Ci sono ancora storie di barche da raccontare nel nostro tempo. Storie molto diverse fra loro, spesso poco note, curiose, affascinanti, e soprattutto vere.
La traversata del Papago dall’Italia al Libano, il più grande trasporto clandestino di armi mai avvenuto in Mediterraneo, con un equipaggio formato da quattro militanti delle Brigate Rosse guidati da Mario Moretti: quasi un mese di crociera fuorilegge raccontato per la prima volta dallo skipper Massimo Gidoni in ogni dettaglio sulla vita di bordo. Il destino di un vecchio peschereccio divenuto suo malgrado, con il nome di Rainbow Warrior, la bandiera di Greenpeace, e per questo squarciato da una bomba dei servizi segreti francesi nel porto di Auckland, in Nuova Zelanda. L’eroico ruolo giocato dai renaioli nell’alluvione di Firenze, con le loro barchette riesumate dall’oblio a cui sembravano condannate. Le riflessioni di un grande intellettuale italiano, Giulio Bollati, bloccato l’8 settembre 1943 a bordo di un piccolo Dinghy alla deriva nel lago di Como.
Quattro storie avvincenti, ripercorse dall’angolo visuale dei loro protagonisti. Quattro vicende esemplari, ricostruite grazie a un accurato lavoro di ricerca, per raccontare il mondo della navigazione da un punto di vista inconsueto: quello di semplici barche, a volte recuperate dal disfacimento e dall’abbandono, che in qualche modo sono diventate protagoniste della storia.
“L’equipaggio brigatista ha involontariamente compiuto una difficile impresa marinaresca e quel vecchio secchio arrugginito della Sir William Hardy deve parte del suo trionfo agli sgherri che lo affondarono. Fin qui il caso. Ma nelle teste di Bollati, di Gidoni, dei barcaioli fiorentini e delle avverse fazioni di Auckland non c’era l’acqua che stava davanti, dietro o sotto di loro. C’era la tensione di chi partecipa alla storia e, indipendentemente dal fronte su cui si trova, ne è così coinvolto da non accorgersene nemmeno”.
L’AUTORE:
Andrea Cappai, veneziano, vive a Trieste. È velista e studioso di storia dello yachting. Per Nutrimenti ha pubblicato nel 2010 L’equipaggio invisibile. Robert Clark e la nascita della vela moderna, per cui ha ricevuto il premio Marincovich.
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PAPAGO
Andrea Cappai
Pagine: 96
Prezzo: € 14,00
Prima edizione Luglio 2012
Giornata difficile tra piovaschi e vento irregolare, ma il programma va avanti. Le classifiche aggiornate a metà campionato: si delinea la corsa ai titoli italiani. Impegno premiato per atleti e Comitati di regata, solo i windsurf femminili a terra
Vento da leggero a medio, mare in aumento nel pomeriggio: tante regate per tutti - Le prime classifiche nelle varie classi: l’oro di Parigi 2024 Marta Maggetti seconda - Nacra 17: subito primi i vicecampioni del mondo Gianluigi Ugolini e Maria Giubilei
Giornata a due facce: tanto sole e regate per alcune classi, a Mondello poco vento. Le classifiche prima della finale: domenica 2 novembre si assegnano i titoli
La sanzione è dovuta alla perdita di una zattera di salvataggio durante la prima notte di regata. Gli elementi di sicurezza, come la zattera di salvataggio, sono piombati e la rottura di un piombo comporta l’applicazione della suddetta penalità
Giornata finale senza vento e senza regate, classifiche invariate. Tutti i titoli, i podi assoluti, giovanili e Open. Il Trofeo Challenge Carlo Rolandi per Società al Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza
Grande prestazione di tutta la squadra che ha vinto 9 medaglie sulle 12 in palio
Così come i team internazionali della 52 SUPER SERIES hanno definito i propri obiettivi pre-stagionali per raggiungere il miglior risultato possibile a fine stagione, così il circuito definisce gli obiettivi di sostenibilità per l’anno
Corentin Douguet e Axel Tréhin, che avevano preso il comando della regata nel Golfo di Biscaglia, concludono questa parte del percorso in 2 giorni e 18 ore
Sabato 8 e domenica 9 novembre due giornate di regate con la regia del Circolo Velico Riminese
La Direzione di Corsa ha pubblicato un avviso ufficiale di modifica del percorso: per assicurare un arrivo più compatto a Fort-de-France, in Martinica, l’itinerario è stato abbreviato saltando l'isola di Ascensione