20.75 nodi di media. Alla sua prima regata il nuovo maxi-tri Macif, affidato a François Gabart, forse il miglior velista francese del momento, vincitore dell'ultima Vendée Globe, ha fatto vedere tutto il suo potenziale. Con un altro skipper d'eccezione come Pascal Bidegorry, hanno subito formato una coppia vincente. Visti i nomi, sulla carta era un team vincente e ben assortito. Ma in mare è tutta un'altra cosa. La coppia ha però funzionato, e lo testimonia in questa intervista doppia rilasciata all'arrivo.
François Gabart, skipper di Macif
"Ottima performance. E' stato grande. E' la prima gara del trimarano Macif ed è stata anche la sua prima vittoria. Non si poteva chiedere di più. Questa barca è incredibile, mi piace già. Ho condiviso tutto questo con Pascal e sono stati dei momenti forti”.
Pascal Bidégorry, co-skipper di Macif
"Ci sono un sacco di ricordi di questa gara. François ha un grande giocattolo nuovo, ma non ha ancora elaborato la quintessenza. Abbiamo scoperto la barca quotidianamente. Una transat Jacques Vabre è sempre una cosa eccezionale, una corsa bellissima e condividerla con qualcuno è grande. E' stato davvero bello essere in due, perché da solo sarebbe stato complicato. Arrivare primo qui è fantastico, dieci anni dopo averla vinta insieme a Lionel Lemonchois”.
François Gabart
"Non abbiamo avuto molti problemi tecnici, ed è eccezionale per una barca nuova. Non mi aspettavo una gara così liscia, pensavo che sarebbe stato più complicato. Ringrazio la squadra. Sono stati due anni di duro lavoro. Due mesi dopo il varo si vince, ed è fantastico. Un bravo a loro e a noi tutti; è stata la degna conclusione di un grande lavoro! In questi ultimi due giorni, dell'acqua è entrata dal tubo del timone centrale, nella zona posteriore della barca larga tre metri. Abbiamo imbarcato cinque o seimila litri d'acqua e lì dietro ci sono gli autopiloti. Siamo riusciti a svuotare, ma questo ci ha messo in allarme rosso.
Questa vittoria è ancora più bella perché due anni fa con Michel (Desjoyeaux), ci si era rotto l'albero davanti a Salvador de Bahia. Con Pascal è stato fantastico! Ha funzionato bene in funzione delle capacità di ciascuno; siamo stati molto complementari. Non avevamo alcun dubbio alla partenza, ma in effetti non è che ci conoscessimo veramente”.
Pascal Bidegorry
"Ho un'immagine davanti agli occhi: quando siamo passati davanti Guernesey, abbiamo preso una grande raffica da 125° e la velocità è arrivata a 40 nodi di colpo. Un'altra immagine, è quando abbiamo strambato davanti a Sodebo a Capo Verde. Si è trattato di un momento decisivo nella corsa. Prima di allora abbiamo navigato davvero bene anche in quella parte del percorso dove era impossibile usare i foil. Abbiamo trovato le giuste regolazioni e siamo stati opportunisti. E poi c'è stata la discesa verso est all'uscita del pot au noir. Pura felicità. Abbiamo raggiunto i 30 nodi. Nelle ultime 48 ore abbiamo combattuto un po'. Poi a 0,8 miglia dall'arrivo il nostro gennaker è caduto di colpo sul ponte! Ma la barca è nata bene e non ha nessun problema strutturale”.
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