oracle Racing, Luna Rossa e Team Origin.
Massimo Bortoletto, navigatore di Damiani Italia Challenge: "BMW Oracle Racing è partito sulla destra, la parte che aveva scelto durante il circling. La prima decisione importante è stata al primo incrocio della prima bolina, quando lui ha lasciato la destra andando a sinistra e nonostante questo ha incrociato due lunghezze davanti. Da quel momento ha sempre mantenuto il controllo della regata. Noi abbiamo cercato di attaccare il più possibile ed eravamo riusciti a recuperare. Nella seconda bolina, però, si sono allungati nuovamente e per noi è diventato impossibile insidiarli".
Cristian Griggio, pitman di Damiani Italia Challenge: "In partenza BMW Oracle Racing era abbastanza in controllo sul Time on Distance e sono riusciti a prendere la destra, forse perché noi abbiamo spinto un po' per avere la sinistra. Dopo lo start hanno alternato il controllo alla navigazione sui salti di vento. Lo dimostra il fatto che hanno fatto un paio di split un po' rischiosi e siamo riusciti ad avvicinarci. Purtroppo, nella seconda bolina, a causa della turbolenza che c'era vicino alla boa al vento, non siamo riusciti a tenerci in contatto e la regata è finita".
Pool A
BMW Oracle Racing batte Damiani Italia Challenge
Emirates Team New Zealand batte Pataugas K-Challenge
Riposava China Team
Classifica: Emirates Team New Zealand pt. 4; BMW Oracle Racing pt.3; Damiani Italia Challenge, Pataugas K-Challenge pt. 2; China Team pt. 0.
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