Cabo Finisterre, o Fisterra in galiziano, è il granitico promontorio attraverso cui la terra di Spagna si tuffa nell’Oceano Atlantico, più noto come punto di arrivo del famoso “Cammino di Santiago”, faticosa meta per i pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. E’ questo il punto doppiato dalla flotta dei Class40 fra la notte e la mattinata di oggi.
I 12 metri di questa che è decisamente la più numerosa fra le quattro categorie che corrono questa 20esima edizione della Jacques Vabre si stanno lasciando alle spalle la Spagna per portarsi lungo il Portogallo, dapprima circa 260 miglia al largo di Lisbona, per poi proseguire a sfiorare Madeira, le Azzorre e infine le Isole di Capoverde. Di li, seguendo la rotta ortodromica, ossia matematicamente la più breve, il salto attraverso l’Atlantico fino in Brasile.
Gaetano Mura, skipper di Bet1128, assieme al co-skipper francese Sam Manuard, progettista di questo Class40, hanno lasciato nella notte il porto spagnolo di La Coruña, dopo 8 ore di febbrili riparazioni all’attrezzatura di coperta, all’albero e all’elettronica di bordo. Infatti, nel corso della notte precedente, Bet1128 aveva disalberato, una situazione drammatica, che normalmente avrebbe significato la fine della gara per qualsiasi equipaggio. Non così per Gaetano e Sam che, affrontata la situazione con determinazione e prontezza, hanno rialzato l’albero in fibra di carbonio di 18 metri di lunghezza, riuscendo a proseguire e a riparare in porto.
Li, il team di soccorso giunto dall’Italia e dalla Spagna li ha messi in condizione di ripartire, pienamente competitivi e decisi a farsi valere. Entrambi gli skipper hanno una vasta esperienza in regata e hanno affrontato numerose traversate atlantiche, classificandosi al terzo posto nell’ultima edizione della Les Sables-Horta-Les Sables. Sam Manuard ha vinto la precedente edizione della Jacques Vabre a bordo del Multi 50 ACTUAL con il co-skipper Yves Le Blevec.
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