Nel XV secolo un pugno di navigatori europei aprì le rotte che portarono alle grandi scoperte geografiche, mettendo in contatto le civiltà da un capo all'altro del globo. Questo incontro di civiltà pose le basi per la nascita delle società di oggi, determinando una fase storica fondamentale per capire la complessità della globalizzazione odierna.
Martino Sacchi, analizza quest’epoca affascinante confrontando le diverse correnti storiografiche europee e sfrutta le opportunità offerte dalle nuove tecnologie informatiche e dalla cartografia satellitare per indagare e forse risolvere tanti punti rimasti insoluti fino a questo momento. Il rigoroso studio dei documenti si traduce in una gradevole narrazione che affianca le testimonianze del Quattrocento a quelle dei velisti del secolo scorso per confermare ancora una volta che il mare non divide gli uomini, ma li unisce.
UN BRANO:
“Mare davanti, mare di poppa. Mare anche sul lato di dritta, a perdita d’occhio. Solo a sinistra, in lontananza, un’incerta e sottile striscia di terra, tra il grigio, l’ocra e il marrone. La caravella portoghese si tiene al largo perché sottocosta, quando ci si avvicina troppo, si vedono le lunghe strisce bianche dei frangenti che contornano tutte le spiagge: il mare comincia a rompersi lontano dalla battigia, e questo significa che avvicinarsi è pericoloso, perché il fondale è troppo basso. I grandi occhi dipinti sulla prua della nave sembrano davvero scrutare la rotta per proteggere i marinai dalle insidie di questo mare ancora quasi sconosciuto.
Sulla costa non c’è assolutamente nulla: la sabbia del deserto arriva fino al mare, non c’è un albero, né una casa, né un segno qualunque di vita. Ogni tanto si scorgono forse delle collinette, forse delle semplici dune, a segnare in qualche modo l’orizzonte. A bordo la vita scorre tranquilla e monotona nei ritmi dei marinai: qualcuno pulisce, qualcun altro rassetta drizze e sartie, il timoniere di guardia manovra la barra con attenzione per tenere la rotta. Perfino i nove cavalli che sono trasportati a bordo si sono abituati a quell’ambiente strano e stanno tranquilli sul ponte. Il vento è favorevole e riempie le vele della nave su cui è imbarcato un giovane, poco più che un ragazzo: non è un portoghese, viene dalla grande e ricca Venezia, e il suo nome è Alvise della Ca’ da Mosto.”
L’AUTORE
Martino Sacchi, insegnante di storia, giornalista, traduttore e studioso di cultura del mare e storia della navigazione, collabora con numerose riviste. È nato nel 1960 e vive vicino a Milano con la moglie e due figli.
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TERRA IN VISTA!
Le grandi esplorazioni oceaniche del XV secolo
Martino Sacchi
Effemme Edizioni
Pagg. 388
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